Per presentare domanda, tramite il sistema telematico ministeriale Istanze On Line, c’è tempo fino alle ore 23.59 del prossimo 22 marzo. Il 13 aprile sarà resa nota la sede regionale dove far svolgere la prova orale ai candidati appartenenti alle classi di concorso con meno aspiranti e per la quali si attuerà un accorpamento. Possono presentare la domanda al concorso i docenti in possesso di abilitazione, compresi quelli di ruolo; consentirà agli abilitati inseriti entro il 30 maggio 2017 nelle GaE o nella seconda fascia delle Graduatorie d’istituto di collocarsi nelle nuove graduatorie di merito regionali previste dalla Legge di riforma 107/2015.
La procedura è contrassegnata dall’esclusione a priori di moltissimi aspiranti dalla stabilizzazione come docente nella scuola pubblica. Tra costoro, la metà ha conseguito l'abilitazione con i corsi Pas (i Percorsi abilitanti speciali), uno su quattro con i Tfa (i Tirocini formativi attivi) e molti sono Itp, gli Insegnanti tecnico pratici. Mentre sarebbero pochi i precari ad oggi inseriti nelle GaE. Una delle categorie più ampie interessate al concorso per abilitati è quindi quella degli esclusi, i quali tuttavia possono chiedere la partecipazione ricorrendo con Anief: per poter pre-aderire al ricorso è necessario compilare e inviare entro il prossimo 22 marzo il modello cartaceo predisposto dall'Anief, con raccomandata A/R all’Ufficio Scolastico della regione in cui si intende svolgere il concorso. Il giovane sindacato contesta anche la mancata valutazione del servizio prestato su posto di sostegno e la non considerazione del servizio svolto a tempo indeterminato nelle paritarie che è invece assimilabile al servizio svolto negli istituti statali, oltre alla cancellazione da tutte le altre graduatorie. Pure la tabella di valutazione dei titoli per l'attribuzione del punteggio ai fini dell'inclusione nelle Graduatorie Regionali di Merito degli Abilitati risulta illegittima, per tutti gli abilitati, nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio prestato a tempo indeterminato nelle scuole statali o paritarie (per i ricorsi sulla valutazione dei punteggi non serve invece il modello cartaceo ma basta l’invio on line).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): La pre-esclusione di tanti abilitati o abilitandi non è ammissibile. Allo stesso modo non si comprende per quale motivo chi ha conseguito il titolo dopo il 30 maggio scorso debba rimanere fuori dalla procedura. Si sta attuando una vera e propria discriminazione tra candidati che hanno conseguito i medesimi titoli. Vanificando i benefici della ‘Fase transitoria’, riservata a tutti gli abilitati, per consentire una valutazione non selettiva e una serena valutazione corretta di tutto il servizio prestato, anche quello su sostegno, per il loro inserimento nelle graduatorie regionali di pre-ruolo. Rimane anche un mistero la volontà di escludere questi docenti precari delle altre graduatorie, visto che rimangono in vita e risultano sempre utili per lo stesso scopo, e l’ennesima errata applicazione delle tabelle di valutazione dei titoli.