Il giovane sindacato, con Confedir, aveva presentato, anche stavolta in solitudine, formale richiesta all’Aran per includere il personale non di ruolo tra l’elettorato “passivo”: decisivo quanto stabilito due giorni fa dai giudici di Lussemburgo, ma anche la precedente sentenza della Corte Europea Association dé mediation 2014. Anche le altre organizzazioni sindacali ne hanno preso atto.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): ora serve una norma che garantisca a trecentosessanta gradi la parità di trattamento tra lavoratori di ruolo e supplenti: in modo che non vi siano più differenze sul calcolo delle ferie, dei permessi, delle malattie e altro. Inoltre si collocherebbero i precari negli organici di diritto, con un recupero del 15 per cento dei distacchi sindacali ormai ridotti all’osso.