Graduatorie

Il decreto sullo sviluppo economico prevede una quota di immissioni in ruolo dalle graduatorie vigenti per l’anno scolastico in corso: ovviamente dalle graduatorie legittime di pettine e non da quelle di coda annullate dai giudici del Tar Lazio e definite tamquam non essent (come se non esistessero). In caso contrario, nuovi ricorsi dell’Anief raddoppierebbero le immissioni in ruolo.

Certamente, non può essere condiviso dal punto di vista strettamente giuridico, e quindi realistico, l’interpretazione del redattore del nuovo articolo di Italiaoggi secondo cui le nuove immissioni in ruolo retrodatate, autorizzate dal Decreto legge sullo sviluppo economico, sfuggirebbero all’intervento del commissario ad acta per le attuali graduatorie ad esaurimento. Sarebbe veramente un intervento criminale, nel senso di reato penale del termine, quello di assumere da graduatorie erronee fisicamente ripubblicate dalla stessa amministrazione: quindi, è evidente che i 3.000 ricorrenti Anief inseriti in questi giorni a pettine possono da subito aspirare al ruolo. Potrebbe avvenire, invece, che il Miur non inserisca in auto-tutela come richiesto dall’Anief nell’ultimo incontro anche tutti gli altri ricorrenti che in questi due anni hanno reclamato al Tar o al Presidente della Repubblica lo stesso diritto: Anief sconsiglia vivamente questa possibile scelta, perché ogni immissione in ruolo sarebbe illegittima e quindi attribuibile all’avente diritto con un ricorso d’urgenza, forte della sentenza della Consulta. E ciò indipendentemente dalla giurisdizione esclusiva sul tema del giudice ordinario o amministrativo, con l’aggravante, nel primo caso, di plurimi ricorsi che andrebbero a immettere in ruolo il doppio delle assunzioni previste dal Mef in questi due anni, al netto di nomine giuridiche retro-datate.

L’articolo di Italia Oggi

ANIEF comunica che è stato pubblicato il D.M. n. 44 del 12 maggio 2011 per l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo, che ripristina la possibilità di trasferimento "a pettine" da una provincia ad un'altra.

Il decreto, la nota ministeriale di trasmissione e la modulistica ufficiale sono disponibili sul sito del MIUR a questo link. Il termine per la presentazione delle domande (ridotto da 30 a 20 giorni, come già preannunciato dal ministero)  è fissato al 1° giugno 2011.

Nel più breve tempo possibile, ANIEF metterà a disposizione la guida per la compilazione delle domande di aggiornamento/permanenza/trasferimento e la modulistica necessaria sia per i soci che hanno già attivato contenziosi avverso il D.M. 42/2009 e/o per l'inserimento nel Salva-precari, sia per coloro che vorranno intraprendere le nuove iniziative legali che l'ANIEF predisporrà a beneficio di nuovi ricorrenti per il riconoscimento di titoli e servizi.

Si consiglia, pertanto, agli interessati di attendere la pubblicazione di tale documentazione ANIEF prima di procedere alla compilazione delle nuove domande di aggiornamento.

Sempre in tempi brevissimi, ANIEF renderà noti gli orari e le sedi di apertura straordinaria degli sportelli territoriali e della segreteria nazionale per coloro che avranno necessità di assistenza per la compilazione delle domande di aggiornamento.

In relazione a quanto affermato in un articolo di Italia Oggi del 10 maggio scorso, dove si ventilano ipotesi di presunti rischi di annullamento degli inserimenti a pettine disposti dal commissario ad acta, ANIEF ritiene opportuno sottolineare e rispondere alle numerose imprecisioni ed inesattezze ivi rappresentate.

Preliminarmente, deve essere smentita l'imminente attesa di una decisione del TAR Lazio sui ricorsi per l'inserimento a pettine, per i quali non è alle viste alcuna fissazione di udienza di merito.   

Quanto alle paventate richieste di annullamento dei provvedimenti commissariali, già in passato avanzate dal MIUR, il TAR ha già risposto negativamente dichiarandole inammissibili. Le ordinanze favorevoli ai ricorrenti, infatti, hanno acquisito l'autorità del giudicato cautelare (non sono più, cioè, appellabili per il decorso dei termini e/o per il vano esperimento di tutti i mezzi di impugnazione previsti) e la loro esecuzione, garantita dall’intervento commissariale, pertanto non può ritenersi soggetta ad alcuna possibilità di ripensamento.

Di contro, va rilevato come l'ordinanza di commissariamento e - per chi non ha un commissariamento attivo - la sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011, obblighino il MIUR ad inserire a pettine i ricorrenti (tutti) retroattivamente e pleno iure, cioè ai fini della stipula dei contratti. Il supposto difetto di giurisdizione, in ogni caso, come ammette lo stesso articolo pubblicato da Italia Oggi, non potrà comunque essere invocato per negare il pieno riconoscimento dei diritti rivendicati in giudizio dai ricorrenti, per i quali infatti ANIEF ha avviato in questi giorni le procedure necessarie per reclamare ruoli e supplenze per gli aventi titolo nel biennio 2009-2011.

Accanto alle numerose inesattezze sopra rilevate, vi sono però due aspetti che l’articolo di Italia Oggi, ad onor del vero, riporta correttamente: il primo riguarda la presa d’atto, da parte dello stesso MIUR, che la questione della competenza giurisdizionale (è competente il giudice amministrativo o quello ordinario?) in tema di graduatorie, nonostante la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione dello scorso febbraio favorevole alla seconda ipotesi, appare tutt’altro che chiusa. Lo dimostrano da una parte la recente sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso trasferimento del 2007 (n. 2486 del 27 aprile 2011), che ha inteso pronunciarsi definitivamente (e favorevolmente per i ricorrenti) su quel contenzioso, dall’altra l’evoluzione nelle bozze ministeriali del decreto di aggiornamento delle graduatorie, fino al testo definitivo pubblicato, che da una iniziale certezza sull’assegnazione al Giudice del lavoro degli eventuali contenziosi a venire è progressivamente slittata su posizioni non certo casualmente più generiche e tutt’altro che perentorie sull’argomento.

L’altro aspetto correttamente riportato nell’articolo è quello che riguarda l’ammissione di come, al di là della competenza giurisdizionale, la questione della legittimità degli inserimenti a pettine dei ricorrenti sia incontrovertibilmente fondata nel merito. La dimostra la sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 e la già ricordata recente sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso 2007, in cui i giudizi di Palazzo Spada non hanno fatto altro se non prendere atto del pronunciamento della Consulta sulla questione.

ANIEF, pertanto, ribadisce l’invito al MIUR a voler proceder senza ulteriori indugi alla stipula in autotutela dei contratti T.I. e T.D. per tutti i ricorrenti aventi titolo, onde evitare alle casse statali una soccombenza in giudizio aggravata da spese legali e per lite temeraria in caso di prolungamento del contenzioso.

Leggi l’articolo di Italia Oggi del 10 maggio 2011

Anief chiarisce gli interrogativi posti da un segretario generale di un sindacato giallo della Scuola in merito all’udienza del 3 marzo scorso sulla questione coda-pettine.

E’ incredibile come alcuni sindacalisti che contrattano la vita dei lavoratori grazie al beneplacito del datore di lavoro, arrivando, persino a rinunciare alla potestà di contrattare per loro conto, vogliano dare lezioni di diritto in piazza nel celebrare i processi non già, come sarebbe doveroso, nelle aule giudiziarie, ma con comunicati stampa trasudanti rancore. L'avvilente prassi di attaccare o intimidire gli organi giudiziari a mezzo stampa, invero, è ben nota nella cronaca politica del nostro Paese. Occorre, purtroppo, farsene una ragione.

E tuttavia, se qualcuno di essi lo ritenesse opportuno, gli avvocati dell'ANIEF sarebbero ben lieti di svelare l'arcano processuale oggetto dei loro interrogativi. In privato, s’intende, sempre che le decine di avvocati degli stessi sindacati, dei contro-interessati e dello Stato non gli diano prima la risposta. Sarebbe questa una gradita occasione per commentare insieme il testo della sentenza definitiva del Consiglio di Stato n. 2486 del 27 aprile 2011 sul tema decidendum. Una sentenza che, evidentemente, sarà sfuggita agli interroganti.

Durante l’incontro, infine, questi sindacalisti potrebbero rispondere ad una domanda che da tempo circola nel mondo della scuola: chi ha avuto la brillante idea di suggerire al MIUR "l'eccentrica" soluzione delle tre code per evitare una sentenza degli stessi giudici del Tar Lazio già pronunciata nel lontano 2008? Ma forse si tratterebbe di una domanda troppo imbarazzante.

Lunedì 2 maggio, incontro Anief al Miur sulla bozza di decreto di aggiornamento e sul contenzioso seriale avverso il D. M. 42/2009. Sabato 7 maggio, seminario di formazione a Roma per i quadri sindacali sulla compilazione delle domande in vista dell’apertura straordinaria degli sportelli nel territorio.

La prossima settimana sarà decisiva per la pubblicazione del decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento da parte dell’Amministrazione.

Dopo i colloqui preliminari e concertativi con le OO. SS. rappresentative ope legis, l’Anief sarà audita dai dirigenti del Miur prima dell’emanazione del bando anche alla luce del contenzioso seriale promosso avverso il precedente decreto di aggiornamento. Per l’occasione, si chiederà:

- un’informativa circa gli atti posti in essere dall’Amministrazione in merito all’inserimento a pettine dei ricorrenti e alla stipula dei relativi contratti,

- l’adeguamento della tabella di valutazione dei titoli alle pronunce della magistratura,

- il riconoscimento del servizio per i ricorrenti che hanno presentato ricorso per l’inserimento negli elenchi prioritari,

- l’inserimento nelle graduatorie dei docenti abilitati in Italia o all’Estero

- l’inserimento con riserva degli specializzandi al terzo corso di strumento musicale e degli iscritti a Scienze della Formazione Primaria,

- la stabilizzazione dell’organico su tutti i posti vacanti e disponibili,

- la valorizzazione dell’aspetto concorsuale delle graduatorie medesime e della cognizione del giudice amministrativo.

A seguito dei colloqui, l’Anief pubblicherà le sue valutazioni sul nuovo decreto e fornirà le debite istruzioni a tutti i ricorrenti - compresi quelli che non hanno ottenuto o non hanno un commissariamento attivo o hanno ricorso al Presidente della Repubblica - per le determinazioni opportune.

Nel frattempo, per offrire un servizio altamente qualificato ai nostri iscritti, Anief ha indetto la III conferenza organizzativa a Roma (dopo Fondi e Agrigento), all’Hotel Princess dalle 16 alle 22, riservata ai nostri quadri sindacali in concomitanza con i lavori del Consiglio nazionale, in vista dell’apertura straordinaria degli sportelli nel territorio per la compilazione delle domande di aggiornamento/inserimento nelle graduatorie che avverrà nel mese corrente, con orari e luoghi indicati con specifico avviso da pubblicare il 9 maggio.