I Tribunali del Lavoro stanno dando piena ragione all'Anief sull'illegittimità del mancato computo del periodo di precariato al fine del raggiungimento del quinquennio obbligatorio di permanenza su posto di sostegno superato il quale i docenti immessi in ruolo potevano richiedere il trasferimento su posto comune. Dopo i precedenti favorevoli ottenuti a Roma, Forlì, Trieste, La Spezia e Taranto, anche i Tribunali di Frosinone e Sondrio accolgono le tesi supportate dai legali Anief Ida Mendicino, Walter Miceli, Fabio Ganci, Maria Dolores Broccoli e Marco Fusari e rilevano un'evidente disparità di trattamento da censurarsi attraverso la condanna del MIUR a ripetere, in favore dei ricorrenti, le procedure di Mobilità consentendo la loro “partecipazione alla procedura di mobilità straordinaria 2016/2017 per il trasferimento su posto comune”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Sono centinaia i pronunciamenti di identico tenore attesi dai tribunali di tutta Italia nelle prossime settimane. Il MIUR dovrà far fronte a questa nuova bufera generata da una regolamentazione illegittima e discriminante e rivedere radicalmente le operazioni di trasferimento concluse nel mese di agosto riconoscendo, finalmente, pari dignità al lavoro svolto su posto di sostegno durante il periodo di precariato”.