In Italia i tempi per la realizzazione delle riforme si allungano: dopo le dimissioni presentate dal premier nelle mani del Capo dello Stato e la caduta del Governo Draghi, con la decisione di andare anticipatamente alle urne a settembre, crescono i dubbi sul rispetto dell’iter dei progetti associati al Pnrr e alla revisione del reclutamento e della formazione dei docenti. Rimangono comunque in piedi le leggi, ad iniziare dalla 79/2022 approvata poche settimane fa, che non possono essere disattese. Per questi motivi, il sindacato Anief dichiara battaglia presso le autorità europee per difendere i diritti di migliaia di lavoratori precari che popolano le scuole italiane.