La Corte costituzionale di Vienna mette in dubbio l'obbligo vaccinale e pone le stesse domande al ministro della salute austriaco poste a quello italiano dal Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia, che deciderà il 16 marzo sulla remissione alla Consulta della norma italiana.
Il 1° febbraio i sindacati rappresentativi sono stati convocati dal ministero dell’Istruzione per un’informativa sull’atto di indirizzo, operazione propedeutica all’inizio della trattativa per il rinnovo del contratto per il personale scolastico: “Contiamo di cambiare diversi aspetti della parte economica e giuridica - afferma Marcello Pacifico, presidente Anief - a partire da un riconoscimento delle indennità specifiche per il personale: di sede, di servizio per chi è precario, di rischio biologico e del burnout che nella scuola continua ad imperversare senza che l’amministrazione muova un dito. Sugli aumenti di stipendio si prevede una percentuale del 4% a regime, con l’elemento perequativo che diventerà parte integrante della busta paga con 105 euro lordi medi di incremento da gennaio 2022, più quasi 2mila euro, sempre medi, complessivi per il triennio 2019-2021”.
Non è ancora chiaro se ci sarà o meno l’aggiornamento e la riapertura delle Graduatorie provinciali per le supplenze per incrementare i punteggi e nuovi inserimenti; come tanti dubbi rimangono anche sulla procedura online di attribuzione degli incarichi al 31 agosto e 30 giugno. Anief, invece, non ha alcun dubbio: “Nella nuova bozza di regolamento per le supplenze del 2022 c'è ancora l’immotivato slittamento di un anno, ma noi stiamo lavorando per consentire l'aggiornamento da quest'anno – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, siamo anche consapevoli che poiché nel Mille-proroghe è saltata la proroga delle attuali graduatorie significa che l'unico ostacolo all'aggiornamento delle Gps è la burocrazia. Noi dell’Anief ribadiamo quindi la necessità di un aggiornamento delle graduatorie già alla loro naturale scadenza, quindi la prossima estate, e alla luce della pubblicazione delle disponibilità per una scelta consapevole delle sedi, nell'anno in cui si devono aggiornare anche le GAE e ripartirà la Call veloce”, conclude Pacifico.
Salgono i contagi di Covid tra i giovani: lo dice oggi il bollettino settimanale della sorveglianza integrata dell’Istituto Superiore di Sanità, specificando che in una settimana i casi di positività passano "in età scolare" dal 24% al 30%. “Questo dato non fa che confermare che gli alunni, anche quelli vaccinati, sono collocati in un contesto scolastico tutt’altro che sicuro: bisognava riattivare la didattica a distanza per tutti dopo le festività natalizie, invece non è stato fatto. E non sono stati presi i provvedimenti necessari: si fa lezione senza aeratori, senza mascherine Ffp2, tranne dove ci sono contagi e comunque facendole pagare a tutti gli studenti e a quasi tutto il personale”.
La firma dell'ipotesi di contratto per i trasferimenti per il triennio 2022/2024 è diventata argomento di campagna elettorale RSU e ha diviso ancora di più le sigle sindacali presenti al tavolo tra chi ha firmato l'accordo come la CISL e si vanta di aver favorito il personale, chi al momento non ha firmato come CGIL-FLC, UIL, SNALS, GILDA perché aspetta risposte sulle richieste presentate, e chi non ha potuto partecipare al tavolo come ANIEF per via delle attuali regole che ammettono la partecipazione dei soli sindacati firmatari del CCNL vigente. “La verità – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che i vincoli di 5 anni sulla mobilità dei neo-assunti sono stati messi con la Legge 145, del 30 dicembre 2018, a seguito dell'accordo firmato a Palazzo Chigi il 24 aprile 2018 da tutti gli altri sindacati. L’accordo di Palazzo Chigi siglato anche per Anief il 20 maggio scorso, li avrebbe dovuti fare cadere, anche su assegnazione provvisoria: non è stato fatto. Come non sono state tolte le aliquote su trasferimenti e passaggi di ruolo volute dai sindacati: una decisione scellerata che fa respingere il 40% delle domande sulla mobilità, nonostante i posti liberi. A chi amministra la scuola, infine, ricordiamo che le deroghe si possono fare: come nel 2011, quando nel contratto integrativo i sindacati hanno chiesto e ottenuto l’eccezione al vincolo sulle assegnazioni provvisorie introdotto dalla Legge 106/11”. Cerchiamo quindi di capire come si è arrivati all’attuale situazione frastagliata e di spaccature.