Nei prossimi giorni, in Consiglio dei ministri si discuterà dell'estensione dell'obbligo vaccinale anche al personale scolastico. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “la norma se approvata sarebbe però inutile e irragionevole, alla luce sia delle già alte percentuali dei vaccinati (75%con entrambi le dosi e 85% con la prima dose), sia del fatto che quasi tutta la popolazione studentesca tornerà sui banchi non certo immunizzata. Ma soprattutto, la disposizione sarebbe inconcludente senza lo sdoppiamento delle attuali classi: si tratta di un costo, in termini di edifici e organici, che si aggira attorno ai 10 miliardi, a dispetto dei 5 già spesi in banchi monoposto, mascherine, sanificatori e didattica a distanza. Inoltre, obbligare il personale a farsi somministrare delle dosi di vaccino è incostituzionale per la violazione di norme comunitarie, anche legate alla privacy: il datore di lavoro, infatti, non è titolato a verificare lo stato di vaccinazione dei sui dipendenti. Come si andrebbe a scovare in Sicilia, ad esempio, quel 40% di cittadini, non solo dipendenti della scuola, che oggi non sono ancora vaccinati? Va poi considerato che la vaccinazione comporta ancora effetti incerti per la salute, visto che l'attuale sperimentazione non esclude nuovi contagi”. A pensarla così sono anche illustri esperti di legislazione, come il professor Ugo Mattei. Il giovane sindacato si conferma pronto a ricorrere in tribunale.