Secondo la delegazione ANIEF, composta da Gianmauro Nonnis, Nanni Saccone e Vito Lo Scrudato, il rischio aggregazione medio-alto del settore scuola, già rilevato dal CTS, dovrebbe avere un peso maggiore rispetto agli altri fattori di rischio. Marcello Pacifico, presidente Anief: Bisogna porre la scuola al centro della vita di ogni italiano. I plessi chiusi e i piani dismessi degli edifici ancora in uso si possono riattare con interventi tutto sommato limitati e la didattica può essere garantita con il giusto distanziamento fisico, solo se l’amministrazione ha il coraggio di assumere ora il personale di cui avrà bisogno a settembre
Nelle ultime ore si sono completati i trasferimenti dei docenti, con poca soddisfazione per tantissimi candidati della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado: sono infatti oltre 40 mila gli insegnanti di ruolo a cui è stata respinta la domanda. I numeri sono stati forniti dallo stesso ministero dell’Istruzione: guardando i dati ufficiali, a fronte di “96mila i docenti effettivamente coinvolti – al netto delle domande non accoglibili – 78.881 le donne e 17.696 gli uomini – ha comunicato il MI - le domande soddisfatte a livello nazionale sono state 55.008”. Degli oltre 40 mila docenti rimasti “al palo”, molti avevano chiesto uno spostamento interprovinciale: “Siamo ancora tantissime fuori regione, 8.000 trasferimenti sono solo briciole”, scrive una docente sui Social. Tra gli scontenti ci sono gli immessi in ruolo 2019 (ex Fit) “bloccati per 5 anni senza possibilità di chiedere la mobilità”, coloro che hanno svolto servizio nelle paritarie, chi si è visto valutare parzialmente il servizio pre-ruolo, chi non si è visto valutato il periodo di sostegno da supplente, chi è portatore di disabilità o deve assistere un genitore invalido. Secondo l’Ufficio Studi dell’Anief le lamentele hanno fondamento, perché in diversi casi la loro richiesta poteva essere accolta: per questo motivo il sindacato ha avviato una serie di ricorsi al Giudice del Lavoro.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “soltanto una parte delle domande di mobilità sono state accolte, nonostante ci siano migliaia e migliaia di posti disponibili. Questo è avvenuto senza tenere conto di una precisa Ordinanza del Consiglio di Stato, in base alla quale i posti vacanti vanno assegnati ai trasferimenti. Ci sono migliaia di casi di docenti che stanno da anni e anni lontano da casa, per via dei blocchi quinquennali, pure in presenza di insegnanti che godono dei benefici della Legge 104 del 1992. Ancora di più dopo il Covid, che ha portato al distanziamento sociale e alla mancata libertà di movimento, esasperando i problemi di lontananza dai propri familiari. Bisogna capire perché è stato negato loro il diritto alla famiglia, che invece va contemplato con quello al lavoro. Il sindacato può dare le opportune istruzioni per capire se vi sono i presupposti per ricorrere e ottenere il trasferimento”.
Anief: servono nuove classi, una lotta serrata contro dimensionamento e la precarietà e risorse certe. Dobbiamo tutelare e far convivere il diritto alla salute con il diritto all'istruzione e alla mobilità contro ogni vincolo di sorta
“Le scuole saranno chiamate a garantire a ciascun alunno la medesima qualità dell’offerta formativa, ferma restando l’opportunità di adottare soluzioni organizzative differenti”: lo ha detto oggi in audizione al Senato la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina, illustrando le iniziative di competenza del suo dicastero connesse all'emergenza epidemiologica Covid-19 e sull'avvio del prossimo anno scolastico. Azzolina ha anche ricordato le iniziative attuate durante il suo mandato a capo del ministero dell’Istruzione: il 28 aprile scorso sono stati pubblicati i bandi di concorso per 78 mila posti di docenti, anche per conseguire l’abilitazione. È stata quindi avviata una procedura straordinaria, con piano logistico, specifica per la scuola secondaria, con volontà di assumere i vincitori con data retroattiva al 1° settembre 2020. Nel frattempo si lavora anche per l’ordinario, le cui domande di accesso sono presentabili proprio in questi giorni.
“Se vogliamo davvero puntare a un miglioramento delle competenze dei nostri studenti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – dobbiamo cancellare prima di tutto i tagli assurdi prodotti dal dimensionamento, ripristinando più ore di lezione settimanali, più compresenze e quelle 4 mila scuole autonome tagliate o fuse con altre più grandi. Lo abbiamo detto qualche giorno fa allo stesso premier Giuseppe Conte, durante gli Stati Generali dell’Economia, e lo ripetiamo oggi. Allo stesso tempo, vanno riviste le modalità di accesso ai ruoli e ai concorsi ordinari e straordinari, come quelle per acquisire l’abilitazione all’insegnamento. Il nostro sindacato non rimarrà mai inerme di fronte alle esclusioni illegittime, così come sta facendo con ricorsi appositi al giudice del lavoro per via dei trasferimenti negati a personale docente che ne aveva invece pieno diritto”.
Comincia a prendere corpo la trasformazione delle graduatorie d'istituto in provinciali: le modalità concepite dall'amministrazione sono state comunicate oggi ai sindacati. La delegazione Anief ha presentato un corposo documento con le osservazioni sui singoli articoli della bozza
Come riportato dalla stampa specializzata, per la Mobilità docenti 2020 sono stati divulgati i movimenti per infanzia, primaria, secondaria I e secondaria II grado. Per visionare i file, clicca qui. Il sindacato ha avviato una serie di ricorsi per far valere i propri diritti rispetto alla mobilità. Per saperne di più e aderire ai ricorsi, clicca qui