Il numero è stato individuato dalla rivista Tuttoscuola, mettendo a confronto la disponibilità dei posti vacanti da ricoprire con nomine in ruolo con gli elenchi dei docenti aspiranti. La causa? La quantità di insegnanti per talune classi di concorso è inferiore al numero dei posti vacanti rilevati dal Miur. La quantità di cattedre che non porteranno immissioni in ruolo sarà però ben più corposa: non solo perché i docenti iscritti in più classi di concorso, potrebbero “optare diversamente”, ma anche perché le richieste di organico potenziato, da parte delle scuole, potrebbero concentrarsi su alcune discipline. Così altre classi di concorso si esauriranno.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il cervellotico piano predisposto dal Governo per assumere i precari si sta rivelando non efficace, discriminatorio e in linea con la politica sul precariato che ha contraddistinto l’Italia negli ultimi 16 anni. Ecco perché abbiamo deciso di far presentare la domanda di ammissione cartacea, al piano di assunzioni, a tutti gli abilitati oggi fuori dalle Graduatorie ad esaurimento e di merito: si tratta di docenti che hanno tutte le carte in regola per accedere alle assunzioni, ancora più ora che si è scoperto che vi sono migliaia e migliaia di posti che rimarranno liberi. E che a settembre verranno affidati a questi stessi insegnanti abilitati, sotto forma però di supplenze annuali. Come sindacato, ricorreremo al Tar Lazio contro il decreto attuativo della Legge 107/2015, proprio per ottenere il rispetto del principio di affidamento, buon andamento, parità di trattamento, merito della Costituzione e di non discriminazione della direttiva UE 70/90.
Sono migliaia i posti del piano straordinario di assunzioni, inclusi nella riforma della scuola, che rimarranno vuoti: incrociando le disposizioni previste dalla Legge 107/2015 e dal D.M. 767 pubblicato del ministero dell’Istruzione, emerge che su circa la metà delle 102mila immissioni in ruolo complessive, ben 3.142 posti non potranno essere coperte per mancanza di aspiranti, sia all’interno delle graduatorie di merito, derivanti dagli esiti dei concorsi a cattedra, sia in quelle ad esaurimento provinciali dove sono collocati gli abilitati ante 2011.
A fare il punto della situazione, ci ha pensato Tuttoscuola: mettendo a confronto la disponibilità dei posti vacanti da ricoprire con nomine in ruolo con gli elenchi dei docenti aspiranti alla nomina, la rivista specializzata ha dedotto che almeno “3.142 posti non potranno essere coperti. La causa? Il numero complessivo di docenti per talune classi di concorso è inferiore al numero dei posti vacanti rilevati dal Miur e resi noti in questi giorni”.
Entrando nel dettaglio dei vari cicli scolastici coinvolti, “nella scuola secondaria di I grado non potranno essere coperti 1.157 posti; in quella di II grado 1.985”. Tuttoscuola presenta anche alcuni casi emblematici. Ad esempio, “per la classe di concorso A059 (Scienze matematiche chimiche nella scuola media) i docenti iscritti in GAE e GM sono 2.014, mentre i posti vacanti da ricoprire sono 2.675: rimarranno scoperti 661 posti. Per la classe di concorso A445 (Lingua spagnola) i docenti iscritti sono complessivamente 279 contro una disponibilità di 465 posti: ne rimarranno scoperti 186”.
L’elenco delle discipline con scarsità di candidati al ruolo è lungo. “Per AB77 (chitarra) docenti 44, posti 203: restano scoperti 159 posti. Per la classe i concorso C430 (laboratorio tecnologico per l'edilizia ecc.) docenti 47, posti disponibili 373: restano scoperti 326 posti. Per le classi di concorso C500 e C510 (tecnica dei servizi, ecc.) 14 docenti complessivi per 559 posti: resteranno scoperti 545 posti. Per la classe A020 (discipline meccaniche e tecnologia) docenti 117, posti disponibili 283: restano scoperti 166 posti”.
Ma la carenza di prof da assumere in ruolo potrebbe diventare ben più gravosa: prima di tutto perché, osserva ancora Tuttoscuola, “i 3.142 posti che al termine dell'intera procedura di assegnazione rimarranno scoperti potrebbero aumentare se i docenti titolari, iscritti in più classi di concorso, optassero diversamente”. In seconda battuta, perché non possiamo prevedere quali saranno le classi di concorso da potenziare in ogni istituto.
La mancanza di copertura dei posti destinato alle assunzioni diventerà, infatti, ancora più cogente nel momento in cui verrà reso noto agli Uffici Scolastici Regionali l’organico potenziato che si dipanerà dai Collegi di tutta Italia: laddove, infatti, le richieste delle scuole dovessero concentrarsi su alcune materie, ben presto altre classi di concorso si esauriranno. Determinando un’ulteriore, ben più corposa, mancanza di insegnanti da assumere. E, a quel punto, probabilmente in autunno, ci si renderà conto che saranno molte meno le cattedre da assegnare ai ruoli, rispetto alle 48.821 su materia comune previste dalla riforma.
Oltre a confermare quanto Anief sostiene da tempo, ovvero che la riforma non eliminerà il precariato scolastico, tutto questo conferma la necessità per tanti docenti abilitati non inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento di candidarsi comunque all’inserimento nel maxi-piano di assunzioni. Sebbene il comma 96 della Legge 107/2015 limiti l’accesso al piano straordinario di immissioni in ruolo ad alcune categorie di abilitati, solo coloro che sono inseriti nelle graduatorie di merito e nelle GaE, è evidente che la questione si sposterà nelle aule dei tribunali. Dove spetterà ai giudici decidere se è lecito non assumere dei docenti regolarmente selezionati e abilitati all’insegnamento (tramite dei corsi Tfa, Pas, di Scienze della formazione primaria, all’estero e via dicendo con modalità identiche a quelli che li hanno proceduti), a dispetto di indicazioni invece opposte provenienti sia da Bruxelles, attraverso la direttiva 70/99 , sia dalla Commissione di Giustizia europea, che lo scorso 26 novembre ha chiesto esplicitamente agli Stati membri di stabilizzare tutto il personale che, in possesso dei titoli di accesso, abbia svolto più di 36 mesi di servizio su posto vacante.
“Alla fine, il cervellotico piano predisposto dal Governo per assumere i precari si sta rivelando non efficace, discriminatorio e in linea con la politica lontana dall’Europa, in fatto di lotta al precariato, che ha contraddistinto l’Italia negli ultimi 16 anni”, spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal.
“È gravissimo che, a fronte di chiarissime sentenze sovranazionali e prese di posizione della Commissione europea, ci siano ancora decine di migliaia di abilitati lasciati fuori dalle assunzioni: ecco perché ci sarà un boom di ricorsi. Ed ecco perché abbiamo deciso di far presentare la domanda di ammissione cartacea al piano di immissioni ruolo a tutti gli abilitati oggi fuori dalle Graduatorie ad esaurimento e di merito si tratta di docenti che hanno tutte le carte in regola per accedere alle assunzioni, ancora più ora che si è scoperto che vi sono migliaia e migliaia di posti che rimarranno liberi. E che a settembre verranno affidati a questi stessi insegnanti abilitati, sotto forma però di supplenze annuali. Come sindacato, ricorreremo al Tar Lazio contro il decreto attuativo della Legge 107/2015, proprio per ottenere il rispetto del principio di affidamento, buon andamento, parità di trattamento, merito della Costituzione e di non discriminazione della direttiva UE 70/90”, conclude il presidente Anief.
La domanda di partecipazione al piano di assunzioni, disponibile a partire dal 28 luglio sino al prossimo 14 agosto, dovrà essere necessariamente presentata in modalità cartacea, come da apposito modello predisposto dall’Anief, in considerazione dell’impossibilità per le categorie escluse di utilizzare il modello telematico del Miur disponibile su Istanze on line. La domanda di ammissione cartacea saràscaricabile dal form di adesione al ricorso dal 28 luglio. L’invio della domanda di ammissione dovrà avvenire entro il 14 agosto 2015, salvo eventuali proroghe disposte dal Miur. Entro la stessa data si potrà aderire al ricorso Anief.
Per approfondimenti:
Ddl scuola, vertice a palazzo Chigi. Trattativa a oltranza oppure fiducia (Corriere della Sera del 19 giugno 2015)
DDL Scuola. Domani "testo sintesi" relatori. Ritiro emendamenti opposizione, altrimenti maxiemendamento e fiducia. Le anticipazioni (Orizzonte Scuola del 22 giugno 2015)
DDL Scuola – Il maxiemendamento non risolve nulla: tagliate fuori le nuove generazioni di docenti
Riforma scuola, i profili di incostituzionalità nel ddl ‘Buona Scuola’ (Il Fatto Quotidiano del 29 giugno 2015)
Giannini: fino al 2017 ancora supplenze. Nel frattempo, concorso per 200mila abilitati (Orizzonte Scuola del 10 luglio 2015)
Scuola, l'intervista al ministro Giannini: «I prof non boicotteranno la riforma» (Il Messaggero del 16 luglio 2015)
Scuola, partono le assunzioni (La Repubblica del 21 luglio 2015)
Scuola, via alle assunzioni. Il bando online sul sito del Miur (Corriere della Sera del 21 luglio 2015)
Non saranno coperti 3.142 posti. Per alcune classi di concorso insufficiente il numero di docenti delle graduatorie (Tuttoscuola del 23 luglio 2015)