Le procedure di immissioni in ruolo avverranno in modo tradizionale, da GaE o da concorso, ma la scelta finale non avverrà sulle classiche 100 province, bensì sui nuovi 200 ambiti territoriali introdotti attraverso i commi 73 e altri della Legge 107/2015.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è evidente, anche se probabilmente ancora non chiaro a tutti, che con il passare del tempo la riforma su ambiti territoriali coinvolgerà sempre più insegnanti, con tutti i limiti e le criticità che comporta; ad iniziare dagli errori dell’algoritmo, che il Miur si ostina a tenere segreto, sino ai recenti casi di personalizzazione dei criteri di selezione da parte dei dirigenti scolastici. Dal 2017 tutti coloro che faranno domanda di trasferimento, volontaria o obbligatoria, rientreranno nella ‘mobilità territoriale e professionale del personale docente che opera tra gli ambiti territoriali’. In attesa di comprendere se i referendum richiesti per l’abolizione di alcune parti della Legge 107 possano andare a buon fine, non possiamo che rinnovare il monito ai dirigenti scolastici perchè evitino forme fantasiose di ricerca dei docenti. In caso contrario, laddove nella scelta non sia stata rispettata la legittimità costituzionale e quanto indicato nel Ptof approvato dal Collegio dei docenti, sarà il Tribunale a dirimere la questione.