Diventano operativi gli effetti perversi della valutazione degli insegnanti introdotta con la Legge 107/2015: in alcuni istituti di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, tra i criteri da adottare per formulare la ristretta lista dei docenti “buoni” e quella allargata dei colleghi “cattivi” c’è anche quello di somministrare un questionario tra gli allievi per sapere come agiscono in classe i loro docenti. In certi casi, lo stesso viene chiesto ai genitori. Siamo alla follia: tra le domande c’è anche quella sul miglior prof della classe!
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il “bonus” premiale si sta rivelando ogni giorno che passa un inno alla superficialità. Siamo all’assurdo: chi è valutato valuta. Senza dimenticare che va contro la legge, perché non c’è scritto da nessuna parte che gli studenti devono giudicare i loro insegnanti. Mentre chi è chiamato a valutare per legge, il docente, d’ora in poi dovrà pensarci bene nell’assegnare un voto negativo ai suoi allievi.