° Progetto trilingue – italiano, tedesco e francese, in occasione dell'EXPO 2015
° Progetto trilingue – italiano, tedesco e francese, in occasione dell'EXPO 2015
° Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2014/15. Presentazione domande.
Il MIUR ha diramato la Nota n.6870/2014. Riportiamo in parte.
Si indicano le date di scadenza entro le quali il personale interessato dovrà presentare la domanda di utilizzazione e di assegnazione provvisoria: - dall’11 al 21 luglio personale docente della scuola dell’infanzia e primaria (le relative domande vengono presentate esclusivamente tramite la modalità istanze on-line); - dal 24 al 30 luglio personale docente della scuola di I e II grado (le relative domande vengono presentate esclusivamente tramite la modalità istanze on-line); - entro il 25 luglio personale educativo e docenti di religione cattolica; - entro il 12 agosto personale A.T.A. Le istanze dovranno essere presentate utilizzando i modelli in calce allegati. Fatta eccezione per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, rispetto alle quali saranno impartite ulteriori istruzioni con guide operative disponibili sul portale Istanze On Line, le domande relative al personale A.T.A., al personale educativo ed ai docenti di religione cattolica vengono presentate su modelli cartacei secondo le modalità sotto indicate. Le domande di utilizzazione debbono essere indirizzate all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità per il tramite del dirigente scolastico dell’istituto di servizio. Le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione in altra provincia debbono essere presentate direttamente all’Ufficio territorialmente competente della provincia richiesta e, per conoscenza, all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità. Le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria degli insegnanti di religione cattolica debbono essere presentate alle Direzioni Regionali competenti (vale a dire alle Direzioni Regionali nel cui territorio è ubicata la Diocesi richiesta). Il personale interessato a produrre domanda anche per diverso ordine di scuola è tenuto a rispettare la data di scadenza del proprio ordine di appartenenza come suindicato. La documentazione e le certificazioni da allegare alle domande debbono essere prodotte in conformità a quanto riportato nell’articolo 9 del C.C.N.I. relativo alla mobilità, sottoscritto in data 26 febbraio 2014 e nell’art. 4 della relativa O.M. n 32 del 28 febbraio 2014. Si segnala la possibilità per l’utente interessato di allegare, all’atto della presentazione della domanda, la documentazione in formato elettronico…”
° Con la clava? Alla maniera di Fred e Wilma Flintstone.
Le indiscrezioni sul nuovo contratto della Scuola dipingono uno scenario torbido.
Posizioni grossolane, quelle assunte dai responsabili politici del MIUR che, con consiglieri “esperti”, stanno elaborando il nuovo orario di servizio per i docenti da proporre in sede di rinnovo contrattuale. Renzi, Faraone, che ne è, all’apparir del vero, dei buoni propositi? E’ noto che negli ultimi decenni le retribuzioni del personale scolastico sono scese di vari livelli, comparativamente nel pubblico impiego, e che in atto sono tra più basse in Europa. Non noi ma Manuela Ghizzoni ebbe a dire: «Negli ultimi 15 anni alla scuola è… stato chiesto troppo per pensare di non comprometterne il funzionamento, a scapito della qualità offerta agli studenti». U cani muzzica u sciancatu: - il tandem Gelmini-Tremonti si accanì sulla Scuola; - il serafico ex ministro Profumo (ne ricordiamo l’intuizione sull’uso del bastone e della carota) invocò un “atto di generosità” dai docenti (accettassero a gratis sei ore di lavoro settimanale in più); il successore, la Carrozza ha proceduto al saccheggio del Fondo d’Istituto (scatti stipendiali del personale finanziati con il Fondo: gioco di prestigio a danno della qualità dell’offerta formativa), imitata dal ministro Giannini che si inchioda al dogma della necessità di finanziare le paritarie. Quattro ministri ? O uno soltanto che, di volta in volta, indossa una differente maschera, come in uno sketch degli Sgommati: il sempisorridente Profumo porta la mano al collo e, sfilata la maschera di gomma, svela il volto della Gelmini, e la materna Carrozza il volto della Gelmini, e lo stesso la Giannini (similMonti). Adesso, vogliono distribuire su 12 anni l’offerta di pubblica istruzione e formazione, per risparmiare un tredicesimo di spesa, come il buon Luigi intendeva fare 3 lustri addietro: lo Stato offrirebbe ai cittadini italiani un anno in meno di servizio, tanto chi se ne accorge se, a scuola, i ragazzi non imparano ? Imparano dalla TV e sul web; e si può provare la Scuola 2.0. che non ha bisogno di un docente ogni 10 alunni ma di tecnici (uno ogni 100). Il risparmio erariale verrebbe girato alle scuole paritarie e in parte agli insegnanti di ruolo disposti a servizi aggiuntivi. Le supplenze !? Gran risparmio ! Secondo una indiscrezione di l’Unità (3 luglio) si produrrebbero risparmi, per 1.5 miliardi evitando le supplenze inferiori ai 15 giorni (gli assenti saranno sostituiti dai docenti di ruolo); verrebbero tolte ai 500mila precari che, però, sono stati indotti (dai ministri-ex rettori) a versare agli atenei 2500/3000, a cranio, a corso di formazione/specializzazione o per conseguire una o più abilitazioni utili ad accedere alle graduatorie dei supplenti. Noi che precari siamo o siamo stati, sappiamo quanti corsi a pagamento siamo stati costretti a frequentare. Il proletariato intellettuale di cui Gramsci diceva diventa sottoproletariato di disoccupati. In tutto il pubblico impiego: tra i ministeriali, tra gli statali, tra i regionali, tra il personale degli uffici e dei servizi comunali, chi può vantare una formazione altrettanto accurata e protratta, qual è quella dei professori, se non i dirigenti? quanti, negli EE.LL., hanno un lavoro per grazia ricevuta, senza avere fatto concorsi e senza formazione specifica alcuna, semplicemente essendosi iscritti a una cooperativa lungimirante ? L’accanimento torbido e scellerato contro la Scuola statale richiede che si indaghi a livello subliminale nell’infanzia (sono stati bacchettati dalla maestra?) dei decisori politici. Il fallimentare bilancio di decenni di concertazione politico-sindacale ha ridotto la Scuola a essere u muru vasciu, e adesso si vedrà se le quote associative versate sono state utili ai lavoratori o soltanto al patrimonio mobiliare e immobiliare dei sindacati consociativi.
° Edifici scolastici. Renzi fa sul serio!
Il Governo ha lavorato bene e con la dovuta trasparenza. Nel biennio 2014-2015 interverrà nell’edilizia scolastica: studenti e personale ne avranno vantaggio e vantaggio ne avrà l’economia nel settore edile. Riassumiamo lo sviluppo.
- Nel discorso di Fiducia alle Camere (24 febbraio 2014), Renzi dà rilievo al progetto.
- Il 3 marzo scorso Renzi invia a tutti i sindaci italiani una lettera aperta invitandoli a segnalare alla Unità di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio, una priorità di intervento che “riguarda la sicurezza dei nostri ragazzi, la capacità di progetto delle nostre amministrazioni, la qualità del nostro vivere assieme che dovrebbe essere e sarà la cifra dell’Italia”.
- A fine Maggio c’è la stretta conclusiva con i 4.400 sindaci (che mandano la documentazione).
- Il 13 giugno, con un DPCM sono individuati i comuni beneficiari e l’importo della esclusione (dal rispetto del Patto di stabilità) delle spese per interventi di edilizia scolastica (art.31 comma 14 ter Legge n.181/2011); l’elenco dei beneficiari è completato con il DPCM 30 giugno 2014.
- Il 4 luglio 2014, il sito del MIUR presenta il Piano che comprende 20.845 interventi per investimenti pari a 1.094.000.000 E. Interessa 4milioni di studenti e una scuola su due. Questi i tre filoni del Piano: 1) #scuolenuove: nuovi edifici scolastici o rilevanti manutenzioni (244 milioni per 404 scuole); 2) #scuolesicure: messa in sicurezza (400 milioni per 2480 scuole); 3) (#scuolebelle): interventi di decoro e piccola manutenzione (450milioni per 17.961 scuole). L’importo dell’assegnazione a ciascun comune si può legge dai link sulla cartina della Penisola. La distribuzione regionale risulta essere la seguente VALLE D’AOSTA €473799; PIEMONTE € 83.967.956 (in buona parte per la sicurezza); LOMBARDIA € 160.600.625 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); LIGURIA € 12.191.888 (in buona parte per la sicurezza); VENETO €64.894.306 (in buona parte scuole nuove); FRIULI VENEZIA GIULIA € 27.882.857 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); EMILIA ROMAGNA € 31.489.977(distribuiti tra le tre tipologie di intervento); TOSCANA 14.316.482 (distribuiti tra le tre tipologie di intervento); MARCHE € 21.999.518 (per lo più destinati a sicurezza e nuove costruzioni); UMBRIA €8.504.808 (in buona parte per la sicurezza); LAZIO € 64.788.078 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); CAMPANIA € 182.928.004 (prevalentemente finalizzati ad abbellimento); MOLISE € 14.221.520 (per lo più destinati alla sicurezza); PUGLIA € 107.184.677 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); CALABRIA € 66.705.465 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); SICILIA € 91.191.118 (per lo più destinati ad abbellimento e sicurezza); SARDEGNA € 43.330.782 (per lo più destinati alla sicurezza). Occorre aggiungere che - mediante un accordo siglato a febbraio in Conferenza Unificata Stato-Regioni che istituisce il Sistema nazionale delle anagrafi dell'edilizia scolastica - è stata rimessa in moto l'Anagrafe dell'edilizia scolastica (Snaes). Entro il novembre 2014 le Regioni dovranno comunicare la situazione aggiornata della propria edilizia scolastica.
° 4 mila aventi diritto alla pensione e 4 mila precari che andranno in cattedra
L’equazione virtuosa sembra a portata di mano, dopo che il Governo ha dato parere favorevole alla proposta di legge Ghizzoni (Pd) e Marzana (M5S).
La richiesta di inserire l'emendamento nel d.l. di riforma della Pubblica Amministrazione è stata accolta per bocca del sottosegretario al lavoro, Massimo Cassano. I requisiti per il pensionamento previgenti la riforma Fornero saranno applicati ai lavoratori della scuola che hanno maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell'articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.
° Interrogazione del Movimento 5 Stelle, sul sistema di valutazione degli alunni
In VII commissione, primo firmatario il deputato Gianluca Vacca. Riportiamo in parte
“Riteniamo che sia giunto il momento di avviare una seria fase di confronto, tra istituzioni e operatori del settore, sul tema della valutazione scolastica di ogni ordine e grado, al fine di valutarne l'efficacia, che a nostro parere presenta diverse criticità.. La valutazione dello studente italiano è espressa, sostanzialmente, con valori numerici a partire dalla scuola primaria. Rispetto a quanto avvenuto in altri paesi europei, il percorso italiano in materia di valutazione dello studente è stato l'opposto in quanto si è passati da un sistema basato sui giudizi, per lo meno nella scuola primaria, ad un sistema numerico”.
(Fonte: tutto scuola.com – 04.07.14)
° Utilizzazione di personale scolastico presso le Facoltà di Scienze della Formazione primaria, e le Facoltà che erogano tirocini formativi attivi
Decreto Interministeriale di proroga per l’a.s.2014/15 firmato da Padoan e Giannini
Riguarda il personale scolastico utilizzato (fino al 31 agosto 2014) per funzioni tutoriali ai sensi del D.I. 26 marzo 2013 n.210. Il D.I. n. 5487, luglio 2014 è pubblicato su www.istruzione.it.
° Le dichiarazioni del Ministro Giannini a Radio Vaticana sono un problema per Renzi
Questo accanimento del Ministro a voler dare denaro alle scuole paritarie non collima con la cultura del PD. Ed è una imprudenza chiamare in causa Luigi Berlinguer.
A Radio Vaticana il Ministro (che alcuni segnalano in uscita) delfino di Monti si è inchiodata al "punto fondamentale" della parità scolastica e ha dato un segnale prodromico di una risposta: "Sull'Imu abbiamo fatto il provvedimento importante che fa sì che le scuole con una retta inferiore ai 6800 euro siano esentate, e questo è già un piccolo segnale. Sulla legge di stabilità si dovrà dare una risposta e anche un'attuazione alla legge 62". (Fonte: tuttoscuola - 06/07/2014)
Ripetiamo ancora una volta: l’iniziativa privata nell’Istruzione e nella Formazione è prevista costituzionalmente, come lo è la libera scelta dei cittadini che vogliano avvalersene. Ciò che è illegittimo e moralmente inaccettabile è che lo Stato (che i suoi insegnanti li forma e li classifica mediante punteggi) contribuisca a finanziare privati che gli insegnanti se li scelgono senza rispettare i punteggi e, quindi, sovvertendo la meritocrazia e dilazionando negli anni l’assunzione di chi ne avrebbe titolo. Si consideri anche che le centinaia di migliaia di alunni che per legittima scelta frequentano le scuole paritarie di fatto assottigliano il numero delle cattedre statali. Certo non osiamo permetterci, sulla questione, di chiedere a Papa Francesco la sua parola sapiente e illuminata, ma è altrettanto certo che la logica ci impone di dire (non da oggi) che “…senza oneri per lo Stato” significa “…senza oneri per lo Stato”, e che nessuno ha il diritto dinanzi a Dio e agli uomini di togliere il posto di lavoro a un giovane precario.
° Ventisei a processo. Quando la scuola è malaffare
In un istituto tecnico di Caprileone (Messina), registri di presenza falsificati e diplomi di istruzione secondaria superiore regalati. Riportiamo.
“ … Le carte di un’inchiesta condotta dalla Procura di Patti e approdata in questi giorni alla prima udienza di un processo penale, offrono uno spaccato impietoso di come queste strutture, destinatarie di contributi pubblici, possano in assenza di controlli trasformarsi in veri e propri esamifici in cui si realizzano gli interessi di tutti i protagonisti.…. Sul banco degli imputati sono finiti non solo i gestori delle scuole e i discenti ma anche gli stessi docenti… «In effetti, notai che non c’erano più di 4 o 5 alunni per lezione», hanno dichiarato due docenti agli inquirenti. E allora perché i registri erano in ordine e gli assenti presenti? «Era la segretaria a dirci di lasciarli in bianco. Era lei a riempirli. Ci faceva intendere che se non lo avessimo fatto ci avrebbero licenziato. Non ero stata pagata per l’intero anno non volevo certo rischiare anche il punteggio che avevo maturato»…”. (Fonte: Michele Schinella- www.corrieredellasera.it – 2 luglio 2014)
Un rimedio ? Se si disponesse la tracciabilità dei pagamenti agli insegnanti, la cifra che le scuole di fatto pagano loro corrisponderebbe (forse) a quanto stabilito contrattualmente.
° L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il web, l’editoria scolastica
L’AGCOM fa rimuovere dal server di Risorsedidattiche.net alcune schede di didattica
Gli utenti potevano scaricare gratuitamente: Il sito, spiega Orizzonte Scuola, è dedicato agli insegnanti che possono inserirvi e trarne file di natura culturale e didattica, in una comunità virtuale di studiosi. “A quanto pare, l'AGCOM ha ricevuto segnalazione da realtà editoriali che avranno visto in questi documenti una violazione del copyright. La cosa che ha fatto saltare dalla sedia gli esperti è il fatto che sia stato interpellato, per la cancellazione, direttamente il server provider, aggirando il proprietario del sito”. (Fonte: orizzonte scuola.it - 1 luglio 2014)
Una nostra considerazione: pensiamo si tratti delle avvisaglie di vertenze che si accenderanno dallo scontro di due realtà che, nel territorio dell’istruzione e della formazione, stanno viaggiando a velocità troppo differente. Così gli autori che pubblicano sui siti web, e procedono incrementando esponenzialmente la produzione (file-spazzatura compresi), vanno a tamponare l’editoria specializzata che se n’è stata pressoché ferma mancando la straordinaria occasione offerta dalla normativa sulle adozioni scolastiche. Ha attenuanti ? Certamente non possiamo dare come attenuanti le difficoltà tecniche. Non esistono. Una sola ne concediamo: sarebbero stati costretti a raddoppiare la spesa per l’acquisto delle competenze culturali (un informatico accanto ad ogni autore), proprio negli anni della grande crisi economia di origine americana.