La proposta di legge Goisis (n.3357) (3)
Proseguiamo l’abstract del Titolo I e iniziamo quello del Titolo II
CapoIII “Dirigenti scolastici” Art. 24.(Dirigente scolastico).1. è l'organo che assolve a compiti di natura amministrativo-didattica …conferitigli dall'ordinamento scolastico. 2…..il d.s. assicura la gestione unitaria dell'istituzione scolastica, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e risultati del servizio, organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative. Adotta i provvedimenti di gestione delle risorse e del personale in attuazione degli indirizzi generali di organizzazione didattica deliberati dal collegio dei docenti ed è responsabile dei risultati per gli atti di sua competenza. Nell'espletamento dei suoi compiti, al servizio della comunità scolastica, mantiene rapporti con altre istituzioni scolastiche, centrali e periferiche, con istituzioni locali e altre realtà territoriali, col mondo dell'impresa e del lavoro. 3.….nel rispetto dei criteri fissati dal collegio docenti, può avvalersi di docenti da lui individuati ed è coadiuvato dal DSA. 4. Per eventuali provvedimenti che afferiscono alla sfera didattica promossi dal d.s. nei confronti dei singoli docenti, lo stesso deve acquisire ….il parere del Collegio docenti.
Art. 25. (Albo regionale dei dirigenti scolastici).1. È istituito l'albo regionale dei dd.ss…. 2. …Gli elementi conoscitivi e le modalità di costituzione dell'albo sono definiti con regolamento regionale, in conformità alle disposizioni commi-3, 4, 5, 6, 7, 8 (omissis).9. Gli incarichi di dirigenza a t.d., possono essere assegnati esclusivamente ai dirigenti iscritti all'albo.
Art. 26.(Reclutamento dei dirigenti scolastici).1… è effettuato mediante un concorso selettivo… Al corso-concorso sono ammessi i docente in servizio a t.i., in possesso della laurea magistrale, del diploma accademico di II livello e dell'abilitazione, che abbiano maturato almeno 3 anni di servizio, anche a t.d. nelle scuole……… 2,3,4. (omissis).
Art. 27. (Incarichi a tempo determinato). 1. La regione può conferire ai dirigenti iscritti all'albo dei dirigenti… incarichi a t.d. di durata non superiore a cinque anni. 2. La regione stabilisce le modalità e i criteri di conferimento…
Art. 28. (Verifica dei risultati e valutazione dei dirigenti scolastici).1. Per la verifica…, la regione si avvale del comitato di valutazione. 2. (omissis). 3. La valutazione della dirigenza scolastica è effettuata annualmente… L'attribuzione degli emolumenti accessori è connessa alle risultanze della valutazione. 4. La conferma o la revoca degli incarichi ….
Capo IV Personale ATA Art. 29.(Modalità di utilizzazione del personale ATA e degli assistenti educatori). 1….la distribuzione degli incarichi del personale ATA è finalizzata a: - garantire la continuità nell'erogazione del servizio offerto all'utenza; - valorizzare le competenze professionali; - favorire l'acquisizione di competenze specifiche. 2. Il d.s., nell'utilizzazione del personale ATA e nell'assegnazione degli incarichi…. 3. L'organizzazione del servizio deve garantire un'equa ripartizione dei carichi di lavoro tra il personale appartenente allo stesso profilo. 4. Il d.s. predispone il piano generale relativo allo svolgimento dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari. 5. Il funzionario amministrativo notifica ai dipendenti gli incarichi individuali di lavoro, unitamente all'orario e a eventuali turnazioni, nonché le modalità generali relative all'effettuazione di straordinario, tenuto conto delle richieste individuali… 6. L'assunzione degli assistenti educatori avviene previa valutazione delle competenze e delle esperienze professionali. 7 (omissis).
Titolo II GOVERNO DEL SISTEMA DELL'ISTRUZIONE A LIVELLO TERRITORIALE
Art. 30.(Piano regionale per il sistema dell'istruzione). 1. La regione adotta il piano per il sistema dell'istruzione…. specifica in particolare: -gli indirizzi generali delle politiche stabilite a livello nazionale….;- gli obiettivi generali del sistema dell'istruzione; - i criteri e i livelli dimensionali delle IISS; - le forme di coordinamento per l'integrazione delle politiche dell'istruzione e formazione con quelle del lavoro e formazione lavoro, nonché con le politiche di sviluppo economico e sociale del territorio. 2. La definizione e l'attuazione del piano… al fine di garantire: a) la tendenziale stabilità nel tempo delle istituzioni scolastiche; b) l'utilizzo delle dotazioni umane e finanziarie assegnate alle IISS…---c) la determinazione dell'organico di ciascuna istituzione scolastica autonoma… in relazione al numero degli studenti, alla continuità didattica e al sostegno degli studenti con particolari o gravi deficit cognitivi, alla distribuzione delle istituzioni sul territorio e alle relative situazioni socio-economiche, alle esigenze di funzionamento delle IISS in attuazione dell'autonomia didattica/organizzativa, e in relazione all'attivazione di reti di IISS; d) la pluralità di scelte didattiche/formative articolate sul territorio, in grado di soddisfare i bisogni della comunità territoriale. 3,4,5 (omissis)
Art. 31. (Istituzione del centro servizi amministrativi per la comunità scolastica territoriale).1. In ciascun capoluogo di regione è istituito il centro servizi amministrativi… 2. Le funzioni esercitate dall'USR… nonché i compiti svolti dagli uffici scolastici provinciali sono trasferiti, con modalità e tempi da definire…… In particolare si provvede: - al trasferimento del personale dipendente dal Miur che esercita le funzioni amministrative dei soppressi UUSSRR UUSSPP…conservando per tale personale le posizioni giuridiche ed economiche in atto al momento del trasferimento o loro equivalenti; - al trasferimento presso il centro servizi delle funzioni, dei beni e delle risorse finanziarie, strumentali e organizzative dei soppressi uffici periferici statali e la successione nei rispettivi rapporti giuridici e finanziari…. 3,4,5 (omissis)
Art. 32. (Consiglio regionale della comunità scolastica territoriale). 1. In ciascun capoluogo di regione è istituito il consiglio regionale della comunità scolastica territoriale… Il consiglio esprime pareri sugli atti regionali d'indirizzo e di programmazione del piano regionale per il sistema dell'istruzione e della distribuzione dell'offerta formativa e fornisce il supporto tecnico-scientifico per l'esercizio delle funzioni di governo nazionale nelle materie degli ordinamenti scolastici, dell'organizzazione generale dell'istruzione scolastica, del sistema di valutazione e dello stato giuridico del personale. 2. Ai fini di cui al comma 1, il consiglio regionale della comunità scolastica…….. 3, 4,5,6 (omissis)
Una nota Miur: aumentate classi a tempo pieno, per il secondo anno consecutivo
Nella nota dello scorso 16 maggio si spiega l’arcano: l’aumento è stato possibile “grazie all'introduzione del maestro unico e all'abolizione delle compresenze
Nell’a.s. 2009-2010 sono state attivate 2.176 classi a tempo pieno in più rispetto al 2008/2009; nel prossimo a.s.2010/2011 saranno attivate nella primaria 782 nuove classi a tempo pieno, per un totale di 37.275 classi. Le parole del Ministro: "Anche quest'anno siamo riusciti ad aumentare il numero delle classi nelle quali sarà attivato il tempo pieno. Nonostante le polemiche strumentali che sono state sollevate su questo tema, in due anni, anche grazie all'introduzione del maestro unico prevalente, sono state attivate quasi 3mila classi in più. E' un altro impegno che il governo ha mantenuto. Un risultato concreto che dimostra l'attenzione dell'esecutivo nei confronti delle famiglie e delle loro esigenze".
Diamo l’abstract dell’interpellanza, prima firmataria l’on.Coscia (PD), e della risposta
Punti cruciali dell’interpellanza: 1.- la C.M. n.37/2010 (definisce le norme per il calcolo organici dei docenti) è stata emanata il 13 aprile 2010, ma il decreto interministeriale sugli organici non è ancora stato emanato in via definitiva: c’è il rischio che si determini un contenzioso con i docenti in soprannumero; 2.- col prossimo a.s., la riduzione degli organici sarebbe di 31.390 posti cattedra e di 15000 posti di personale ATA (più di quelli preventivati nella CM n.37).
“E’ un dato inoppugnabile che nell’anno scolastico in corso sono presenti nelle scuole più studenti e meno personale docente e ATA rispetto a quello precedente. Gli studenti iscritti alle scuole di ogni ordine e grado, infatti, sono 7.805.947, con un aumento di 37.000 unità e, parimenti, si sono ridotti gli organici per il personale docente di oltre 42 mila unità e più di 15 mila posti per il personale ATA. Questi dati rappresentano la prima tranche della riduzione di oltre 132.000 unità che il Governo ha previsto, per il triennio 2009-2011, con l’art. 64 del Decreto Legge 112/2008, convertito con la legge 133/2008, realizzando così il più grande licenziamento di massa nella storia della pubblica amministrazione del nostro Paese…. Per il prossimo a.s. 2010/2011, il Governo si sta apprestando ad effettuare la seconda tranche dei tagli agli organici prevista dal citato art. 64 del DL 112. Infatti, la circolare del MIUR n. 37 del 13 aprile 2010 che definisce le norme per il calcolo degli organici dei docenti prevede una riduzione di 25.000 insegnanti (22.000 in organico di diritto e 3.600 in organico di fatto). Cifre rilevanti, ma contraddette per difetto da quelle contenute nella relazione tecnica allegata allo schema di decreto del Presidente della Repubblica “recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali”, attualmente in esame presso le commissioni parlamentari competenti. Dalla suddetta relazione tecnica si apprende che la riduzione degli organici conta ben 31.390 posti di personale docente e 15.000 posti di personale ATA…. La citata C.M. n. 37, che prevede una riduzione per la scuola superiore di circa 14.000 posti docente, non è stata diffusa contemporaneamente con i regolamenti di riordino di licei, tecnici e professionali (peraltro non ancora pubblicati in G.U. determinando lo stato di incertezza e confusione che ha accompagnato le iscrizioni alla scuola secondaria superiore) e cosa ancor più grave nemmeno trasmette il decreto interministeriale sugli organici; infatti, esso non è stato emanato in via definitiva, con il rischio che si determini un contenzioso con i docenti in soprannumero i quali potrebbero impugnare l’atto davanti al giudice del lavoro sostenendone l’illegittimità perché adottato in esecuzione di una circolare basata su decreto interministeriale inesistente; sulla base del predetto D.I.… “inesistente” sono stati formulati, da parte di dirigenti della Amministrazione scolastica centrale e periferica, migliaia di decreti riguardanti gli organici regionali, provinciali e di istituto che hanno comportato la soppressione di oltre 42 mila posti…”:
13 maggio 2010 Risposta del governo
“….. come risulta dal «Quaderno Bianco sulla Scuola» presentato nel settembre del 2007 dal precedente Governo, le cause delle criticità vengono da lontano e il disagio dei precari è da attribuire a precedenti gestioni che hanno ingenerato aspettative non fondate sulla reale capacità di assorbimento del sistema scolastico…. Da parte nostra, abbiamo preso l’impegno di tenere sotto controllo i conti pubblici eliminando sprechi ed inefficienze…La riorganizzazione della scuola, che è una realtà ineludibile, ha riguardato, per l’anno scolastico 2009-2010, circa 42 mila unità di personale docente. Tuttavia, valutato il considerevole numero di docenti che al termine dell’anno scolastico 2008-2009 sono andati in pensione, il numero dei docenti con contratto a tempo determinato cui non è stato possibile confermare il contratto nell’anno scolastico 2009-2010 si è notevolmente ridotto. Analogamente, la prevista riduzione di organico del personale ATA è stata in gran parte compensata dai pensionamenti avvenuti al termine dell’anno scolastico 2008-2009… Per quanto riguarda il tempo pieno nella scuola primaria, nella circolare n. 37 è stato precisato che nulla è innovato e che, pertanto, restano confermati l’orario di 40 ore settimanali per classe, comprensive del tempo dedicato alla mensa, l’assegnazione di due docenti per classe e l’obbligo dei rientri settimanali. È stato inoltre evidenziato che le quattro ore residuate rispetto alle 40 settimanali per classe (44 ore di docenza a fronte delle 40 di lezioni e di attività), comunque disponibili nell’organico di istituto, potranno essere utilizzate prioritariamente per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie e, in subordine, per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani). Relativamente, poi, alle classi a tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, si è previsto che le classi stesse possono essere autorizzate, nei limiti della dotazione organica assegnata e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamento e di attività di 36 ore, comprensive della mensa, fermo restando che la consistenza oraria media di organico è di 38 ore settimanali. Si è pure previsto che, sulla base delle richieste delle scuole, effettuate tenendo conto delle esigenze espresse dalle famiglie, detta consistenza oraria è elevabile fino ad un massimo di 40 ore, utilizzando le due ore di approfondimento delle discipline a disposizione della scuola. Passo, quindi, a quanto rilevato nell’interpellanza circa la non contemporanea diffusione della suddetta circolare n. 37 e dei regolamenti di riordino della scuola secondaria di secondo grado, nonché in merito a quanto osservato circa il ritardo del perfezionamento del decreto interministeriale sugli organici. A questo proposito, vorrei evidenziare che i regolamenti in argomento sono adottati ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e scaturiscono da un complesso procedimento a formazione progressiva che ha richiesto l’intervento di vari organi e quindi tempi piuttosto lunghi. Dopo le necessarie interlocuzioni istituzionali e dopo i pareri degli organi consultivi previsti dalla legge, il 4 febbraio 2010 è intervenuta l’approvazione in seconda lettura da parte del Consiglio dei ministri; l’iter è poi proseguito con la firma da parte del Presidente della Repubblica il 15 marzo scorso e con il successivo inoltro alla C.d C per il tramite del Ministero della giustizia. Infine, per ciò che concerne il perfezionamento del decreto interministeriale sugli organici, non va dimenticato che la prassi amministrativa di anticipare con una circolare i contenuti dello schema di decreto sulle dotazioni organiche nazionali è stata costantemente seguita anche dalla precedente gestione per le note ineludibili esigenze organizzative preordinate all’ordinato avvio dell’anno scolastico”. Gli interpellanti dichiarano insoddisfazione per la risposta
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