Sono in corso di svolgimento i colloqui dei docenti di religione cattolica, con almeno tra supplenze annuali, partecipanti alla procedura straordinaria per coprire 2.164 posti per la scuola dell'Infanzia e Primaria, più 2.336 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado: la procedura, attuata ad oltre 20 anni di distanza dalla prima e ultima e alla quale va aggiunta quella ordinaria per altri circa 2.000 posti da assegnare, prevede l’importante progressiva stabilizzazione di migliaia di precari, molti dei quali giunti alle soglie del pensionamento. Anief ricorda che grazie alla sua azione svolta anche presso l’Aran, la quantità di posti inseriti nel bando di concorso straordinario per insegnanti di religione cattolica è stata incrementata del 70%.
““Per Anief - commenta il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - è importante, anzi fondamentale, ottenere la stabilizzazione di tutti i precari storici, di tutte le discipline, quindi anche di religione cattolica: una disciplina, ricordo, per la quale anche il Ministro Giuseppe Valditara ha riconosciuto pubblicamente l'importanza dell’insegnamento per la formazione degli alunni. Avere dato la possibilità di partecipare alla procedura concorsuale non selettiva per docenti di religione cattolica, dopo avere svolto almeno tre annualità e sempre in possesso della certificazione dell'idoneità diocesana, rappresenta per noi un risultato importante. Il sindacato Anief - conclude Pacifico – ancora una volta “.
LA PROCEDURA DEL CONCORSO STRAORDINARIO
Il decreto che disciplina le procedure straordinarie prevede il reclutamento di 4.500 insegnanti di religione cattolica, fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. La prova orale didattico-metodologica, prevista per la procedura straordinaria, ha una durata massima complessiva di trenta minuti ed è finalizzata all'accertamento della preparazione del candidato in riferimento alle Indicazioni didattiche per IRC; Ordinamenti scolastici; Ordinamenti didattico-pedagogici; Elementi essenziali di legislazione scolastica.
La prova valuta anche la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno di livello B2 del candidato. La prova orale didattico-metodologica prevede un punteggio massimo di cento punti, a cui andranno sommate le valutazioni dell'anzianità di servizio (quattro punti per ogni anno scolastico intero con titolo) e dei titoli di qualificazione professionale per un punteggio massimo di cinquanta punti. Le commissioni esaminatrici dispongono quindi di 250 punti, di cui cento per la prova orale, cento per l'anzianità di servizio e cinquanta per i titoli di qualificazione professionale. I candidati hanno presentato istanza di partecipazione in un'unica regione nel cui ambito territoriale è situata la sede dell'ordinario diocesano che ha rilasciato il riconoscimento d'idoneità: per la partecipazione a ciascuna procedura è dovuto il pagamento di un contributo di cinquanta euro.
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