“Sono più di 7 mila i posti vacanti e disponibili per gli insegnanti di religione cattolica, ma per questa estate sono state autorizzate solo 129 immissioni di ruolo”: la denuncia è del presidente Anief Marcello Pacifico, dopo avere appreso dal ministero dell’Istruzione del bassissimo numero di stabilizzazioni tra il personale docente di religione. In un’intervista radiofonica all’emittente Italia Stampa, il sindacalista autonomo sostiene che “nonostante una sentenza della Corte di Giustizia Europea sugli insegnanti di religione cattolica e ormai tantissime sentenze della Cassazione, si continua ad abusare dei contratti a termine nei confronti di questi docenti”, considerando che i precari con supplenza annuale sono oramai ben oltre le 10 mila unità.
“Tutto questo – sostiene Marcello Pacifico - è profondamente sbagliato, perchè va contro le norme europee. Anche nel recente decreto Infrazioni dove si parlava della procedura di infrazione” di questo personale lasciato al suo destino. “Quindi, come Anief continueremo i ricorsi, chiederemo migliaia di euro di risarcimenti per gli insegnanti di religione cattolica. E denunceremo alla Commissione europea anche quest’ultimo abuso, rispetto anche ai posti autorizzati” per le immissioni in ruolo 2023. “Cercheremo anche, nella prossima Legge di bilancio” da approvare entro la fine dell’anno, almeno di correggere il tiro. Basti pensare che non si rispetta nemmeno la soglia del 70% dei posti da assumere: in questo momento – conclude il leader del giovane sindacato - gli insegnanti di religione cattolica sono i più precari della scuola italiana”.
Anief ricorda che alcuni mesi fa, prima dei pensionamenti 2023, l’Ufficio legislativo del Senato ha conteggiato ben 6.442 posti vacanti e disponibili per i due bandi di concorso specifici per gli insegnanti di religione cattolica: 3.083 per la secondaria di primo grado e 3.353 per il secondo grado. I posti rientrano nel limite del 70% delle cattedre in organico di diritto. Nel frattempo, Anief continua a raccogliere e a presentare i ricorsi per ottenere la stabilizzazione e il risarcimento del danno per la mancata immissione in ruolo e abuso dei contratti a termine: gli interessati possono cliccare sul seguente link.
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