"È stata approvata in Senato con un maxi-emendamento la proposta del Governo di inserire i precari ed il personale di ruolo nei percorsi universitari per conseguire l'abilitazione e pure la specializzazione su sostegno: purtroppo l’apertura si realizzerà su quote di riserva e non in sovrannumero, come chiesto dall'Anief". A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente Anief, interpellato dall’agenzia Teleborsa sulle modifiche attuate in Senato al Decreto Legge 36 Pnrr che cambia formazione e reclutamento dei docenti italiani.
I provvedimenti approvati solo a metà sono purtroppo diversi. "Anche sul reclutamento si sposa la linea dell'Anief del doppio canale di reclutamento, dell'assunzione dalle GPS, ma soltanto dagli elenchi aggiuntivi su sostegno. Questo vuol dire che avremo, purtroppo, migliaia di precari su insegnamenti curriculari abilitati in prima fascia ed altre migliaia di precari in seconda fascia, che insegnano da tanti anni, ma non potranno partecipare a questo canale riservato di collocamento".
Il giudizio dell’Anief su come è stata gestita questa fase di revisione del D.L. 36, oramai senza più alcuna possibilità di produrre altre migliorie, non può che essere negativo: non possiamo che "bocciare anche la modifica proposta dalle forze di maggioranza. Ricorreremo ancora una volta in Europa, sperando che la Commissione UE questa volta sanzioni lo Stato italiano per questo abuso dei contratti a termine che non è più possibile tollerare".
LE PRINCIPALI NOVITÀ INTRODOTTE DAL D.L. 36
LA FORMAZIONE
La contrattazione definisce le iniziative formative alla formazione continua obbligatoria e incentivata. L'esame finale dell'anno di formazione universitaria consiste in una tesina ed in una attività simulata. Il massimo dell'attività da svolgere a distanza riguarda il 20%. Per i primi tre cicli è ammessa una quota di riserva, per l'anno di formazione universitaria i precari ed i docenti di ruolo in servizio nel sistema nazionale d'istruzione, si può iscrivere chi ha completato la triennale ed il personale di ruolo.
I CFU E IL TIROCINIO
Sono riconosciuti i 24 crediti formativi universitari, cosiddetti Cfu, il tirocinio formativo non è retribuito. Si procederà ad un decreto apposito di accorpamento delle classi di concorso oggi esistenti.
CHI PUÒ FARE IL CONCORSO
Possono partecipare al concorso tutti coloro che hanno 3 anni di servizio. Il test di valutazione dopo l'anno di prova riguarderà le competenze didattiche sviluppate rispetto alle conoscenze teoriche, disciplinari e metodologiche ad eccezione degli insegnanti di sostegno.
LA MOBILITÀ
C'è un vincolo di tre anni sulla mobilità aldilà della domanda di assegnazione e utilizzazione nella stessa provincia di appartenenza.
COMPENSI
L'elemento retributivo una tantum che varia dal 10 al 20% del trattamento stipendiale in godimento e stabilito dalla contrattazione collettiva in base alla partecipazione a percorsi di formazione volontaria e retribuita dal fondo dell'offerta formativa al raggiungimento di indicatori di performance che riguardano: rendimento alunni, condotta professionale, promozione dell'inclusione e dell'esperienze extra scolastiche, verifiche intermedie e finale sulll'attività formativa effettuata dal comitato di valutazione integrato da un dirigente tecnico ed un ds esterno. rimane il salario accessorio per garantire la continuità didattica
SCATTI DI ANZIANITÀ E ORGANICI
restano fermi gli scatti di anzianità, non ci potranno essere più aumenti di personale, dal 2026 riduzione dell'organico, le ore di formazione aggiuntiva (15 infanzia e primaria e 30 secondaria) ed i criteri del sistema di formazione sono rimessi alla contrattazione collettiva.
LA DIDATTICA
Nelle more, si procede attraverso il comitato di valutazione attraverso un colloquio senza rotazione del personale ed in base ai criteri legati all'innovatività delle metodologie dei linguaggi didattici, la qualità e l'efficacia della progettazione didattica.
INCLUSIONE
La capacità d'inclusione si realizzerà attraverso un percorso formativo di durata triennale,
ESONERI E CONCORSI
sono previsti esoneri o semiesoneri per la scuola ed i test a risposta chiusa diventano a risposta aperta, concorso riservato per gli insegnanti di religione cattolica con una prova orale però per i precari con idoneità diocesana che hanno prestato servizio con 36 mesi nelle scuole statali. Gli idonei degli ultimi concorsi andranno nelle graduatorie di merito.
SOSTEGNO
Fino al termine del periodo transitorio di cui al comma 1, ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità accedono nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministero dell'istruzione, coloro, ivi compresi i docenti assunti a tempo indeterminato nei ruoli dello Stato, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, e che siano in possesso dell'abilitazione all'insegnamento e del titolo di studio valido per l'insegnamento. I percorsi sono svolti con modalità di erogazione convenzionale, interamente in presenza, ovvero esclusiva-mente per attività diverse delle attività di tirocinio e laboratorio, con modalità telematiche in misura comunque non superiore al 20 per cento del totale.
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