Entra nella fase più importante il concorso docenti 2023 per titoli ed esami della scuola secondaria collegato al Pnrr, attraverso il quale dovrebbero essere immessi in ruolo nel settembre 2024 circa 44.000 nuovi docenti comprensivi della riserva di posti del 30% per i candidati che hanno svolto tre anni di servizio e a specifiche condizioni: la prova scritta è in corso di svolgimento, con sessioni da concludersi entro l’inizio della prossima settimana, il 19 marzo. La data però in alcune Regioni, come Emilia Romagna e Piemonte, potrebbe slittare: alcune regioni sono infatti ancora alla ricerca di commissari per la costituzione delle commissioni. Ad ogni modo, l’esame orale – al quale parteciperanno solo coloro che avranno superato la soglia minima dello scritto - non potrà avere inizio prima di aprile: ogni candidato infatti riceverà la convocazione almeno 15 giorni prima rispetto alla data del calendario di esami, pertanto considerata la conclusione delle prove il 19 marzo, si va a ridosso delle festività pasquali.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “il concorso è importante, ma non esaurisce le modalità per stabilizzare il personale docente: ancora più importante è infatti riavviare quel doppio canale di reclutamento che in passato a prodotto l’assunzione in ruolo di decine di migliaia di precari presenti nelle graduatorie su posti comuni e di sostegno, tutti con titoli ed esperienza sul campo. Il blocco negli ultimi anni a queste immissioni in ruolo invece ha prodotto solo il raddoppio del precariato e il dimezzamento delle assunzioni a tempo indeterminato”.
LO SVOLGIMENTO DELLA PROVA ORALE
La prova orale si svolgerà nella regione nella quale è stata presentata la domanda, a meno che non ci siano particolari aggregazioni disposte dal Ministero. In questo caso l’USR individuato quale responsabile dello svolgimento dell’intera procedura concorsuale provvede all’approvazione di graduatorie distinte per ciascuna regione. Per ogni classe di concorso è stata quasi sempre già sorteggiata una lettera dalla quale far partire le prove orali: i candidati ammessi alla prova orale, scrive Orizzonte Scuola, riceveranno comunicazione da parte del competente USR con pubblicazione sul Portale Unico del reclutamento e a mezzo di posta elettronica
all’indirizzo indicato nella domanda di partecipazione al concorso; gli verrà anche comunicato il voto conseguito nella prova scritta, assieme alla sede, alla data e all’ora di svolgimento della loro prova orale almeno quindici giorni prima dello svolgimento della medesima. La prova orale non potrà aver luogo nei giorni festivi né, ai sensi della legge 8 marzo 1989, n. 101, nei giorni di festività religiose ebraiche, nonché nei giorni di festività religiose valdesi.
La prova orale si tradurrà in un colloquio suddiviso in più parti: domanda disciplinare (estratta a sorteggio prima dell’inizio della prova); lezione simulata (con un commissario specifico e su traccia estratta 24 ore prima) che non potrà superare la metà della prova complessiva; competenza in lingua inglese almeno a livello B2. L’orale non potrà durare oltre 45 minuti, salvo la necessità di tempi aggiuntivi per i candidati che ne facciano esplicita richiesta per le motivazioni indicate nel bando.
Almeno dieci giorni prima rispetto all’inizio delle prove la Commissione nazionale dovrà inviare al Ministero dell’Istruzione e del Merito affinchè venga pubblicata, la griglia di valutazione in cui saranno indicati i descrittori e il range di punteggio assegnato a ciascuna parte del colloquio. Il punteggio minimo per il superamento della prova orale è di 70/100. Per le classi di concorso che prevedono anche la prova pratica ci sono specifiche indicazioni (vedi Ecco per quali classi di concorso si svolgerà sia prova pratica che orale)
IL CONCORSO PER I POSTI COMUNI
Posti comuni: accertare in particolare le conoscenze e le competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso per la quale partecipa, secondo quanto previsto dall’Allegato A al Decreto ministeriale, e le competenze didattiche generali, nonché la relativa capacità di progettazione didattica efficace – anche con riferimento all’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dagli ordinamenti didattici vigenti; a tal fine, nel corso della prova orale si svolge altresì un test didattico specifico, consistente in una lezione simulata.
IL CONCORSO PER IL SOSTEGNO
Posti di sostegno: verte sul programma di cui al medesimo Allegato A e valuta la competenza del candidato nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’impiego didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali; a tal fine nel corso della prova orale si svolge altresì un apposito test didattico specifico, consistente in una lezione simulata
PER APPROFONDIMENTI:
SCUOLA - Assunzioni docenti di sostegno, rebus sui numeri
SCUOLA - SOS organico aggiuntivo per salvare i progetti Pnrr, ultima chiamata dell’Anief alla Camera
SCUOLA - Concorso motoria primaria, pubblicato il bando: le domande fino al prossimo 6 settembre