Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia stampa. Nel decreto Salva infrazioni è previsto un indennizzo per i precari storici della pubblica amministrazione, Pacifico: “bisogna ricorrere per ottenere il risarcimento”.
Oggi ha avuto luogo una diretta di Orizzonte scuola: ospite della rivista specializzata Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Dal 2019, l’Italia è sotto procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per l’uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione. La pratica viola le direttive europee sul lavoro, che impongono la stabilizzazione dei lavoratori dopo 3 anni di servizio. Per tentare di risolvere la questione e archiviare la procedura di infrazione, il governo Meloni ha inserito nel decreto Salva infrazioniun indennizzo per i precari storici della pubblica amministrazione. L’indennizzo varia da 4 a 24 mesi e rappresenta un tentativo di compensare i lavoratori per la mancanza di stabilità nel loro impiego”.
Sono 724 gli emendamenti presentati in V e VI Commissione del Senato: 43 di questi riguardano il personale della scuola; 30 sono stati suggeriti da Anief, Cisal e UDIR nella memoria inviata.
Si sta confermando salatissimo il conto che lo Stato italiano è destinato a pagare per la mancata applicazione nella scuola della direttiva 70/1999 contro l’abuso di precariato: è infatti stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova norma, il DL 131/2024, che porta da 12 a 24 mesi il massimo di risarcimento consentito che l’amministrazione pubblica è tenuto ad effettuare verso i precari che decidono di ricorrere al giudice del lavoro per essere risarciti per la mancata stabilizzazione.
C’è tanta scuola negli emendamenti al decreto legge Omnibus presto all’esame di Palazzo Madama: si tratta del Il DL n. 113 approvato lo scorso 7 agosto dal Consiglio dei Ministri. Ben due richieste di modifica del testo su tre - presentate dai senatori in quinta e sesta Commissione - sono state suggerite da Anief e Udir e riguardano soluzioni finalizzate a migliorare la gestione e l’organizzazione dei nostri istituti scolastici: tra questi, il doppio canale di reclutamento, la mobilità senza blocchi e vincoli del personale scolastico di ruolo, gli organici Ata Pnrr da confermare, le nuove regole per rafforzare il sostegno agli alunni con disabilità, ma anche per introdurre il middle management pure tra il personale scolastico e allungare il periodo di insegnamento all’estero. Un emendamento su quattro, insieme a un ordine del giorno, riguarda specificatamente la mancata assunzione dei docenti idonei dei concorsi. La prossima settimana è previsto l’esame sull’ammissibilità degli emendamenti e a seguire il voto finale.