Precariato

ANIEF pronta a bloccare il tentativo di violare la legge vigente che prevede l’aggiornamento delle graduatorie nel 2011.
La notizia riportata da Italiaoggi e da Orizzontescuola circa il tentativo di alcuni sindacati e partiti di congelare per due anni le graduatorie ad esaurimento, per preparare il nuovo sistema di reclutamento attraverso la chiamata diretta da albi regionali, se confermata - attraverso una norma ad hoc da inserire nel mille-proroghe -, non soltanto sarebbe difficilmente approvabile in Parlamento ma anche palesemente incostituzionale.
Già l’ANIEF ha dimostrato come con la sua azione ha contribuito
  • a cambiare il comma 1 e il comma 4-bis dell’art. 1 della legge 167/09 durante il suo iter alla Camera dei Deputati consentendo la conversione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, e l’elaborazione di un’interpretazione autentica della legge 296/06 che prevede l’aggiornamento e il possibile trasferimento di provincia
  • a far rinviare una volta alle Camere dal presidente Napolitano la legge 183/2010 nella parte in cui riduce la domanda risarcitoria in caso di ricorsi al giudice del lavoro
  • a far rinviare alla Corte costituzionale la legge 167/09 nella parte in cui impedisce il trasferimento da una provincia all’altra per il biennio 2009-2011 dopo il commissariamento del MIUR.
Quindi, consigliamo al ministro Gelmini, in questo particolare momento in cui non ha neanche una maggioranza politica, di meditare bene quanto il Parlamento ha già deciso e di non sfidare né Esso né il Presidente della Repubblica, e di mostrare maggior rispetto per la Costituzione e per la giurisprudenza. Infine, invitiamo i colleghi a ritirare le deleghe sindacali a chi siede ai tavoli delle trattative e incita questa politica disastrosa nella scuola.

Dopo le denunce dell’ANIEF, seguite dalla campagna della CGIL/FLC, il PD chiede che la proposta dell’on. Russo presentata il 2 dicembre sia discussa insieme alla proposta dell’on. Damiano n. 3542 recante agevolazioni per la conversioni dei contratti a tempo determinato, in iter avanzato presso la XI Commissione lavoro.

Come ha denunciato prontamente l’ANIEF all’indomani della pubblicazione dell’ennesimo rapporto MIUR sulla scuola in cifre, ben 108.000 posti (70.000 ata e 38.000 docenti) sono già disponibili per procedere alla stabilizzazione dei precari per il 2010-2011, a cui sono da aggiungere altri 50.000 posti per docenti e 10.000 per ata per il 2011-2012 se saranno confermati le prime proiezioni sui pensionamenti, al netto dei nuovi tagli. Indipendentemente dall’esito finale della XVI legislatura (voto di sfiducia del 14 dicembre), la presentazione di questa proposta di legge dimostra come, ancora una volta, l’azione del giovane sindacato possa risultare incisiva nelle scelte dell’organizzazione della scuola, non soltanto perché seguita e condivisa da sindacati più grandi e con maggiore rappresentatività, ma anche perché è continuamente recepita dalla politica.

Nel frattempo, procede l’iter dei ricorsi al giudice del lavoro, avviato dall’ANIEF più di un anno fa con le conciliazioni e ora nella sua fase operative dopo l’approvazione del Collegato al lavoro, iter anch’esso, in questi giorni, seguito pressoché da tutte le altre organizzazioni sindacali che, pur avendo espresso perplessità e ostilità nei mesi scorsi circa l’utilità di ricorrere nei tribunali, oggi, propongono gli stessi ricorsi dell’ANIEF in ogni parte d’Italia.

Le istruzioni operative per ricorrere

 

Il comunicato dell’on. Russo

Un disegno di legge per i precari della scuola

La situazione della precarietà nella scuola italiana è drammatica, mette a rischio la continuità didattica, l’attività ordinaria di insegnamento e di formazione garantita dallo Stato ai cittadini, grazie al persistente utilizzo di personale specializzato a tempo determinato. Decine di migliaia di precari tra docenti e personale tecnico, all’inizio di ogni anno scolastico, garantiscono, l’avvio dell’anno scolastico nelle scuole. Migliaia di docenti hanno conseguito l’abilitazione in Italia con corsi organizzati dalle Università a numero chiuso, ma continuano a rimanere fuori dalle graduatorie ad esaurimento, mentre i loro colleghi abilitati all’estero ne sono inseriti a pieno titolo. Ho depositato una proposta di legge per ottemperare agli obblighi comunitari e per ristabilire parità di trattamento con gli altri comparti della Pubblica Amministrazione, dove si è già proceduto con le stabilizzazioni dei precari. Con il disegno di legge vengono proposti criteri per la stabilizzazione del personale docente e del personale Ata, e per l’inserimento di personale docente nelle graduatorie ad esaurimento nel rispetto della normativa comunitaria. La scorsa settimana, la commissione Lavoro della Camera ha iniziato l’esame del disegno di legge Cesare Damiano 3542 “Agevolazioni per la conversione dei rapporti di collaborazione in contratti di lavoro a tempo indeterminato…” Il Pd proporrà che i due progetti di legge vengano abbinati nell’esame, così che si possa presto giungere ad affrontare l’annosa questione dei precari della scuola.

Il testo della proposta di legge

 
 

La conoscenza dei dati è condizione imprescindibile per programmare il proprio percorso; ciò vale in modo particolare nel maga sistema della Scuola, e per il personale precario. Dal Rapporto elaborato dalla Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi, disponibile sul sito internet del Miur, riportiamo la distribuzione numerica nazionale delle scuole e i dati numerici su studenti e organici.
Rimandiamo al sito Miur, per i dati regione per regione.
Regione
Circoli didattici
Istituti comprensivi
Istituti principali
di scuola secondaria di I grado
Istituti principali
di scuola secondaria di II grado
Istituti d'istruzione secondaria superiore
Totale
PIEMONTE
172
215
89
121
77
674
LOMBARDIA
211
614
103
223
146
1.297
LIGURIA
38
86
24
44
24
216
VENETO
90
351
49
144
79
713
FRIULI VENEZIA GIULIA
32
80
20
39
27
198
EMILIA ROMAGNA
93
240
47
111
68
559
TOSCANA
86
223
48
109
76
542
UMBRIA
42
49
23
30
23
167
MARCHE
35
136
10
57
34
272
LAZIO
225
290
106
215
81
917
ABRUZZO
66
89
35
58
26
274
MOLISE
11
40
3
20
12
86
CAMPANIA
382
361
240
266
104
1.353
PUGLIA
275
174
199
192
86
926
BASILICATA
25
77
9
29
26
166
CALABRIA
91
234
35
94
65
519
SICILIA
290
455
118
205
118
1.186
SARDEGNA
63
158
37
89
40
387

 
Gli alunni delle scuole statali nell’anno scolastico 2009/10 sono stati 7.804.711, cioè oltre 36mila in più dell’anno precedente: un incremento che ha permesso di raggiungere il nuovo valore complessivo più alto dell’ultimo decennio, grazie all’aumento di circa 40.000 unità di alunni con cittadinanza non italiana…. Il numero degli alunni della scuola primaria ha superato i 2 milioni e mezzo (2.578.650). La scuola secondaria di I grado, con più di un milione e 600 mila alunni (1.670.117), è il settore in cui nel corso del decennio considerato si è registrata la maggior flessione del livello di iscritti. Continua ad aumentare invece la scuola secondaria di II grado (2.548.836). Il 34,0% degli studenti del primo anno frequenta gli istituti tecnici; il 23,5% gli istituti professionali, il 21,6% il liceo scientifico, il 9,8% il liceo classico, il 7,5% l’ex-istituto magistrale, il 3,6% gli istituti d’arte e i licei artistici. Gli istituti tecnici (7,5% di studenti del primo anno di corso nel 2000/2001) hanno registrato un decremento quasi costante; gli istituti professionali presentano il 23,5% di incidenza di studenti del primo anno. I licei (classici, scientifici e magistrali) accolgono attualmente al primo anno di corso il 38,9% degli studenti, mentre dieci anni fa ne accoglievano il 32,5%: l’incremento complessivo è stato quindi di oltre 6 punti in percentuale, segnando, anche in rapporto all’attuale situazione degli istituti tecnici, un deciso spostamento nelle scelte scolastiche dei giovani italiani.
Le istituzioni scolastiche, per lo svolgimento delle attività didattiche e dei servizi dispongono normalmente di una dotazione di personale, correlata alle dimensioni della popolazione scolastica e alla specificità dell’attività da svolgere. Tale dotazione ufficiale si computa in posti di docente o di personale ATA, di cui il personale stesso è titolare, e costituisce l’organico della istituzione medesima. La dimensione di tale dotazione viene definita in base alle iscrizioni di inizio d’anno e a ipotesi matematiche sul numero degli alunni respinti, costituendosi in tal modo in “organico di diritto” o “organico previsionale”. Su tale dotazione organica avviene la mobilità del personale e, in caso di posto vacante, l’assunzione in ruolo nei termini e nei modi previsti dalla legge. L’organicodi diritto complessivo delle istituzioni scolastiche è talvolta oggetto di interventi legislativi di finanza pubblica che possono incidere sulla sua entità (cfr. art. 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133). Annualmente la dotazione organica “di diritto” subisce assestamenti per eventi imprevisti e transitori (es. costituzione di nuove classi per aumento degli alunni iscritti), è interessata a straordinari ampliamenti non definitivi per sostegno ad alunni disabili (posti di sostegno in deroga), oppure ad altre variazioni di diversa natura.. Tali interventi, ancorché transitori e straordinari, determinano ogni anno una variazione, quasi sempre in aumento, della dotazione organica, dando vita all’organicodi fatto che comporta temporanee assunzioni di personale con contratto a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività. Per queste ragioni organico di diritto e organico di fatto quasi mai coincidono, con il secondo che raggiunge livelli sensibilmente superiori a quelli del primo. Nell’anno scolastico 2009/10, la flessione del 4,8% nelle dotazioni organiche del personale docente rispetto all’anno precedente è frutto di andamenti diversi nei quattro ordini scolastici e nella tipologia dei posti. Mentre i posti “normali”, mediamente, registrano un calo più consistente del 5,4% (-5,5% nella scuola primaria e -4,6% nella secondaria di II grado), i posti di sostegno diminuiscono, nell’organico di fatto, solamente dello 0,35%. Rimane stabile l’incidenza sul totale dei posti di sostegno.
Dotazioni organiche del personale docente ed educativo – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Scuola dell'infanzia
 
Scuola primaria
 
Scuola secondaria di I grado
 
Scuola secondaria di II grado
 
Totale cattedre e posti
di cui posti
di sostegno
Posti del personale educativo

 
totali
di cui posti
di sostegno
 
totali
di cui posti
di sostegno
 
totali
di cui posti
di sostegno
 
totali
di cui posti
di sostegno
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
PIEMONTE
6.304
533

 
18.582
2.255

 
10.930
1.747

 
14.901
1.373

 
50.717
5.908
122
LOMBARDIA
10.087
774

 
41.259
4.741

 
23.350
3.677

 
29.262
1.887

 
103.958
11.079
158
LIGURIA
1.866
163

 
5.729
790

 
3.514
625

 
4.771
429

 
15.880
2.007
24
VENETO
4.132
402

 
20.345
2.365

 
12.616
1.918

 
16.768
1.050

 
53.861
5.735
266
FRIULI VENEZIA GIULIA
1.627
92

 
4.895
412

 
2.883
388

 
4.283
330

 
13.688
1.222
118
EMILIA ROMAGNA
4.514
389

 
16.912
2.202

 
9.391
1.580

 
14.425
1.546

 
45.242
5.717
88
TOSCANA
5.683
372

 
13.963
1.479

 
8.355
1.253

 
13.728
1.368

 
41.729
4.472
182
UMBRIA
1.604
111

 
3.515
370

 
2.133
278

 
3.340
236

 
10.592
995
61
MARCHE
2.941
217

 
6.023
688

 
3.808
522

 
6.322
539

 
19.094
1.966
97
LAZIO
7.343
751

 
23.690
3.538

 
14.798
2.423

 
21.685
1.813

 
67.516
8.525
258
ABRUZZO
2.651
195

 
5.277
654

 
3.545
558

 
5.656
602

 
17.129
2.009
103
MOLISE
586
39

 
1.289
154

 
874
128

 
1.519
140

 
4.268
461
39
CAMPANIA
12.832
1.018

 
26.614
4.138

 
21.252
3.783

 
28.914
2.801

 
89.612
11.740
134
PUGLIA
8.134
779

 
17.426
2.512

 
12.461
1.855

 
20.271
2.046

 
58.292
7.192
113
BASILICATA
1.299
103

 
2.763
296

 
1.725
231

 
2.939
263

 
8.726
893
54
CALABRIA
4.467
363

 
9.634
1.162

 
6.013
1.011

 
10.488
1.022

 
30.602
3.558
196
SICILIA
9.727
939

 
23.687
4.030

 
18.552
3.291

 
24.605
2.830

 
76.571
11.090
134
SARDEGNA
2.895
264

 
6.770
769

 
4.868
684

 
7.303
603

 
21.836
2.320
144
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Docenti con contratto a tempo determinato annuale – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Scuola dell’infanzia

 
Scuola primaria

 
Scuola secondaria di I grado

 
Scuola secondaria di II grado

 
Totale docenti
di cui su posti
di sostegno
Personale educativo

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
PIEMONTE
379
37

 
681
80

 
728
55

 
447
24

 
2.235
196
13
LOMBARDIA
523
63

 
1.734
125

 
970
151

 
1.046
93

 
4.273
432
19
LIGURIA
59
1

 
115
36

 
156
17

 
109
29

 
439
83
5
VENETO
205
29

 
546
120

 
968
132

 
623
4

 
2.342
285
13
FRIULI VENEZIA GIULIA
84
9

 
161
19

 
187
9

 
153
16

 
585
53
15
EMILIA ROMAGNA
346
19

 
877
102

 
613
62

 
524
33

 
2.360
216
10
TOSCANA
362
13

 
362
42

 
507
42

 
639
44

 
1.870
141
7
UMBRIA
99
8

 
69
13

 
78
2

 
83
9

 
329
32
4
MARCHE
84
6

 
86
12

 
232
17

 
206
10

 
608
45
14
LAZIO
445
79

 
763
160

 
879
73

 
712
164

 
2.799
476
20
ABRUZZO
83
27

 
57
41

 
153
25

 
128
0

 
421
93
0
MOLISE
13
1

 
1
0

 
51
6

 
49
8

 
114
15
3
CAMPANIA
63
20

 
86
82

 
665
100

 
471
49

 
1.285
251
0
PUGLIA
248
61

 
153
125

 
550
57

 
372
18

 
1.323
261
5
BASILICATA
41
12

 
8
8

 
42
0

 
30
0

 
121
20
0
CALABRIA
24
7

 
11
1

 
199
35

 
155
1

 
389
44
12
SICILIA
179
39

 
96
76

 
692
51

 
270
22

 
1.237
188
1
SARDEGNA
97
15

 
92
18

 
204
18

 
154
2

 
547
53
3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 


 


 


 
Docenti con contratto a tempo determinato al termine delle attività didattiche – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Scuola dell’infanzia

 
Scuola primaria

 
Scuola secondaria di I grado

 
Scuola secondaria di II grado

 
Totale docenti
di cui su posti
di sostegno
Personale educativo

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 
totali
di cui su posti
di sostegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
PIEMONTE
574
269

 
1.883
1.018

 
1.914
626

 
3.125
743

 
7.496
2.656
8
LOMBARDIA
1.175
506

 
5.586
2.575

 
5.246
1.747

 
6.642
1.070

 
18.649
5.898
8
LIGURIA
158
89

 
625
370

 
619
227

 
828
158

 
2.230
844
1
VENETO
542
286

 
2.425
1.227

 
2.364
801

 
3.334
606

 
8.665
2.920
29
FRIULI VENEZIA GIULIA
178
66

 
469
179

 
547
166

 
1.013
119

 
2.207
530
25
EMILIA ROMAGNA
589
308

 
2.330
1.226

 
2.207
749

 
3.633
837

 
8.759
3.120
5
TOSCANA
583
241

 
1.514
627

 
1.659
506

 
2.961
771

 
6.717
2.145
17
UMBRIA
124
48

 
282
160

 
364
106

 
647
61

 
1.417
375
1
MARCHE
300
184

 
625
386

 
667
246

 
1.355
375

 
2.947
1.191
5
LAZIO
561
299

 
2.424
1.391

 
2.258
969

 
3.143
716

 
8.386
3.375
14
ABRUZZO
145
67

 
225
122

 
500
112

 
798
240

 
1.668
541
2
MOLISE
40
26

 
84
57

 
202
42

 
271
56

 
597
181
4
CAMPANIA
437
235

 
497
411

 
1.571
468

 
3.297
939

 
5.802
2.053
3
PUGLIA
396
276

 
588
449

 
747
137

 
2.956
1.045

 
4.687
1.907
1
BASILICATA
48
27

 
102
63

 
189
20

 
506
83

 
845
193
1
CALABRIA
134
73

 
191
65

 
1.120
159

 
1.611
468

 
3.056
765
5
SICILIA
525
351

 
1.152
854

 
1.949
566

 
3.583
1.451

 
7.209
3.222
10
SARDEGNA
158
78

 
341
143

 
680
92

 
1.180
203

 
2.359
516
9

 

 

 

 

 

 
Posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario – prospetto regionale
Regione
Area A
 
Area As
 
Area B
 
Area D
Totale

 
Collaboratore scolastico
 
Collaboratore scolastico tecnico
(addetto aziende agrarie)
 
Collaboratore scolastico tecnico
(guardarobiere)
Assistente amministrativo
Assistente tecnico
Cuoco
Infermiere
 
Direttore dei servizi generali e amministrativi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
PIEMONTE
10.845

 
22

 
14
3.535
1.166
20
4

 
675
16.281
LOMBARDIA
21.516

 
30

 
28
7.676
2.132
32
9

 
1.298
32.721
LIGURIA
3.511

 
3

 
4
1.128
395
7
2

 
216
5.266
VENETO
11.369

 
32

 
35
4.125
1.222
44
12

 
716
17.555
FRIULI VENEZIA GIULIA
3.141

 
9

 
14
991
378
15
3

 
197
4.748
EMILIA ROMAGNA
9.441

 
17

 
10
3.279
915
12
3

 
558
14.235
TOSCANA
9.066

 
28

 
27
3.029
900
34
10

 
542
13.636
UMBRIA
2.542

 
2

 
10
800
311
11
3

 
167
3.846
MARCHE
4.501

 
10

 
14
1.496
585
27
7

 
272
6.912
LAZIO
13.399

 
34

 
33
4.832
1.606
35
12

 
919
20.870
ABRUZZO
4.199

 
7

 
22
1.267
383
30
10

 
275
6.193
MOLISE
1.075

 
5

 
7
370
146
7
2

 
86
1.698
CAMPANIA
17.913

 
20

 
21
6.370
2.212
24
5

 
1.353
27.918
PUGLIA
11.509

 
20

 
17
4.344
1.516
26
7

 
926
18.365
BASILICATA
2.193

 
6

 
13
706
304
20
6

 
167
3.415
CALABRIA
7.502

 
31

 
33
2.369
1.001
42
11

 
519
11.508
SICILIA
15.309

 
35

 
27
5.669
2.053
36
9

 
1.151
24.289
SARDEGNA
5.205

 
41

 
27
1.656
651
33
9

 
389
8.011


 


 


 
Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario con contratto a tempo determinato - prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Area A
 
Area As
 
Area B
 
Area D
Totale

 
Collaboratore scolastico*
 
Collaboratore
scolastico tecnico
(addetto aziende agrarie)
 
Collaboratore scolastico tecnico
(guardarobiere)
Assistente amministrativo
Assistente tecnico
Cuoco
Infermiere
 
Direttore dei servizi generali e amministrativi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
PIEMONTE
4.137

 
7

 
7
706
312
9
2

 
0
5.180
LOMBARDIA
9.017

 
17

 
8
1.712
619
10
3

 
1
11.387
LIGURIA
1.222

 
0

 
0
208
86
2
1

 
0
1.519
VENETO
4.455

 
18

 
7
905
334
12
2

 
0
5.733
FRIULI VENEZIA GIULIA
1.373

 
3

 
7
240
86
3
1

 
1
1.714
EMILIA ROMAGNA
3.733

 
11

 
3
720
236
6
0

 
0
4.709
TOSCANA
3.188

 
14

 
7
546
216
10
3

 
1
3.985
UMBRIA
844

 
1

 
6
141
63
6
0

 
0
1.061
MARCHE
1.470

 
3

 
4
326
126
8
1

 
0
1.938
LAZIO
4.849

 
23

 
13
1.022
313
15
5

 
0
6.240
ABRUZZO
1.401

 
1

 
4
222
70
10
4

 
0
1.712
MOLISE
316

 
1

 
1
82
48
2
0

 
2
452
CAMPANIA
3.870

 
14

 
8
1.475
454
8
0

 
1
5.830
PUGLIA
3.120

 
10

 
6
738
273
12
2

 
11
4.172
BASILICATA
477

 
1

 
3
127
44
4
1

 
1
658
CALABRIA
1.761

 
20

 
17
307
127
16
4

 
0
2.252
SICILIA
3.331

 
20

 
5
970
367
8
2

 
2
4.705
SARDEGNA
1.060

 
22

 
8
318
102
12
1

 
0
1.523

 
Il rapporto di lavoro è articolato nelle due grandi aree del contratto individuale a tempo indeterminato (cosiddetto personale di ruolo) e del contratto a tempo determinato. Questa ultima tipologia comprende anche il personale supplente con rapporti di lavoro di breve durata, con contratto annuale (normalmente nominato su posti vacanti o disponibili per tutto l’anno) e con contratto fino al termine delle attività didattiche (normalmente nominato fino al 30 giugno su cattedre o posti temporaneamente funzionanti e disponibili, su spezzoni oppure su posti di sostegno in deroga). Il personale con supplenza annuale viene a volte nominato su posto disponibile ma non vacante, in quanto il titolare può essere assente per l’intero as. per cause diverse (comando, aspettativa, ecc.).
Delle 701.646 unità di docenti, il 3,3% (23.277 unità) è costituto da supplenti annuali; il restante 96,7% è a tempo indeterminato. Ovviamente quel 3,3% non rappresenta tutto il personale docente precario, in quanto ad esso va aggiunto il personale con contratto fino al termine delle attività didattiche che nel 2009/10 è stato pari a 93.696unità. Attualmente sono in servizio 10.151 dirigenti scolastici titolari che assicurano la dirigenza del 97% delle istituzioni, mentre sulle restanti sedi svolgono la funzione dirigenziale docenti appositamente incaricati. Rispetto all’anno passato vi è stato un decremento (circa 480 unità). Dei 10.151 dirigenti 6.943 prestano servizio in istituzioni scolastiche del 1° ciclo, 3.160 in istituzioni del 2° ciclo e 48 in istituzioni educative.
Per quanto riguarda l’età del personale docente con contratto a tempo indeterminato, va osservato che essa tende mediamente ad aumentare per varie ragioni: il turn over non è costante, il reclutamento non ha cadenza regolare, le immissioni in ruolo dalle graduatorie permanenti privilegiano naturalmente personale anziano.
Nell’anno scolastico 2009/10 complessivamente l’età media si avvicina ai 50 anni; sono i docenti della scuola secondaria di I grado ad avere, ancora una volta, l’età media più alta (più di 51 anni), seguiti dai colleghi degli istituti superiori con un’età media di poco inferiore ai 51 anni. Seguono poi i docenti della scuola dell’infanzia (quasi 49 anni), e quelli della scuola primaria (48 anni). Vi è un altro dato di invecchiamento da rilevare. I docenti di età superiore ai 50 anni rappresentano più della metà del totale di ruolo. I dirigenti scolastici in servizio nell’anno scolastico 2009/10, nel 1° ciclo presentano un’età media di circa 54 anni, quelli in servizio nel 2° ciclo di circa 53 anni. L’età media del personale ATA di ruolo in servizio nell’anno scolastico 2009/10 è di 51,8 anni.


 


 


 


 


 
Dirigenti scolastici – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Scuola primaria e secondaria di I grado
Scuola secondaria
di II grado
Istituzioni
educative
Totale
PIEMONTE
400
197
2
599
LOMBARDIA
803
368
4
1.175
LIGURIA
136
69
1
206
VENETO
443
228
4
675
FRIULI VENEZIA GIULIA
118
66
3
187
EMILIA ROMAGNA
362
176
2
540
TOSCANA
349
184
3
536
UMBRIA
108
56
1
165
MARCHE
180
90
1
271
LAZIO
615
294
6
915
ABRUZZO
186
85
3
274
MOLISE
54
32
1
87
CAMPANIA
977
375
6
1.358
PUGLIA
645
278
2
925
BASILICATA
111
55
1
167
CALABRIA
371
163
4
538
SICILIA
828
314
3
1.145
SARDEGNA
257
130
1
388
Cessazioni dei dirigenti scolastici – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Limiti d'età
Dimissioni
Altro
Totale
PIEMONTE
15
0
39
54
LOMBARDIA
21
0
71
92
LIGURIA
5
1
17
23
VENETO
21
0
38
59
FRIULI VENEZIA GIULIA
4
0
9
13
EMILIA ROMAGNA
10
0
39
49
TOSCANA
14
0
18
32
UMBRIA
7
0
6
13
MARCHE
6
0
15
21
LAZIO
34
4
40
78
ABRUZZO
13
0
15
28
MOLISE
4
0
3
7
CAMPANIA
80
18
33
131
PUGLIA
41
0
42
83
BASILICATA
8
0
11
19
CALABRIA
29
0
32
61
SICILIA
43
3
33
79
SARDEGNA
14
29
16
59


 


 


 


 


 


 
Cessazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario – prospetto regionale
Regione
Limiti d'età
Dimissioni
Altro
Totale
PIEMONTE
71
376
61
508
LOMBARDIA
153
754
119
1.026
LIGURIA
27
115
11
153
VENETO
53
397
86
536
FRIULI VENEZIA GIULIA
20
114
17
151
EMILIA ROMAGNA
46
328
69
443
TOSCANA
90
294
39
423
UMBRIA
24
49
12
85
MARCHE
44
134
43
221
LAZIO
297
329
39
665
ABRUZZO
58
101
24
183
MOLISE
22
32
2
56
CAMPANIA
583
368
56
1.007
PUGLIA
217
352
45
614
BASILICATA
38
91
7
136
CALABRIA
240
217
49
506
SICILIA
460
389
55
904
SARDEGNA
76
203
17
296

 

 

 

 

 
Istituzioni educative - prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Istituzioni educative
PIEMONTE
7
LOMBARDIA
9
LIGURIA
2
VENETO
13
FRIULI VENEZIA GIULIA
3
EMILIA ROMAGNA
4
TOSCANA
12
UMBRIA
4
MARCHE
9
LAZIO
13
ABRUZZO
10
MOLISE
2
CAMPANIA
9
PUGLIA
9
BASILICATA
7
CALABRIA
16
SICILIA
12
SARDEGNA
12


 


 


 


 


 
Centri territoriali permanenti* – prospetto regionale a.s. 2009/10
Regione
Centri territoriali permanenti
PIEMONTE
31
LOMBARDIA
66
LIGURIA
17
VENETO
46
FRIULI VENEZIA GIULIA
14
EMILIA ROMAGNA
39
TOSCANA
34
UMBRIA
8
MARCHE
13
LAZIO
37
ABRUZZO
13
MOLISE
3
CAMPANIA
63
PUGLIA
40
BASILICATA
7
CALABRIA
28
SICILIA
66
SARDEGNA
15

 
Corsi serali – prospetto regionale e per area geografica a.s. 2009/10
Regione
Corsi*
Alunni
Classi
Dotazioni Organiche del personale docente**
PIEMONTE
41
3.859
182
261
LOMBARDIA
92
9.145
454
453
LIGURIA
22
2.013
93
101
VENETO
69
5.085
250
249
FRIULI VENEZIA GIULIA
20
1.272
71
71
EMILIA ROMAGNA
80
4.899
201
153
TOSCANA
64
3.294
169
174
UMBRIA
15
638
23
4
MARCHE
28
1.342
67
43
LAZIO
70
6.326
286
336
ABRUZZO
11
505
27
22
MOLISE
5
196
9
14
CAMPANIA
58
7.201
306
386
PUGLIA
139
9.907
447
492
BASILICATA
14
666
34
18
CALABRIA
63
4.814
242
246
SICILIA
59
4.675
212
282
SARDEGNA
47
3.027
149
150
(FONTE: “Miur - Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi”)

Anief ricorre nei tribunali per costringere il MIUR all’assunzione dei precari e alla parità di trattamento tra personale di ruolo e precario. Almeno 108.000 posti sono vacanti e disponibili su 170.000 supplenze annuali o al termine delle attività didattiche.

Parola del Governatore della Banca d’Italia, dott. M. Draghi, che, a distanza di 48 ore dallo sciopero dell’Anief e dalle parole pronunciate dal presidente Anief, prof. M. Pacifico, durante il comizio a Piazza Montecitorio e durante l’audizione a Palazzo Madama del 3 novembre, nella lectio magistralis tenuta ad Ancona il 5 novembre sul tema “Crescita, benessere e compiti dell’economia politica”, individua nella precarietà il fattore discriminante della crescita italiana rispetto alle altre economie europee: “Nel mercato del lavoro il dualismo si è accentuato. Rimane diffusa l’occupazione irregolare, stimata dall’Istat in circa il 12 per cento del totale delle unità di lavoro … senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari, si indebolisce l’accumulazione di capitale umano specifico, con effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità”.

Come ignorare tale monito per il personale della Scuola ?

Nello stesso rapporto del MIUR su “La scuola in cifre 2009-2010”, pubblicato nello scorso ottobre, infatti, i tecnici di Viale Trastevere precisano come, purtroppo, la precarietà del personale della scuola sia il fattore critico principale del nostro sistema di Istruzione, visto utilizzo di almeno il 15% di personale precario per il funzionamento ordinario della pubblica amministrazione. Da questo rapporto, come ha denunciato il presidente Anief, al netto dei 55.000 tagli operati l’anno scorso - di cui più di 30.000 posti rubati ai precari – su 1.065.000 unità di personale in servizio risultano almeno ad oggi 108.000 posti in organico di diritto tra personale docente e ata vacanti e disponibili, che dovrebbero essere dati in ruolo e non assegnati annualmente in supplenza. Più di 30.000, invece, risultano i contratti illegittimi assegnati al 30 giugno invece che al 31 agosto dai dirigenti degli ambiti territoriali, con una grave lesione della continuità e della programmazione della didattica soltanto per risparmiare due mensilità di stipendio. Già diversi tribunali della Repubblica hanno censurato il comportamento colpevole dell’amministrazione che viola la legislazione comunitaria e nazionale oltre che le più elementari regole dell’economie. Qualsiasi azienda con questa politica di gestione delle risorse umane sarebbe fallita, e non è un caso se la scuola oggi attraverso un momento di crisi. Per questa ragione, l’Anief ha intrapreso una serie di ricorsi individuali nominali al giudice del lavoro per migliaia di precari al fine di ottenere entro la fine dell’anno scolastico la stabilizzazione di una grande fetta di precariato e rilanciare la qualità del nostro sistema di istruzione. Nel frattempo, il sindacato ha esortato il Parlamento ad approvare una specifica norma di legge che recepisca chiaramente anche per il personale della scuola la normativa comunitaria recante l’accordo quadro per la stipula di contratti a tempo determinato e indeterminato.

I ricorsi patrocinati dall’Anief

 

 

A parte gli alti numeri dell'adesione all'astensione dal lavoro riscontrati in tutta Italia con diverse scuole chiuse il 3 novembre, nonostante la normativa non preveda la possibilità per l'Anief di indire assemblee in orario di servizio per informare il personale scolastico, in occasione della contestuale manifestazione avvenuta a piazza Montecitorio, arrivano segnali positivi dal Parlamento per il personale della scuola.

Durante l'audizione nella VII commissione del Senato, di fronte al Presidente sen. Possa e ai senatori capigruppo, il presidente Pacifico ha sottolineato la necessità di rivedere le norme che bloccano il contratto collettivo nazionale per il prossimo triennio come gli scatti biennali di anzianità per il personale di ruolo e precario, e di stabilizzare il precariato a partire dai più di 108.000 posti che annualmente sono dati in supplenza pur essendo vacanti e disponibili, senza dimenticare di richiedere l'inserimento di tutti gli abilitati nelle graduatorie. Il sen. Possa si è congratulato per la relazione e ha espresso l'attenzione della commissione alle tematiche poste, il sen. Rusconi ha auspicato almeno un po' di buon senso oltre che di coerenza nel prevedere l'inserimento degli specializzati presso le accademie e i conservatori e le facoltà di SFP nelle gae, mentre il sen. Pittoni ha rassicurato sul mantenimento delle graduatorie ad esaurimento anche nel suo nuovo ddl sul sistema di reclutamento.

Presso la Camera dei Deputati, invece, l'on. Russo ha annunciato la presentazione per la prossima settimana di due disegni di legge recanti norme di adeguamento dell'Italia alla normativa comunitaria, rispondendo così a una precisa richiesta dell'Anief, dove si prevede la stabilizzazione del personale precario della scuola con tre anni di servizio e l'inserimento nelle gae degli abilitati in Italia. A fine mattina, una delegazione Anief è stata ricevuta dai dirigenti del MIUR dove si è discusso peraltro del nuovo sistema di reclutamento per i licei musicali, dei posti in deroga di sostegno e di tutte le tematiche della piattaforma con l'impegno di incontrarsi in nuovi momenti.

L'azione dell'ANIEF continuerà forte e vigile al MIUR come in Parlamento nel tentativo di salvare il nostro sistema di istruzione da una politica che ha fatto dei tagli il solo baluardo, per ridare dignità ai professionisti della scuola. Dal consenso di cui gode il giovane sindacato giorno dopo giorno traiamo spunto, forza e consapevolezza che la strada da percorrere è ancora lunga ma necessaria.