Sono un docente e ho un contratto a tempo determinato: con che modalità posso assentarmi da scuola per andare a fare il concorso straordinario o per svolgere la prova del concorso 2018 per la scuola secondaria?
Questa è una delle domande che in questi ultimi giorni è pervenuta al nostro Urp. Di seguito la risposta
Ultimo giorno per presentare le domande di mobilità del personale docente; l’ordinanza ministeriale 203 dell’8 marzo 2019, all’art. 2 comma 1, fissa i termini. Oltre alle domande volontarie, il personale docente è tenuto a presentare le domande per le graduatorie interne
Le verifiche che gli Uffici Scolastici Regionali hanno svolto sui servizi dichiarati dai docenti per l’ammissione al concorso straordinario infanzia-primaria (necessari, oltre all’abilitazione, almeno due anni di servizio sullo specifico posto e ordine negli ultimo otto) stanno facendo emergere una pratica del tutto erronea ed illegittima posta in essere, in questi anni, da diverse direzioni didattiche ed istituti comprensivi: l’utilizzo di personale assunto su primaria, con contratto stipulato per quell’ordine, per sostituzioni in scuola dell’infanzia (o viceversa).
Diversi aspiranti, infatti, hanno subito provvedimenti di esclusione dal concorso straordinario a causa della mancanza del requisito di servizio richiesto, imputabile in molti casi all’erronea indicazione dell’ordine scolastico nel contratto. Le verifiche hanno prodotto l’esclusione dal concorso degli aspiranti che pur avendo lavorato effettivamente, ad esempio, sull’infanzia, avevano in realtà stipulato un contratto per la primaria.
Si tratta adesso di capire chi ha sbagliato e perché. Per Anief è evidente che l’errore sia della scuola e che il dirigente scolastico abbia solo due alternative davanti a sé: o si attiva per l’immediata risoluzione del problema, attraverso la modifica del contratto errato e l’invio, all’Ufficio Scolastico Regionale che ha escluso l’aspirante, di attestazione che chiarisca la veridicità di quanto dichiarato dallo stesso e, pertanto, il suo diritto all’ammissione al concorso straordinario; oppure lascia tutto così, assumendosi il rischio di una probabile causa risarcitoria da parte del docente danneggiato.
Facciamo chiarezza sulla messa a disposizione volontaria, la così detta MAD. La messa a disposizione è una candidatura spontanea formale che gli aspiranti docenti possono inoltrare alle scuole per ottenere delle supplenze che non siano da graduatorie d’istituto
È questo il quesito che si pongono migliaia di insegnanti tecnico pratici (ITP) che, a seguito di sentenza, sono stati inseriti in II fascia d’istituto; prima di entrare nel merito della questione, rinfreschiamoci le idee andando a fare uno storico circa lo stato dell’arte