(AdnKronos) - A 10 anni dalla sua nascita, Anief tira un bilancio sottolineando che "l'organizzazione è divenuta rappresentativa da alcuni mesi attraverso le ultime elezioni Rsu, collocandosi come sesto sindacato della scuola e undicesimo per numero di iscritti in tutto il pubblico impiego".
"Continua a crescere il numero degli insegnanti che il prossimo anno si siederanno dietro una cattedra: la tendenza è stata illustrata dal Miur ai sindacati, assieme ai criteri con i quali l'amministrazione rideterminerà l'organico del personale docente per l'a.s. 2019/20. L'incremento riguarderà in particolare 2.000 nuovi posti alla primaria per il tempo pieno, 1.169 insegnanti tecnico-pratici a seguito della riforma delle scuole professionali, 400 docenti specializzati in musica, con il reinserimento della seconda ora di primo strumento musicale nei licei, a seguito del ricorso vinto da Anief". Così l'Anief in una nota
Riaprire le GaE a tutti i docenti abilitati, estendere il doppio canale di reclutamento con l’attivazione di graduatorie provinciali, stabilizzare i docenti con oltre 36 mesi di servizio, opporsi alla regionalizzazione dell’istruzione e agli aumenti-miseria: sono le ragioni che porteranno i lavoratori della scuola a dire sì allo sciopero generale di tutto il personale dipendente del comparto Istruzione proclamato dai Cobas nel giorno dell’appello che lanceranno le donne di tutto il mondo per rivendicare parità di diritti e trattamento, pure lavorativo. Ricordando che nella scuola oltre l’80% dei dipendenti sono donne. Anief invita a scioperare tutti i precari, pure della secondaria, anche con 36 mesi di servizio senza abilitazione, laureati in Scienze della formazione primaria, abilitati con Pas, Tfa, Ssis, Afam, Cobaslid e tutti gli altri tramite precedenti concorsi. Marcello Pacifico (Anief): A settembre, con le GaE svuotate, i presidi saranno costretti a ricorrere alla II fascia delle graduatorie d’Istituto, così in cattedra andranno tantissimi supplenti senza esperienza, mentre gli abilitati precari storici rimarranno a casa. A quel punto il più grande licenziamento di massa del Miur sarà compiuto.
Nel disegno di legge si cerca di razionalizzare e semplificare anche la gestione e la valutazione delle scuole con nuove regole per Invalsi e Indire. Bene per Anief l’intervento sul personale amministrativo che verrebbe così sgravato da diverse e inopportune incombenze, mentre si chiede chiarezza sulla delega relativa al funzionamento degli OO. CC.
Tornano i seminari dedicati alla formazione e all’informazione promossi dal giovane sindacato che tutela i dirigenti scolastici. Venerdì 8 marzo, all’IPSIAS “Di Marzio Michetti”, il presidente Udir Marcello Pacifico aprirà i lavori. Il seminario è aperto a tutti i dirigenti della regione e agli aspiranti ds che stanno partecipando al concorso. Visiona la locandina dell’evento di Pescara e invia la scheda di partecipazione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Si è svolto nella capitale europea un convegno organizzato dal Cesi e dal Comitato economico e sociale europeo sul lavoro precario e sul caso particolare dei contratti a termine.
L’accordo firmato segue le richieste di emendamento presentate in Parlamento a seguito dell’audizione del giovane sindacato e della Confedir con cui si è chiesto la sospensione della procedura. Non si arriva a uno stop, ma alla presa d’atto che i presidi non saranno più obbligati alla compilazione del portfolio e della necessità di un cambiamento. Pacifico: Siamo pronti a vigliare sulla applicazione della norma contrattuale in attesa di diventare rappresentativi
Da un’analisi realistica dell’iter di pensionamento anticipato, dopo la bassa adesione del comparto alla proposta per via dell’eccessiva riduzione dell’assegno di quiescenza, ora emerge il problema che l’Inps potrebbe non fare in tempo a “lavorare” le richieste. All’orizzonte poi spunta la possibilità di non poter coprire con il turn over le cessazioni del servizio, mentre in assenza della riapertura delle GaE, nonostante un esercito di 150 mila docenti abilitati alla professione, anche quest’anno andranno deserte la maggior parte delle immissioni in ruolo: a sfumare potrebbero essere ben 75 mila contratti, affidati ancora una volta ai precari, mentre la maggior parte delle 50 mila maestre estromesse dalle GaE sarà licenziata, per colpa dell'incapacità di chi amministra il Miur. Anief, pertanto, conferma lo sciopero dell'8 marzo e i ricorsi in tribunale. Anche per confermare le immissioni in ruolo ottenute con riserva pure dopo il superamento dell'anno di prova. Marcello Pacifico (Anief): la disorganizzazione sta producendo troppe incertezza, così si pregiudica il servizio
Nella ripartizione dei 14 mila posti autorizzati dal Miur, diverse province e regioni non sono state considerate o hanno solo un pugno di posti. In barba alle effettive esigenze degli organici. Anief attiva il ricorso gratuito al Tar Lazio per impugnare il bando (DM 92/19) e allargare il numero programmato dei posti nelle regioni: il ricorso è aperto a coloro che intendono partecipare alle selezioni per l'ammissione ai corsi, ma sono danneggiati dall'esiguità di posti disponibili nella regione di interesse. Le adesioni vanno presentate entro venerdì 8 marzo. Marcello Pacifico (Anief): Ancora una volta siamo costretti a rivolgerci ai tribunali per garantire il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità certificata.
ROMA, 3 MAR - "Dopo la scandalosa sentenza dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato e in attesa della discussione del suo annullamento in Cassazione prevista tra pochi giorni, il 12 marzo, a causa dell'inconcludente intervento della politica, si vuole dimostrare come per un giorno senza le maestre con diploma magistrale le scuole dell'infanzia e primaria chiuderanno, senza bisogno di aspettare il prossimo 1° settembre". A sostenerlo è il sindacato Anief che invita tutti i precari, pure della secondaria, anche con 36 mesi di servizio senza abilitazione, laureati in Scienze della formazione primaria, abilitati con Pas, Tfa, Ssis, Afam, Cobaslid e tutti gli altri tramite precedenti concorsi, a incrociare le braccia l'8 marzo. "Bisogna, oggi più che mai, chiedere a gran voce la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento e l'estensione del doppio canale di reclutamento con graduatorie d'istituto provinciali - dice il leader di Anief, Marcello Pacifico - la nostra battaglia è la loro battaglia". (ANSA).
ROMA, - E' rischio caos per la situazione dei docenti di sostegno nella Scuola: a scriverlo è il quotidiano "Leggo" dal momento che i due giorni per le prove di accesso ai corsi di specializzazione per il sostegno "non hanno ancora visto alcun bando tra quelli previsti dalle università che organizzano le selezioni, così il Ministero dell'Istruzione è stato costretto a far slittare le prove dal 28-29 marzo al 15-16 aprile". Ma il quotidiano ravvede anche il rischio che potrebbero fermarsi le lezioni scolastiche, proprio a ridosso della pausa prevista per Pasqua, visto che sarà difficile sostituire l'esercito di docenti aspiranti alla vittoria nei test d'accesso.
In Lombardia annullata l'esclusione per mancanza del titolo dei docenti con diploma triennale di Scuola magistrale. Anief ha presentato in tempi rapidisissimi il reclamo collettivo, già oggi l'annullamento del preocedimento. Re, presidente Anief Lombardia: "Soddisfatti del risultato. Con l'Ufficio scolastico regionale un confronto costruttivo"
Anief: sentenza inutile, sconcertante e lontana dal diritto comunitario. Per il Collegio le sette sentenze passate in giudicato sono un fatto privato e l'annullamento del decreto ministeriale non varrebbe per tutti. A volte chiedere scusa rende più onore, ma non oggi.
L'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 5 del 2019 a firma dello stesso estensore della precedente pronuncia n. 11/2017, ha confermato l'esclusione dei Diplomati Magistrale dalle Graduatorie ad Esaurimento. Marcello Pacifico (Anief): “sentenza sconcertante e incomprensibile. Proseguiremo la nostra battaglia al fianco di tutti i docenti in possesso di abilitazione ed esclusi dal doppio canale di reclutamento”.
Nel giorno dello sciopero generale, i manifestanti dei due sindacati hanno ricevuto alcuni politici, tra cui il presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera che ha parlato a nome di diversi parlamentari specificando che sull’autonomia differenziata non ci sono ancora testi definitivi su cui potersi esprimere: “Stiamo però operando perché non si realizzi un’intesa calata dall’alto, perché la questione deve essere affrontata in Parlamento, con tutte le parti interessate”. Poi la precisazione: “La Lega non detta le politiche della scuola. Per questo - ha continuato Gallo - abbiamo presentato un contro-dossier rispetto alla bozza. E lo stesso presidente del Consiglio ha detto che l’operazione va parlamentarizzata. Tutto il Paese ne deve discutere e non in un mese”. Marcello Pacifico (Anief): “La regionalizzazione porterà di più a chi già oggi ha di più e darà di meno a chi oggi ha meno. Ci batteremo in tutte le sedi, contro questa scellerata proposta che distruggerebbe la scuola italiana”.
Una maggiore flessibilità in presenza di alunni con disabilità, per le pluriclassi e nelle scuole montane, in piccole isole o a rischio, organici legati alle esigenze del territorio, recupero dei tagli al dimensionamento, all’insegnamento modulare nella primaria, al personale Ata con l’attivazione dei profili C ed As, riapertura delle GaE e stanziamento dei 10 miliardi risparmiati nella scuola alla contrattazione.
“C’è uno strano silenzio sulla volontà della Lega di regionalizzare l’istruzione e diversi altri servizi pubblici: il popolo della scuola non si fida e domani ha l’occasione giusta per manifestare il proprio dissenso contro la secessione dei ricchi, ma anche per chiedere aumenti stipendiali legati all'inflazione cresciuta a dismisura negli ultimi dieci anni, per la riapertura delle GaE, per la difesa dei ruoli assegnati con riserva ai docenti che hanno superato l’anno di prova, per l’avvio di una fase transitoria che preveda finalmente l’immissione in ruolo dei precari docenti e Ata con tre anni di servizio”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla vigilia dello sciopero nazionale di tutto il personale docente e Ata, di ruolo e non, proclamato per l’intera giornata dall’Unicobas, ha cui ha aderito il giovane sindacato, con manifestazione nazionale a Roma sotto Montecitorio dalle ore 9.30 alle 14.
ROMA, 23 FEB - "Flop" di richieste per quota 100 e dunque "nessun esodo" dal comparto scuola. A segnalarlo è l'Anief, secondo cui a una settimana dalla scadenza soltanto in 8 mila hanno presentato domanda per via delle penalizzazioni su assegno e liquidazione. Comprendendo anche il personale Ata e dirigenti scolastici, si arriva 8.525 richieste di accesso al pensionamento anticipato, formulato da chi può vantare non meno di 38 anni di contributi. I 50 mila che si attendevano "rimangono lontanissimi, quasi irraggiungibili entro la scadenza di fine mese.
Roma, 19 feb. (AdnKronos) - Col via libera al progetto di autonomia delle Regioni "226mila docenti, Ata e presidi passeranno alle regioni". Lo sottolinea Anief in una nota. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''questo progetto va assolutamente bloccato, perché incrementerebbe il gap Nord-Sud, a partire dall'Istruzione e dalla Sanità. Quindi alla sua natura incostituzionale, come già rilevato dall'Anief, peraltro già bocciata dai giudici, si aggiunge questo aspetto che creerebbe forti discriminazioni territoriali, con il rischio concreto di ritrovarsi in una condizione socio-economica e dei servizi offerti sempre peggiore. Peraltro, a discapito di regioni, quelle meridionali, che dallo Stato negli ultimi decenni hanno ricevuto molte meno risorse". ''Come se non bastasse - continua Marcello Pacifico - si andrebbe incontro a un bailamme sugli organici, con posti di lavoro statali passati alle regioni, che andrebbero a ledere il diritto a ricoprirli da parte di chi non opterà per tale collocazione. E questo andrebbe a determinare ulteriori contenziosi sulla mobilità professionale, su cui già pesano le sentenze n. 242/2011 della Consulta, che hanno bloccato le nuove norme proposte dalla provincia autonoma di Trento, in riferimento all'art. 92, c. 2bis della legge 5/2006''.
Roma, 18 feb. (Labitalia) - La Legge 107/15 è stata approvata da tre anni e mezzo ma tra gli insegnanti c'è ancora molta confusione su come comportarsi in presenza di delibere del proprio collegio docenti che impongono dei corsi di formazione obbligatori a titolo gratuito. Il disorientamento, spiega l'Anief, è scaturito dall'approvazione del comma 124 dell'art.1 della Buona Scuola che definisce una condizione di perentorietà e di continuità sul tema della formazione in servizio, facendo rientrare l'aggiornamento professionale annuo all'interno degli adempimenti della funzione docente. È il caso di un insegnante di Taranto, che chiede lumi in proposito, a seguito di una diversa interpretazione della norma all'interno del suo istituto scolastico. Anief ricorda che l'obbligo della formazione, introdotto con la Legge 107, è di per sé ''vuoto'', poiché non prevede un limite orario. Detto questo, la formazione obbligatoria va necessariamente somministrata in orario di servizio. Spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: ''Fuori dal servizio (obbligatorio) il docente va esonerato o retribuito per la quota eccedente. È bene, tuttavia, che gli insegnanti in fase di quantificazione delle ore da svolgere nell'annualità esplicitino in tale delibera le modalità per l'effettuazione delle attività di formazione''.
Ancora poche settimane per sperare: il tempo di definire i nuovi organici del personale. Poi, per 526 vincitori del concorso a cattedra in Sicilia per la scuola primaria, voluto dalla Buona Scuola renziana, non ci saranno più speranze: la loro immissione in ruolo svanirà nel nulla. La graduatoria delle procedure concorsuali per complessivi 17.299 posti nella scuola primaria, come previsto dal decreto Miur del 23 febbraio 2016, vale infatti solo per un triennio e dal 1° settembre 2019 verrà cancellata. Marcello Pacifico (Anief): Ecco come si allarga la rosa dei docenti-nonni dal precariato infinito. Questi docenti, dopo essersi abilitati all’insegnamento e aver superato più prove concorsuali, hanno pieno diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Per questo abbiamo attivato specifici ricorsi al giudice del lavoro