Il presidente Anief Marcello Pacifico commenta favorevolmente gli assi che dovrebbero essere seguiti dalla nuova maggioranza parlamentare: il nuovo dicastero della Transizione ecologica, forti investimenti su digitalizzazione e per il rilancio della scuola. ''Sono temi - dice il sindacalista - che stiamo cercando di sviluppare dalla nostra fondazione, insieme allo sviluppo del patrimonio culturale come chiesto all'ex commissario straordinario alla Spending review Carlo Cottarelli già otto anni fa. Ma per affrontare questi temi bisogna coinvolgere tutti gli attori che hanno un ruolo attivo nello sviluppo nazionale, nessuno scluso, senza i quali gli investimenti che l'Unione europea si accinge ad accreditarci rischiano di essere spesi male e di tradire l'interesse generale del Paese''.
ROMA, 10 FEB - No all'allungamento del calendario scolastico perché non ve ne sono i presupposti; la prossima maturità si dovrà svolgere ancora con un unico orale, come nel 2020; assumere subito i precari con canale riservato, come ci chiede l'Europa perché i supplenti con 36 mesi hanno competenze da vendere e non squalificano la didattica; estendere l'obbligo formativo dai tra anni fino alla maggiore età degli alunni; classi da massimo 15 alunni, con Lim e connessioni web veloci: sono questi, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, i punti prioritari che il nuovo Governo di Mario Draghi dovrà mettere in agenda per rilanciare la scuola. "L'unica ipotesi per cambiare il calendario scolastico potrebbe essere giustificata soltanto da una chiusura totale di tutte le attività didattiche", dice. (ANSA).
“Aveva ragione l'Anief e il Consiglio di Stato: lo scrive a chiare lettere con un'Ordinanza esemplare ottenuta dagli Avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo ed emanata oggi in favore di quei candidati che, secondo il dd n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al Concorso Straordinario perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione sostegno (Tfa) perché non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine fisso previsto". Lo annuncia una nota dell'Anief.
No "all'allungamento del calendario scolastico perché non ve ne sono i presupposti; la prossima maturità si dovrà svolgere ancora con un unico orale, come nel 2020; assumere subito i precari con canale riservato, come ci chiede l'Europa perché i supplenti con 36 mesi hanno competenze da vendere e non squalificano la didattica; estendere l'obbligo formativo dai tra anni fino alla maggiore età degli alunni; classi da massimo 15 alunni, con Lim e connessioni web veloci". Sono questi, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, i punti prioritari che il nuovo Governo di Mario Draghi dovrà mettere in agenda per rilanciare la scuola.
''Pensare di allungare l'anno scolastico per recuperare le carenze formative derivanti dal lockdown e dai problemi didattici che ha creato la pandemia non ci trova d'accordo: la didattica a distanza è stata regolarizzata e va considerata alla pari delle lezioni in presenza''. Marcello Pacifico, presidente Anief, interviene su uno dei punti principali illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi ai partiti politici durante il secondo giro di consultazioni in vista della formazione del Governo.
Secondo l'elaborazione dati del Ministero dell'istruzione curata da Tuttoscuola, nel 2013-14 nella scuola dell'infanzia statale erano iscritti 1.030.367 bambini; tre anni dopo si è scesi a 978 mila, nel 2018-19 a 918 mila e nell'anno in corso a 875 mila alunni. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''100 mila iscrizioni in meno negli ultimi due anni è un chiaro segnale di come sia fallita la riforma della Buona scuola percorso 0-6 anni; è necessario puntare sulla proposta Anief, con anticipo dell'obbligo scolastico a 3 anni di vita, come chiesto nel Recovery plan sul diritto alla studio e come vuole l'Europa che punta a garantire il diritto all'istruzione nell'infanzia"
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ROMA, 08 FEB - Dare ai presidi il potere di assumere o preferire, per avere tutti i docenti in cattedra a settembre, il doppio canale, quello che l'allora ministro dell'Istruzione Matterella scelse, ovvero i concorsi e il servizio? Il mondo della scuola accoglie con entusiasmo l'attenzione del premier incaricato Mario Draghi al 'dossier istruzione' e propone diverse soluzioni. La Cisl, con il segretario Maddalena Gissi, propone il 'doppio canale' per raccogliere l'invito di Draghi ai partiti a lavorare da subito perché i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico. Il sindacato dei presidi (Anp), guidato da Antonello Giannelli invece, ricorda che sono 800mila i posti di insegnamento e oltre 200mila sono scoperti. "Bisognerebbe assumere oltre 200mila docenti ed è fattibile se daremo alle scuole il potere di assumere, magari attraverso una forma di concorso alleggerita". Per Francesco Sinopoli, a capo della Flc Cgil, "serve una procedura semplificata per l'assunzione dei precari, la conferma dell'organico Covid e un investimento sulla loro formazione: abbiamo da tempo una proposta chiara che siamo pronti ad avanzare". Anief ricorda il numero record di supplenze di quest'anno, e il numero impressionante di cattedre di sostegno vacanti: "la stipula di oltre 210mila contratti annuali, con altri ancora da realizzare, assunzioni limitate e a settembre in arrivo altri 35mila pensionamenti, è una circostanza che non può lasciare indifferenti", afferma Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato. Più freddo il mondo della scuola rimane rispetto alla richiesta che Draghi avrebbe fatto ai gruppi parlamentari di "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso, per recuperare i "numerosi giorni persi". "Lo Stato deve investire per i recuperi e saranno le scuole poi a trovare le modalità adeguate ai propri bisogni specifici e ai gap eventualmente da recuperare", osserva Sinopoli. Il presidente di Anp Giannelli fa notare dal canto suo che "se si tratta di un prolungamento relativamente contenuto si può fare, ricordo che il mondo della scuola sta lavorando da settembre, non si può proseguire ad libitum". Anche Gissi (Cisl) sembra contrariata: "Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola ha scherzato. Siamo convinti che c'è bisogno di recuperare per tanti ragazzi che nono sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizione socio-economica, è chiaro che per questi casi saranno gli stessi professori ad attivare iniziative di recupero". (ANSA).
Il rilancio della ricerca in Italia può compiutamente attuarsi solo mettendo a sistema tutti i possibili contributi e valorizzando tutte le risorse, a partire da quelle esistenti: a sostenerlo è il sindacato nazionale Anief, nelle sue osservazioni al paragrafo 4.2 'Dalla Ricerca all'impresa' della Proposta di piano nazionale di ripresa e resilienza, collegata al Recovery Plan, per la quale sono state destinate risorse pari a 28,49 miliardi di euro
(ANSA) - ROMA, 05 FEB - "I docenti non sono stati ancora vaccinati e sono in spazi piccoli, dove c'è una forte concentrazione di persone. Ribadisco la necessità di rimettere mano all'organizzazione degli organici aumentando il numero dei docenti e dei plessi, oltre 15 mila negli ultimi anni sono stati tagliati. Vanno inoltre prorogati i contratti Covid. Quanto ai vaccini, devono essere volontari ma bisogna garantire ai docenti non solo la priorità ma anche una indennità legata al rischio biologico. Mi domando poi perchè somministrare al personale della scuola il vaccino AstraZeneca: bisognerebbe dare loro un vaccino che li copra maggiormente, come è stato fatto per i medici. A scuola si sta in uno spazio chiuso per diverse ore, non dimentichiamolo". Lo dice all'ANSA il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico. (ANSA).