Il decreto interministeriale n. 90 del 7 agosto 2020 ha disposto la riapertura dei bandi delle Università per l’ammissione alle prove per l’accesso ai corsi di specializzazione di sostegno agli alunni disabili, riaprendo i termini per essere ammessi direttamente ai corsi del quinto TFA sostegno “è stato voluto fortemente dall’Anief: è un decreto voluto anche dal legislatore che ammette agli scritti chi ha svolto tre anni di servizio su posto di sostegno anche senza avere il titolo. Tuttavia, tutto questo per Anief non basta a rimediare all’emergenza che avremo a settembre”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’intervista rilasciata a Teleborsa.
Il decreto “agostano” n. 104, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 agosto scorso con nuovi interventi a favore del lavoro e anche per la messa in sicurezza della scuola stanzia oltre un miliardo per la scuola, ma a sorpresa esclude il personale amministrativo dallo smart working: a sottolinearlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, interpellato dalla testata radiofonica Italia Stampa.“Non si comprende per quale motivo nel resto di tutta la pubblica amministrazione è stato autorizzato il ‘lavoro agile’ fino a dicembre, addirittura si vorrebbe trasformarlo in modalità ordinaria e stabile a partire dal prossimo anno, mentre nella scuola si decide di non sperimentare questa possibilità”. Il sindacalista torna quindi a puntare il dito sulla scarsità di stabilizzazioni nel settore che detiene il poco invidiabile record di contratti annuali e che a settembre andrà a determinare una vera e propria caccia al supplente: “servono norme urgenti per stabilizzare diverse categorie di docenti e di personale scolastico, siamo pronti a sostenerle anche mobilitando i precari, perché è importante che queste proposte passino in Parlamento e siano accolte dal Governo”.
Per l'ufficio legale del giovane sindacato deve essere ammesso alla prova scritta chi ottiene la sufficienza alla preselezione o comunque rientra nel novero dei posti aggiuntivi richiesti rispetto a quelli banditi e se ha comunque tre anni di servizio. Chi ha invece tre anni di servizio su posti di sostegno dovrebbe comunque poter frequentare il corso indipendentemente dall'esito delle prove. Aperte le pre-adesioni gratuite.
Il decreto interministeriale n. 90 del 7 agosto 2020 ha disposto la riapertura dei bandi delle università per l’ammissione alle prove per l’accesso ai corsi di specializzazione di sostegno. La novità più importante, recepita dal nuovo atto, è l’ammissione diretta alla prova scritta di tutti i candidati che abbiano prestato almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, su posto di sostegno nello specifico grado per cui vogliano conseguire la specializzazione, piuttosto che l'accesso diretto ai corsi come sarebbe opportuno. Illegittima anche la previsione di ammettere alle prove scritte solo un numero di candidati pari al doppio dei posti a concorso, anziché garantire l’accesso alla fase successiva di tutti coloro che raggiungeranno la sufficienza, in attesa dell'esito del ricorso sulla contestazione del numero dei 20 mila posti banditi non in base alle effettive esigenze ma all'offerta formativa degli Atenei. Aperto anche il ricorso per l’accesso diretto agli scritti a tutti i docenti con tre anni di servizio, anche se prestati tutti o in parte su posto comune o classe di concorso. È possibile aderire gratuitamente a tutti e tre i ricorsi fino al 5 ottobre sul Portale ANIEF.
ROMA, 14 AGO - "Siamo d'accordo sul fatto che, venendo meno la distanza minima indicata dal Cts, l'uso della mascherina durante tutta la permanenza all'interno della struttura diventi vitale per non incorrere in situazioni di pericolo. Sempre, comunque, che si tratti di soluzioni temporanee". Lo afferma in una nota Marcello Pacifico, presidente Anief, ricordando che "la sicurezza passa non solo per il distanziamento, ma anche per la gestione dei flussi e per le operazioni di igienizzazione". "Infine, il Ministero fa bene a mettere a disposizione gli psicologi, ma è altrettanto centrale assumere personale - indica ancora Anief - attraverso l'immissione in ruolo di almeno 150mila docenti in più, non certo 'usa e getta', e 40mila Ata, la cui presenza a scuola diventerà basilare proprio per la pulizia continua dei locali, per la sorveglianza maggiorata, i contatti permanenti con l'esterno e le famiglie, oltre che per la gestione dei laboratori".
Roma, 28 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Siamo sempre più convinti che tornare alla didattica a distanza sarebbe una sconfitta per la scuola e gli studenti, perché, oltre a proporre un'offerta formativa ridotta, si andrebbe a compromettere il ritorno al lavoro ordinario delle tantissime famiglie nelle quali entrambi i genitori hanno un impiego". A dirlo Marcello Pacifico presidente nazionale Anief