"Non sono risolutivi gli sforzi del ministero dell'Istruzione per portare in cattedra più insegnanti specializzati nel sostegno agli alunni disabili. Ciò avviene malgrado il Ministero abbia addirittura creato una specifica graduatoria per docenti che pur senza titolo hanno già insegnato per almeno tre anni scolastici nel grado di scuola specifico, pur senza titolo. E a settembre verranno immessi in ruolo solo in 5mila. Per il sindacato Anief bisogna passare ai fatti: "Per questo - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - abbiamo chiesto nel decreto Milleproroghe l'allungamento dei contratti per i posti di sostegno e la partecipazione alle prove suppletive di tutti coloro che, in ragione della quarantena, non hanno potuto partecipare alle prove concorsuali. Inoltre, si deve procedere con l'incremento dei posti di sostegno, la cancellazione delle cattedre in deroga, l'ammissione al Tfa sostegno per tutti i candidati che hanno presentato domanda oppure sono risultati idonei nelle precedenti procedure di selezione, sono già di ruolo o hanno svolto 36 mesi di servizio, come pure l'assunzione in ruolo degli assistenti all'autonomia e alla comunicazione. Finiamola con i posti in deroga che non comportano assunzioni e trasferimenti. Servono, piuttosto, maggiori cattedre. Per i Tfa è bene che venga ammesso il personale che ha svolto 36 mesi di servizio, ma anche per tutti coloro che hanno presentato domanda. Una decisione figlia anche dalla pessima distribuzione dei posti messi a bando rispetto alle necessità effettive e alla richiesta. Quanto accaduto in Piemonte nell'ultima tornata selettiva, con 50 candidature a fronte di 458 posti di specializzazione autorizzati, non deve più accadere". (ANSA).
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Dopodomani la ministra dell'Istruzione incontra i sindacati di comparto e le Confederazioni rappresentative di Istruzione e Ricerca, tra cui Cisal e Anief: martedì, alle 10,30, si parlerà del Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli investimenti del Recovery Plan che la Commissione europea invierà all'Italia in primavera. Lo rende noto il sindacato Anief il cui presidente nazionale, Marcello Pacifico anticipa la posizione che prenderà il suo sindacato: dall'obbligo formativo allargato, da iniziare già a 3 anni, all'ampliamento delle esperienze di alternanza scuola-lavoro, oggi chiamate Pcto, sino al potenziamento degli organici del personale, da determinare sulla base dei fattori territoriali e non come avviene oggi su numeri ipotetici, così da abbattere quel numero troppo alto di studenti che lasciano la scuola per diventare Neet. Tra gli altri punti che il sindacato reputa prioritari figurano pure l'aumento degli stipendi e l'abuso di rapporti di lavoro a termine sul quale i giudici dell'UE hanno già puntato il dito. "E continuano a farlo, visto che il Consiglio d'Europa ha appena accolto un reclamo collettivo, il 147 del 2017, che Anief presenterà venerdì prossimo alla stampa nazionale con una conferenza ad hoc", conclude Pacifico. (ANSA).
ROMA, 23 GEN - Entro mercoledì prossimo, 27 gennaio, una parte dei supplenti docenti e Ata Covid si vedranno finalmente accreditato lo stipendio: lo ha comunicato l'amministrazione scolastica con avviso su NoiPA e lo rende noto il sindacato Anief. Anief però rileva che per tutto il personale precario assunto nell'organico Covid, come per tutti i supplenti temporanei, permane il vulnus del mancato riconoscimento della retribuzione professionale docenti e del compenso individuale accessorio: una mancanza che costa a ogni docente supplente Covid o temporaneo ben 174,50 euro in meno al mese e 64,50 euro se collocato nel profilo Ata. (ANSA).
"Il Consiglio dei ministri ha deciso di sbloccare i concorsi pubblici in presenza, ma per un massimo di 30 partecipanti per sessione, attraverso disposizioni precise contenute nell'imminente Decreto introdotto per fare fronte allo stato emergenziale pandemico. Possiamo compiacerci che riprendano le selezioni, ma il concorso straordinario rimane viziato da esclusioni illegittime, contro le quali abbiamo e continuiamo a combattere legalmente, e comunque non è risolutivo per cancellare la supplentite. Come non lo sono i concorsi ordinari e ancora straordinari che seguiranno". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief