Guarda il servizio e l'intervista del presidente Anief, Marcello Pacifico
"Per la scuola servono una serie di provvedimenti urgenti, che affrontino con forza il tema del precariato e quello degli investimenti": lo ha chiesto oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief, nel corso del primo incontro tenuto con il nuovo ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti
Correre ai ripari, a livello europeo, contro la deriva del precariato e il dilagare dei contratti atipici che non hanno colmato le lacune del mercato del lavoro, intrappolando il più delle volte i lavoratori a livelli bassi di protezione sociale. Per fare il punto sulla attuazione della direttiva comunitaria, analizzare problemi e proporre soluzioni, a partire dal caso emblematico della scuola italiana, domani e venerdì a Palermo, i sindacati indipendenti affiliati alla Cesi partecipano al convegno-progetto della Cesi Accademia Europea sul tema "Lavoro precario - dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide". La conferenza di Palermo, finanziata dalla Commissione Europea, scrivono gli organizzatori, "è il primo di una serie di incontri che si svolgeranno anche in altri Paesi europei e si concentrerà sulla questione dell'aumento del lavoro precario entro i confini dell'UE e in diversi settori". Il giovane sindacato Anief, aderente alla Cisal e alla Cesi, sarà il padrone di casa a Palermo, sede della segreteria nazionale
Guarda la videointervista a Rosetta Signorino, presidente Anief Agrigento
Trentamila insegnanti sono specializzati "ma non possono essere assunti, soltanto un posto autorizzato su dieci è andato in ruolo e i presidi continuano a chiedere nuovi posti in deroga che non sono concessi": lo evidenzia l'Anief segnalando che "negli ultimi quattro anni sono raddoppiati i posti in deroga, arrivando agli attuali 80 mila, mentre gli organici di diritto (100 mila) sono rimasti invariati dal 2017. Il tutto, nonostante l'aumento di 10 mila iscritti in più l'anno: oggi siamo alle soglie dei 300 mila, mentre nel 1997 gli alunni con disabilità accertata erano appena 123 mila"
''Quello dei precari della scuola è un settore che seguiamo quotidianamente da oltre un decennio, attraverso battaglie di ogni tipo, che hanno permesso a decine di migliaia di precari di essere stabilizzati o di un perdere i loro diritti: è chiaro che non ci dovrà essere nessun nuovo accordo senza avere prima convocato e ascoltato Anief"
"Il parere negativo del Cspi costituisce un elemento ulteriore di dissenso nei riguardi di un progetto forzato che solo la Lega voleva portare a termine e contro cui l'Anief aveva detto di volere andare a costituirsi in tribunale". Lo afferma Marcello Pacifico, presidente Anief, che aggiunge: "Il giudizio contrario del Cspi, organo scolastico istituzionale super partes, conferma la nostra linea contraria ad una sperimentazione forzata e ad un ritorno dell'educazione civica arraffato, pieno di contraddizioni e a costo zero"
Si terrà a Palermo il prossimo appuntamento della Cesi Accademia Europa, nel corso del quale sarà lanciato il progetto sul tema 'Lavoro precario - dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide' #endprecariouswork. L'evento avrà luogo all'Astoria Palace Hotel, il 19 e il 20 settembre. Durante le due giornate sarà analizzata la situazione del precariato all'interno di diversi settori e Stati membri dell'Unione europea. Il lavoro precario è una minaccia per le singole persone e per l'economia del Vecchio continente: questo quanto emerso lo scorso 5 marzo in occasione dell'incontro di avvio del progetto finanziato dall'Ue
"Sale il numero degli alunni diversamente abili, ma non quello dei docenti di sostegno, nonostante le indicazioni normative: anche quest'anno si registrano decine e decine - se non centinaia - di alunni in più rispetto allo scorso anno, eppure sembra che nonostante questo non aumentino, corrispondentemente e proporzionalmente, i posti di sostegno". A sostenerlo è Marcello Pacifico di Anief
ROMA, 5 SET - "Fioramonti è un docente universitario - professore ordinario di Economia Politica all'Università di Pretoria (Sudafrica) - e vanta un curriculum di alto livello: è il primo e l'unico ad aver conseguito la "Cattedra Jean Monnet" in Africa. Speriamo che sia anche il primo ministro a volere risolvere dei problemi della scuola che i suoi predecessori non hanno nemmeno scalfito. Facciamo al nuovo ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, i migliori auguri di buon lavoro a capo del prestigioso dicastero che dispone l'organizzazione generale dei nostri 8 mila istituti scolastici": lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. "Confidiamo di incontrare il neo ministro al più presto, in occasione degli incontri previsti con i sindacati rappresentativi e con le parti sociali. In quell'occasione gli affideremo la lista di priorità da attuare nel complesso settore, che si avvia ad un anno scolastico particolarmente difficile, proprio a seguito della pessima gestione condotta da chi l'ha preceduto", aggiunge il sindacalista. "Oltre agli interventi da attuare con sollecitudine - continua Pacifico -, indicheremo al nuovo ministro anche l'azione da svolgere nel lungo periodo, sino a fine legislatura: assieme alla riduzione del numero di alunni nelle classi sarà anche importante agire normativamente per aggiornare la riforma sul sostegno, introdurre l'educazione fisica in tutti i cicli scolastici, abolire definitivamente gli ambiti territoriali e la chiamata diretta, sanare il contenzioso pendente su tutti i concorsi in atto, reintrodurre l'insegnamento su moduli nell'infanzia e primaria incrementando quindi il tempo scuola precedente alla riforma Gelmini, riportare l'obbligo scolastico a 18 anni", conclude il leader del sindacato autonomo. (ANSA).
Il giovane sindacato Udir, al fine di tutelare i dirigenti scolastici, soprattutto quelli neo assunti, ha predisposto una checklist di adempimenti per la sicurezza, avvalendosi della collaborazione dei suoi esperti in quest’ambito. Per informazioni scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PALERMO, 05 SET -La sfida al lavoro precario nella pubblica amministrazione e in particolare nella scuola riparte da Palermo. Il 19 e il 20 settembre, nel capoluogo siciliano, si avvia il progetto dalla Cesi Accademia Europea sul tema "Lavoro precario - dotare i sindacati delle capacità necessarie per raccogliere nuove sfide" finanziato dalla Commissione Ue. Per Marcello Pacifico, vicepresidente Academy Cesi e presidente Anief, "è un'occasione importante per analizzare un’emergenza globale, molto sentita in particolare nel lavoro pubblico di alcuni Stati europei e nella scuola italiana, a cui fornire risposte per dare attuazione alla risoluzione del Parlamento europeo e modificare l'attuale direttiva ormai vecchia di vent'anni". (ANSA).
I precari della scuola scendono ancora in piazza: lo hanno fatto oggi, davanti a Montecitorio, quelli della terza fascia d'Istituto, per i quali il governo uscente aveva previsto, con il decreto approvato in Cdm a inizio agosto ma mai pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l'avvio di corsi abilitanti attraverso i cosiddetti Pas
Appello dell'associazione sindacale Anief al nuovo Governo che sta nascendo: "Sempre meno figli, sempre meno iscritti. Non riduca la spesa, subito un decreto salva-scuola. Secondo l'Anief, infatti, "il calo di iscrizioni non deve incidere assolutamente negli organici: questi vanno non solo mantenuti, ma in alcune circostanze maggiorati. Prima di tutto assorbendo nei ruoli tutto il precariato storico, fatto di personale già selezionato e con comprovate capacità d'insegnamento. Poi puntando su un'Istruzione di qualità, anche valorizzando docenti e Ata con stipendi finalmente adeguati al prestigioso ruolo che ricoprono"
Il sindacato Anief, a inizio del nuovo anno scolastico, ha deciso di impugnare le disposizioni relative alle dotazioni organiche del personale Ata nelle scuole e ha notificato al Tar Lazio i due ricorsi contro lo Schema di Decreto interministeriale sugli Organici del 3 luglio 2019 firmato da Bussetti e da Tria per il triennio 2019-2021
"Si riparte. Circa 840 mila insegnanti, sparsi per oltre 8 mila istituti autonomi, sono attesi a scuola per il canonico Collegio dei docenti. Ma l'anno scolastico non partirà per tutti, perché mancano all'appello 20 mila Ata, 2 mila Dsga e quasi 200 mila insegnanti". Così una nota del sindacato della scuola, Anief