"La certificazione della rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca nel decennale della fondazione, il 46° Consiglio nazionale e le nuove sfide. Emendamenti, audizioni in Parlamento sulle principali norme. La campagna #nonunoradimeno sul sostegno. Cinque scioperi nazionali. Questa è la forza di un sindacato che continua a crescere e oggi rappresenta più di 50 mila delegati, il decimo in Italia per numero di iscritti". A dirlo è Marcello Pacifico, presidente dell'Anief
Intervista 30/12/19 from Anief on Vimeo.
Il presidente del sindacato della scuola Anief, Marcello Pacifico, invia i migliori auguri di buon lavoro ai neo-ministri Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi
"Non vogliamo discettare sulle ragioni di Fioramonti, sta ai suoi compagni di maggioranza trarne le conseguenze. Chiediamo invece al presidente del Consiglio che agisca con chiarezza: quella a cui non si è mai sottratto. Chiarezza su cosa intende fare il suo governo nel resto della legislatura per la scuola, l'università e la ricerca, settori strategici per il Paese, chiarezza su chi dovrà portare avanti in seno al Consiglio dei ministri questa politica con autorevolezza e con un programma di largo respiro che sia immune dalle continue emergenze economiche". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
"L'Italia non può continuare a costringere a rimanere al lavoro addirittura chi ha versato più di quarant'anni di contributi. Quota 41 anni di contributi è il minimo che si possa approvare. Nella scuola, inoltre, bisogna assolutamente riconoscere il fatto che l'insegnamento comporta in percentuale molto elevata il burnout, con costi sociali in progressiva crescita: ancora di più perché l'Oms ha inserito recentemente il burnout nell'elenco dei disturbi medici". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
"E' bene dunque - sottolinea - che l'insegnamento venga collocato nella lista delle professioni gravose, oggi limitate a 11 lavori, così da fare accedere i docenti all'ape social, la quale permette di anticipare l'accesso al pensionamento di quasi quattro anni, senza particolari decurtazioni, rispetto ai 67 anni introdotti con l'assurda legge Fornero".
"Niente da fare: anche il decreto salva-precari, approvato in via definitiva al Senato, chiude la porta ai maestri con diploma magistrale conseguito fino al 2002. Dopo la mancata soluzione nel decreto Dignità del 2018, il governo cambia colore ma non la sostanza, limitandosi ad assicurare a migliaia di docenti di mantenere solo la supplenza in essere, anche dopo l'eventuale sentenza che dovesse intervenire in corso d'anno, in modo così da garantire la continuità didattica". Ecco quanto si legge in una nota dell'Anief
Si comunica che dal 24 al 27 dicembre la Sede Nazionale Anief sarà chiusa; le normali attività riprenderanno il 30 (dalle ore 9 alle 18) e il 31 dicembre (dalle ore 9 alle ore 13)
Si comunica che la segreteria Nazionale sarà chiusa domani giorno 20 dicembre 2019 per tutto il giorno, le normali attività riprenderanno lunedì 23 dicembre 2019.
''Non è questa la strada. Si assuma in ruolo sui posti vacanti e si favorisca piuttosto la mobilità, per conciliare diritto al lavoro e alla famiglia''. Lo dichiara Anief commentando l'annuncio del ministro Lorenzo Fioramonti sul blocco dei trasferimenti: ''Nel decreto-scuola varato alla Camera, e ora al Senato, abbiamo già inserito un articolo sulla continuità didattica: tutti coloro che vinceranno il concorso ordinario e straordinario dovranno rimanere presso la sede di inserimento per almeno cinque anni''
Emerge un quadro drammatico dal più recente studio dell’Organizzazione per la Cooperazione e per lo Sviluppo Economico. Pacifico (Anief): “Età media altissima, professione usurante. Bisogna aumentare gli stipendi e permettere ai docenti di andare in pensione prima”
"Nella Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, il sindacato Anief si ripropone come baluardo degli studenti disabili e, in generale, per il pieno riconoscimento della dignità e del valore delle persone con problematiche fisiche e cognitive, ma anche contro ogni forma di discriminazione a cominciare da quelle che, purtroppo, ancora si consumano nelle aule scolastiche anche a causa di pregiudizi e di barriere culturali, prima che fisiche, che non riconoscono né rispettano l'unicità e i diritti di ognuno di noi". E' quanto si legge in una nota del sindacato.