A settembre sarà "caccia "all'insegnante precario, perché,"vi saranno così tanti posti vuoti da insegnanti che gli uffici scolastici avranno seri problemi a reperire i supplenti. Soprattutto da Firenze in su". A lanciare l' allarme è l' Anief. " Delle 85 mila cattedre vuote che i dirigenti scolastici dovranno coprire, la maggior parte sono collocate al Nord". L' associazione cita un'analisi di Tuttoscuola da cui risulta che mancheranno all'appello "più di 50mila docenti (circa il 60% dei posti vacanti) in ben 6 regioni del Settentrione:Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia".
In occasione dell'incontro di presentazione della bozza di ordinanza, ANIEF ha espresso soddisfazione per l'istituzione delle nuove graduatorie provinciali per il conferimento di incarichi a tempo determinato annuali e fino al termine delle attività didattiche (GPS) che consentiranno maggiore efficacia e trasparenza nella gestione delle operazioni di nomina dei supplenti. "Riteniamo, altresì, importante - si legge in una nota - che l'istituzione di tali nuove graduatorie e la digitalizzazione integrale delle graduatorie di circolo e d'istituto, da utilizzare per il conferimento delle supplenze brevi e saltuarie, avvenga in tempo utile per le operazioni di nomina per l'anno scolastico 2020/2021.
Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Le graduatorie dei docenti precari saranno aggiornate a breve, in modalità digitale, anche quelle d'istituto: serviranno per le poche immissioni in ruolo e per assegnare le 250.000 supplenze annuali previste a fine estate". È quanto riferisce l'Anief, ricordando che "su questo argomento, domani è previsto un incontro con i sindacati per la presentazione dell'ordinanza che trasformerà le graduatorie d'istituto in provinciali".
Per Marcello Pacifico presidente dell'Anief, "la maggior parte dei docenti precari si trova nelle graduatorie d'istituto, presto mutate in provinciali, ed è bene che si utilizzano anche per sottoscrivere i contratti a tempo indeterminato e non per le sole supplenze annuali, che anche su posti liberi vengono pure collocate con scadenza 30 giugno 2021. Ecco perché bisogna aprire la 'call veloce' a tutte le graduatorie. Si assicurerebbero più immissioni in ruolo e si ridurrebbe la 'supplentite'.
Roma, 24 giu. (Adnkronos/Labitalia) - "È del tutto fuori luogo e superficiale etichettare un dipendente sulla base del suo datore di lavoro, senza saggiare le sue capacità e l'impegno profuso. Siamo stufi di questi luoghi comuni, di un qualunquismo di bassa lega che ha come unico obiettivo la denigrazione del lavoratore statale. È inaccettabile l'assioma: chi opera nel pubblico è fortunato e con alta probabilità inefficiente". Così, in una nota, Marcello Pacifico, presidente di Anief, il sindacato di categoria della scuola sulle polemiche sul lavoro dei dipendenti pubblici nel corso del lockdown
Nella scuola a settembre si rischia di compromettere il servizio dell'istruzione pubblica e del diritto allo studio: oltre alle annunciate 250 mila supplenze annuali dei docenti, che andranno a coprire sostanzialmente una cattedra su tre in organico, prima gli uffici scolastici e poi gli stessi capi d'istituto saranno impegnati nella ricerca di decine di migliaia di assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. È l'allarme che lancia il sindacato Anief
"Abbiamo ribadito il concetto legato alla necessità di un confronto permanente con le parti sociali per definire compiutamente gli interventi da adottare per far ripartire il Paese''. È quanto si legge in una nota della Cisal al termine dell'incontro di oggi nell'ambito degli Stati Generali. ''Occorre sburocratizzare l'Italia, dando alla pubblica amministrazione, a lavoratori che vi operano ed ai cittadini, strumenti adeguati, facilmente fruibili e meno onerosi sia per la macchina pubblica che per chi fruisce dei servizi da essa resi"
''È pari a 39.700 il numero di pensionamenti certificati che avranno effetto con il nuovo anno scolastico: si allarga ulteriormente il già cospicuo numero di posti vacanti che andranno in larghissima parte a supplenza annuale. La quota indicata di 250 mila contratti a tempo determinato diventa sempre più plausibile. Anche quelli che si andranno a dividere tra lavoratori Ata ed educatori precari''. Lo indica l'Anief in una nota