Nonostante i posti in organico complessivi superino le 30 mila unità e ci sia bisogno di 80 mila amministrativi e ausiliari per far funzionare la scuola dell'autonomia. Per questa ragione, forte della recente giurisprudenza, Anief continua a raccogliere le adesioni per sbloccare e assegnare in ruolo a collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi precari i 12 mila posti accantonati per stabilizzare il solo personale delle cooperative. Per adesioni, vai al seguente link.
Gli 80mila posti virtualmente in organico scoperti
Dopo il taglio di 5 mila docenti, non contenta del fatto che le 8.408 assunzioni richieste dal Miur non coprano nemmeno il turn over, il Mef si accinge a ridurre anche le immissioni in ruolo degli assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola pubblica. Così i posti vacanti arriverebbero a circa 11.500. Il problema è che il numero di posti Ata liberi sono ancora di più: a quelli senza titolare, vanno infatti aggiunti altri circa 8.500 posti collocati oggi ufficialmente nell’organico di fatto. I dati ufficiali aggiornati all’anno scolastico in corso ci dicono infatti che tra assistenti amministrativi e tecnici, più i collaboratori scolastici, vi sono 203.409 posti nelle dotazioni organiche di diritto, che però in quello di fatto lievitano a quota 211.948. Quindi, vi è una differenza di 8.539 posti, che aggiunti agli 11.534 vacanti e disponibili fanno scattare oltre 20 mila supplenze annuali. A questi vanno aggiunti gli altri 12 mila posti accantonati per stabilizzare il personale delle cooperative, accantonamento già censurato dal Tar Lazio in passato quando si voleva procedere con gli LSU di Palermo. E altri 20 mila posti per i profili As e C mai attivati di coordinatori di area. Per non parlare del fatto che anche per gli Ata, Anief da tempo ha chiesto di attivare una quota di “potenziamento” per l'organico dell'autonomia, pari almeno ad ulteriori 20 mila unità.
Il commento del presidente Anief
Marcello Pacifico (Anief): “Invece di assumere su tutti i posti vacanti e disponibili, per dimostrare a Bruxelles che l’Italia ha compreso la lezione sui precari o di stabilizzare tutto il personale Ata precario e non soltanto quello delle cooperative, sembra che le richieste 8.408 assunzioni a tempo indeterminato possano ridursi ulteriormente. Si tratterebbe dell’ennesimo trattamento irriguardoso verso una categoria della scuola che ogni giorno lavora perché l’organizzazione e le lezioni scolastiche si svolgano al meglio. Al problema del reclutamento e degli organici da coprire, si aggiungono quelli degli stipendi inadeguati, del mancato adeguamento dei profili, fermi a oltre 40 anni fa, e del mancato inserimento di nuove figure professionali, del blocco della mobilità interna ed intercompartimentale, oltre che delle eterne discriminazioni tra personale di ruolo e precari. Tutti punti che Anief rivendica da anni al Miur e che ha ribadito qualche settimana fa all’Aran. Perché il tempo dei sotterfugi è terminato: ora è giunta l’ora di assumersi ognuno le proprie responsabilità. Per questo ricordiamo ancora una volta al Tar”.
La notizia
Dopo il taglio inaspettato di 5 mila immissioni in ruolo tra gli insegnanti ad opera del Mef, per via della riduzione di alunni nell’ultimo biennio, la stessa sorte potrebbe ora toccare il personale Ata della scuola pubblica. “Come accaduto per i docenti, anche le immissioni in ruolo ATA potrebbero essere più basse rispetto a quelle previste, a causa del calo delle nascite: meno alunni e meno assunzioni”, scrive Orizzonte Scuola.
Detto che “il taglio di immissioni ATA, qualora si dovesse presentare la stessa situazione degli insegnanti, potrebbe interessare maggiormente le regioni in cui il calo demografico è più importante”, al ministero dell’Economia non interesserebbe che le assunzioni di amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici “per l’a.s. 2019/20 dovrebbero avvenire interamente sui pensionamenti, arrivando a coprire così soltanto il turnover”, e nemmeno che il numero di immissioni in ruolo programmata “già risultava inferiore rispetto alle cifre prospettate dopo gli esiti delle domande di mobilità e che potrebbe, alla luce di ciò che è successo per le immissioni degli insegnanti, diminuire ulteriormente. I posti vacanti per il personale ATA all’11 luglio ammontavano infatti a 19.942, meno della metà sono stati invece quelli richiesti per le assunzioni”: appena 8.408. “Questi coincidono con i pensionamenti, ovvero il numero delle cessazioni secondo i dati INPS dell’11 luglio 2019”.
Il commento
“Come già accaduto con gli insegnanti – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – chi governa la scuola e le finanze dello Stato continua ad operare come se la Commissione Europea non avesse mai inviato al nostro Paese, come invece accaduto qualche giorno fa, una lettera di costituzione in mora per reiterato abuso di precariato, prologo di una multa salatissima. Invece di cambiare registro, applicando, seppure con vent’anni di ritardo, la direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999 relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, si continua a tirare dritto come se nulla fosse”.
“La mancata stabilizzazione di migliaia di precari Ata - continua il sindacalista - fa ancora più scalpore perché nella scuola dell’autonomia, dove le incombenze professionali aumentano di giorno in giorno, rendendo sempre più rilevante la loro presenza, si decide di andare avanti con un organico ridotto all’osso a seguito dei tagli messi in atto dalla Legge 133 del 2008 quando furono gradualmente cancellati quasi 50 mila posti. Come fa scalpore apprendere che a fronte di 2.900 posti vacanti come Dsga, si proceda con appena 760 immissioni in ruolo. E siccome c’è un concorso in atto, si sarebbe potuto assumere già in corso d’anno, anche se solo a livello giuridico, per poi ratificare il tutto da settembre 2020”.
L'unica strada per sbloccare altri 32 mila posti rimangono i ricorsi.
Per aderire al ricorso per attivare i 20 mila posti nei profili As e C vai al seguente link
Per aderire al ricorso per sbloccare i 12 mila posti accantonati per il personale delle cooperative vai al seguente link
I NUMERI FORNITI DAL MIUR AI SINDACATI SULLA SITUAZIONE DEGLI ORGANICI DEL PERSONALE ATA:
Fonte: Orizzonte Scuola
PER APPROFONDIMENTI:
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