In attesa della pubblicazione del decreto legge in Gazzetta ufficiale, dalle dichiarazioni dell’ufficio stampa del Ministero dell’Istruzione trapelano parole di buon senso dopo gli appelli sindacali dei giorni scorsi. I Dirigenti scolastici, per evitare il rischio biologico e garantire la sicurezza dei lavoratori, potranno infatti chiudere le scuole e aprirle sono in caso di esigenze indifferibili. Vengono stanziati 85 milioni per supportare la didattica a distanza e 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici.
Marcello Pacifico (Anief-Udir): “Sollecitiamo la chiusura dall’entrata in vigore della norma, una volta assicurate la didattica a distanza e il lavoro agile come per gli Atenei. Anche noi abbiamo chiuso le sedi sindacali e siamo pronti a offrire consulenza a distanza a tutto il personale del comparto istruzione e ricerca e dell’area della dirigenza. Importanti i provvedimenti del Governo sui congedi parentali per agevolare i genitori lavoratori e le norme sulla cassa-integrazione. Ora pensiamo a chiudere con serenità l’anno scolastico e a programmare un piano straordinario di assunzioni, che copra tutti i posti vacanti in organico di diritto dalle sedi di presidenza ai posti in deroga di sostegno, senza dimenticare la stabilizzazione del personale Ata. Bisogna assumere sia tutti i vincitori dei concorsi sia tutti i precari attraverso una ‘call veloce’ che garantisca il corretto avvio del prossimo anno scolastico”.
Il decreto “Cura Italia” approvato dal Governo contiene alcune importanti disposizioni anche sulla Scuola. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato, in attesa che venga reso pubblico il testo del decreto legge, che sono previste, nel pacchetto, ulteriori misure per il lavoro agile nella P.A., che consentiranno ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività "indifferibili". Fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici. La presenza del personale Ata (Ausiliario, tecnico, amministrativo) sarà prevista solo nei casi di stretta necessità.
Inoltre, arrivano 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza; vengono stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici per salvaguardare la salute di alunni, docenti e personale al momento del rientro, acquistando materiali per le pulizie, ma anche saponi e gel igienizzanti; viene anche garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.
Il sindacato si riserva di produrre un commento definitivo sul decreto, non prima di prendere visione del testo definitivo, peraltro suscettibile di modifiche in fase di conversione in Parlamento. Al momento, comunque, Anief ritiene le disposizioni sufficientemente condivisibili e in linea con una parte delle richieste del sindacato. In particolare, va apprezzata la decisione di dare la possibilità ai dirigenti scolastici di chiudere gli istituti, al fine di evitare il rischio biologico e garantire la sicurezza dei lavoratori. Anche il supporto alla didattica a distanza e i 43,5 milioni assegnati alle scuole per la pulizia straordinaria degli ambienti e degli uffici formativi appaiono punti condivisibili, a patto che i locali scolastici vengano sanificati dalle Asl e non dai collaboratori scolastici.
PER APPROFONDIMENTI:
CORONAVIRUS – Anief chiede indicazioni certe su situazione scuole a Palermo
CORONAVIRUS – Personale Ata, forse è immune?
Coronavirus – Personale Ata, possibile smart working
CORONAVIRUS - Didattica a distanza, non si può imporre ai docenti: ognuno valuta cosa e come fare
CORONAVIRUS – La scuola non si ferma: tutti i supplenti confermati