Il Ministro dell’Istruzione viene autorizzato con apposita ordinanza ad adattare aspetti procedurali e tempistiche relativi a utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, fermo restando i blocchi sulla permanenza del personale sulla sede previsti dalle disposizioni vigenti. Marcello Pacifico (Anief): “Siamo dinanzi a un errore che discrimina alcuni insegnanti e cittadini, specialmente dopo le restrizioni sugli spostamenti personali. Se il Governo non cambia la norma, noi la impugneremo in tribunale. Bisogna aiutare e non dividere le famiglie. E trovare soluzioni diverse anche per agevolare i passaggi di ruolo”.
Il decreto legge sulla scuola conferma i vincoli sui trasferimenti per docenti neo-assunti e di sostegno. In base a quanto previsto dal decreto in via di approvazione da parte del Consiglio dei ministri, risulta, all’articolo 2 comma 1, che “con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione, sentiti il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per la pubblica amministrazione, per l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021, sono adottate, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte”, tra le altre cose, “all’adattamento e modifica” pure “degli aspetti procedurali e delle tempistiche relativi alle utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e attribuzioni di contratti a tempo determinato, anche in deroga al termine di conclusione delle stesse previsto dall’articolo 4, commi 1 e 2, del decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333, fermo restando il rispetto dei vincoli di permanenza sulla sede previsti dalle disposizioni vigenti”.
Anief ribadisce che non è possibile tenere fermi i neo assunti da GMRA della secondaria per cinque anni e confermare il blocco sul sostegno con l'impossibilità di calcolare il servizio pre-ruolo. Entrambi pregiudicano il ricongiungimento dei propri affetti, pure in presenza di posti disponibili: nel caso del blocco per un lustro degli immessi in ruolo nella secondaria, che il prossimo anno sarà esteso a tutti gli immessi in ruolo a prescindere dalla graduatoria da cui saranno convocati, Anief conferma l’intenzione di impugnare l’ordinanza per sollevare questione di illegittimità costituzionale delle norme introdotte dalla legge n. 159/2019 a seguito della palese violazione del principio di uguaglianza sostanziale, parità di trattamento, ragionevolezza. Nel caso del blocco contrattuale su sostegno senza computare il servizio preruolo, il giovane sindacato ribadisce che è stato dichiarato più volte illegittimo nelle sentenze ottenute dal sindacato presso i tribunali di competenza.
Su questo punto, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il ministero dell’Istruzione, d’accordo con gli altri sindacati, ha limitato non solo i trasferimenti per i neo-immessi, ma anche le assegnazioni provvisorie. E noi questo non possiamo accettarlo. Rimane illogico e illegittimo qualsiasi genere di blocco ai trasferimenti, visto che sono stati inibiti anche quelli motivati di tipo annuale. Adesso, con il decreto sulla scuola introdotto per l’emergenza Coronavirus, c’era l’opportunità di cancellare i vincoli di permanenza, ma questo non è stato fatto”.
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