Venerdì 10 luglio ha avuto luogo l'incontro col ministero dell’istruzione per le comunicazioni riguardanti la formazione dei docenti di Educazione Civica. Ha preso parte la delegazione ANIEF che ha ribadito le forti perplessità già sollevate da ANIEF durante l’iter legislativo della contestata L. 92/2019
Si è svolto venerdì 10 luglio l'incontro a distanza col MI per le comunicazioni riguardanti la formazione dei docenti di Educazione Civica. Ha preso parte la delegazione ANIEF, composta dal Prof. Giovanni Portuesi, componente della segreteria generale nazionale, e l'Avv. Rodrigo Verticelli, presidente regionale Anief Abruzzo e Marche, che preliminarmente ha ribadito le forti perplessità già sollevate da ANIEF durante l’iter legislativo della contestata L. 92/2019. L'amministrazione nell'illustrare la legge 92 e linee guida emanate sul finire di giugno ha annunciato che a breve sarà pubblicata la circolare operativa.
Per la formazione dei docenti di Educazione civica, che come ribadito dal MI avrà natura trasversale e coinvolgerà tutte le discipline curriculari, saranno stanziati circa 4 milioni di euro per il primo anno di sperimentazione.
La somma, già in essere nei fondi previsti per la formazione annuale dei docenti, sarà destinata in primis all'attivazione di 1250 percorsi formativi di cui 607 al I ciclo e 643 al II ciclo. I percorsi formativi saranno di 40 ore cadauno di cui almeno 10 destinate alla formazione diretta e 30 in modalità formazione on the job.
Le attività formative saranno demandate alle scuole polo per la formazione le quali avranno a disposizione circa 3.200 euro per attuarla in autonomia o con l'ausilio di enti di formazione esterni. All'interno di ogni istituzione dovranno essere individuati dei coordinatori della materia e anche dei referenti in base alle necessità logistiche ed educative delle scuole.
I soggetti individuati e formati, a cascata poi, coordineranno la formazione dei colleghi interessati dall'insegnamento della materia trasversale. I coordinatori e i referenti riceveranno un minimum, che però ad oggi sembrerebbero non rientrare nei 4 milioni di euro e che probabilmente saranno rimandati all'autonomia scolastica. Gli USR avranno un ruolo di coordinamento e monitoraggio di queste attività che, ricordiamo, partiranno in modo sperimentale per poi passare a regime nel triennio successivo.
La delegazione Anief ha ribadito che l’istituzione di questa disciplina doveva generare una materia autonoma, con un minimo di 33 ore per la scuola primaria e 66 ore per la secondaria e che per quest’ultimo grado di istruzione era necessaria una preparazione specifica dei docenti ergo gli appartenenti alla classe di concorso A046 con utilizzo prioritario di tanti colleghi in sovrannumero o che si trovano su potenziamento.
“Va rivisto il concetto di formazione permanente e risolto il contrasto tra quanto previsto dal CCNL, norma madre, e la L. 107/15” ha fatto rilevare il Prof. Portuesi “la formazione così come prevede il CCNL va effettuata in orario di servizio e ove prevista al di fuori, retribuita. Anief non condivide tale riforma ma lavorerà affinché essa sia perfezionata e porti a una sua autonomia” ha concluso il segretario generale.
“Una maggior trasparenza della procedura con compiti ben definiti e tempi certi” quanto affermato e richiesto dal Prof Verticelli “è importante soprattutto nell'individuazione dei coordinatori e dei referenti, anche e soprattutto uno per classe. Non è pensabile un individuazione oltre il mese di ottobre anche per garantire la prima valutazione al termine del primo trimestre o quadrimestre che sia. Auspicabile in futuro la sua autonomia e una concreta rivalutazione dei tanti docenti di diritto”
“Risultano troppo generiche le linee guida” afferma il Prof. Pacifico presidente Anief “si rischia confusione nelle scuole su chi effettivamente dovrà insegnare le 33 ore annue di educazione civica in tutte le classi a partire dalla primaria: non trattandosi di una disciplina aggiuntiva, le ore rischiano di essere semplicemente inglobate all’interno di altre come accadeva in passato”.
“E’ impensabile nel 2020” conclude il presidente del sindacato, Marcello Pacifico, “continuare a proporre riforme a costo zero affidandosi sempre e solo al buon senso dei docenti”. Tutte le nostre proposte sono state formalizzate nella giornata di lunedì 13 luglio al fine di una pronta visione e considerazione da parte del Ministero dell'Istruzione nell’emanazione della circolare con le indicazioni operative.
PER APPROFONDIMENTI:
Educazione civica, c’è l’ok della Camera. Per Anief è un compromesso inutile
Ritorna l’educazione civica per 33 ore ma non si sa chi la insegnerà e quando
L’educazione civica è legge, il testo in Gazzetta Ufficiale
Educazione civica, deve partire per legge nel 2020 ma spunta la scappatoia all’italiana
Educazione civica, il ministro Fioramonti accoglie il parere del Cspi
Ritorno dell’educazione civica ancora al risparmio: si farà senza assumere alcun docente
Educazione civica, il paradosso di una riforma senza coraggio e a costo zero