"È in dirittura d'arrivo il testo definitivo della Legge di Bilancio 2021: a quanto si apprende, uno degli ultimi emendamenti approvati potrebbe riguardare la semplificazione delle procedure per l'assunzione degli insegnanti di sostegno. Questo significa che le proposte dell’Anief cominciano a fare breccia". Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: intervistato da Teleborsa, il sindacalista autonomo ha spiegato che “anziché organizzare tante procedure è senz’altro meglio attuare procedure che garantiscano l'assunzione del personale che viene chiamato ogni anno come precario. Assunzione che deve avvenire attraverso procedure non selettive dal momento che queste persone già insegnano ai nostri figli. Questa per noi è la strada. Speriamo che tali proposte vengano approvate, in modo tale da poter iniziare a lottare contro la supplentite".
“in attesa di leggere il testo effettivamente approvato, rimaniamo dell’avviso che non sono di certo sufficienti 25 ore di formazione per garantire al circa il 40% del personale che non possiede la specializzazione l'approfondimento necessario per essere in grado di rispondere ai bisogni educativi speciali: l’unica soluzione rimane quella di predisporre un vero e proprio corso” specializzante, “al quale devono poter accedere liberamente tutti coloro che vogliono conseguire tale specializzazione, i quali saranno, poi, valutati dagli atenei e dai tutor delle scuole, come normalmente avviene”, ha concluso il leader del giovane sindacato.
LA PROPOSTA EMENDATIVA
L’emendamento indicato dal sindacalista è stato presentato dall’on. Vittoria Casa (M5S), componente della Commissione Cultura alla Camera, proprio per porre rimedio all’alto numero di cattedre vacanti di sostegno assegnate ogni anno a supplenza: l’intenzione è quella di arrivare a bandire un concorso per insegnanti di sostegno finalizzato a “valorizzare il personale più competente” e a “semplificare le procedure selettive d’immissione in ruolo”. Bisogna “assolutamente, ha detto Casa, porre rimedio alle carenze d’organico degli insegnanti specializzati sul sostegno e dare la possibilità di un posto in ruolo a chi ha già un titolo di specializzazione. Spero che tutto questo si possa fare con la celerità necessaria, attraverso un concorso agile e su base regionale”. La richiesta dell’on. Vittoria Casa prevede anche che “sarà poi il Ministero, con un decreto apposito, a stabilire le norme del bando, i termini inerenti le domande, il tipo di prove, le graduatorie e così via”. In questo modo, ha detto ancora la parlamentare, che è anche dirigente scolastica, “agli studenti più fragili vengano garantiti docenti preparati e adeguatamente formati”.
I DATI ISTAT CONFERMANO TUTTO
Secondo l’Anief il sostegno agli alunni disabili va migliorato innanzitutto stabilizzando i precari, sia sui posti di docenza sia su quelli di assistente alla comunicazione. La scorsa settimana lo ha evidenziato anche l’Istat sostenendo che la dad, resa obbligatoria a partire dal 9 aprile scorso (d.l. 8 aprile 2020, n.22) per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19, ha rappresentato un ostacolo ulteriore “al proseguimento dei percorsi di inclusione intrapresi dai docenti, riducendo sensibilmente la partecipazione degli alunni con disabilità”, rendendo dunque “più complesso un processo delicato come quello dell’inclusione scolastica”. Mancano inoltre all’appello, ha fatto notare l’Istituto di statistica ben il 37% di casi “di docenti individuati per rispondere alla carenza di insegnanti per il sostegno, ma che non hanno una formazione specifica" per supportare al meglio gli alunni con disabilità in continuo aumento.
LE PROPOSTE ANIEF
Per questi motivi, anche l’Anief ha proposto degli emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2021, anche in considerazione della sospensione di tutte le procedure concorsuali, per l’ammissione al TFA sostegno per tutti coloro che hanno presentato domanda, così da creare i presupposti “consentire l’accesso ai ruoli al personale precario che da anni presta servizio e al personale di ruolo che vuole presentare domanda di passaggio”. Il sindacato ha quindi chiesto l’adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto delle cattedre di sostegno, l’incremento dell’organico di sostegno di ulteriori 25 mila unità, l’ammissione al TFA sostegno di coloro che sono risultati idonei alle precedenti procedure di selezione, consentendo in tal modo “l’accesso ai ruoli al personale precario che da anni presta servizio e al personale di ruolo che vuole presentare domanda di passaggio”. Si supererebbe, in questo modo, il problema della pessima distribuzione dei posti a bando rispetto alle necessità effettive e alla richiesta. L’Anief ha quindi chiesto l’ammissione al TFA sostegno del personale “con contratto a tempo determinato con almeno 36 mesi di servizio e indeterminato”, oltre che la stabilizzazione di migliaia di assistenti all’autonomia e alla comunicazione.
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