Il Governo ha riformulato un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 del Movimento Cinque Stelle che prevede un concorso riservato sul sostegno per gli specializzati con aggiornamento biennale delle graduatorie: ne dà notizia la stampa specializzata, specificando che a questo punto, se il testo dovesse essere incluso nel maxiemendamento alla stesso legge economica di fine anno, “il concorso riservato agli specializzati sul sostegno potrebbe vedere la luce”, dando quindi il la per “avviare una procedura straordinaria per gli insegnanti di sostegno su base regionale”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ben vengano le procedure che garantiscano l'assunzione del personale che viene chiamato ogni anno come supplente annuale. La stabilizzazione deve avvenire attraverso procedure non selettive, dal momento che queste persone già insegnano da anni, sono titolate, specializzate e hanno acquisito la professionalità sul campo. È bene anche che si proceda all’immissione in ruolo di tutti i precari che hanno svolto oltre 36 mesi, senza limiti. Si tratterebbe di un passo decisivo verso la fine del precariato storico, che nel sostegno tocca percentuali, ormai superiori al 40%, che non hanno eguali nella scuola e in tutta la PA”.
IL TESTO DELL’EMENDAMENTO
Questo è il testo dell’emendamento presentato dai pentastellati e modificato dall’esecutivo: “Il Ministero dell’istruzione è autorizzato a bandire, – si legge -, in deroga alle ordinarie procedure autorizzatorie di cui all’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che rimangono ferme per le successive immissioni in ruolo, procedure selettive, su base regionale, finalizzate all’accesso in ruolo su posto di sostegno dei soggetti in possesso del relativo titolo di specializzazione conseguito ai sensi della normativa vigente. La validità dei titoli conseguiti all’estero è subordinata alla piena validità del titolo nei paesi ove è stato conseguito e al riconoscimento in Italia ai sensi della normativa vigente”.
SERVIRÀ UN DECRETO AD HOC DEL MINISTERO
A disciplinare il concorso sarà un decreto ad hoc del Ministero: “con decreto del Ministro dell’Istruzione sono disciplinati il contenuto del bando, i termini e le modalità di presentazione delle domande, la configurazione della prova ovvero delle prove concorsuali e la relativa griglia di valutazione, i titoli valutabili, la composizione delle commissioni giudicatrici e modalità e titoli per l’aggiornamento delle graduatorie. Il decreto fissa altresì il contributo di segreteria, in maniera tale da contribuire alla spesa di organizzazione ed espletamento della procedura”. Inoltre, “le graduatorie di cui al comma 18-novies sono integrate ogni due anni a seguito di nuova procedura ai sensi del comma 18-novies a cui possono partecipare solo i soggetti aventi titolo ai sensi del predetto comma. Ogni due anni, inoltre, per i candidati già collocati nelle predette graduatorie è previsto l’aggiornamento del punteggio sulla base dei titoli conseguiti tra la data di partecipazione alla procedura e la data dell’aggiornamento”.
L’OBIETTIVO È L’ASSUNZIONE IN RUOLO
Il concorso riservato sarà dunque funzionale alla stabilizzazione dei docenti: nell’emendamento è specificato che “alle predette graduatorie si attinge, ai fini dell’immissione in ruolo, in caso di esaurimento delle corrispondenti graduatorie vigenti per le immissioni in ruolo e in esito alle procedure di cui al comma 17-ter”. La modifica prevede anche il finanziamento dell’operazione: “per l’organizzazione del concorso e l’espletamento delle predette procedure è autorizzata la spesa di 1 milione di euro per il 2021”. Comunque, è già stato previsto in Legge di Bilancio lo stanziamento di risorse necessarie per assumere 25 mila nuovi insegnanti di sostegno a partire dal prossimo anno scolastico.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
L’Anief ricorda che il sostegno agli allievi con disabilità non può prescindere dalla copertura delle 80 mila cattedre ad oggi assegnate in supplenza annuale. Come anche dall’assegnazione in ruolo di diverse migliaia di posti di assistente alla comunicazione. È di pochi giorni fa la denuncia dell’Istat sul fatto inequivocabile che la didattica a distanza resa obbligatoria a partire dal 9 aprile scorso (d.l. 8 aprile 2020, n.22) per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid19 è andata a costituire un ostacolo ulteriore “al proseguimento dei percorsi di inclusione intrapresi dai docenti, riducendo sensibilmente la partecipazione degli alunni con disabilità”, rendendo ancora “più complesso un processo delicato come quello dell’inclusione scolastica”. Una situazione complicata ulteriormente dal fatto che ben il 37% “di docenti individuati per rispondere alla carenza di insegnanti per il sostegno” purtroppo “non hanno una formazione specifica" per assistere al meglio gli alunni disabili.
COSA CHIEDE L’ANIEF
Il giovane sindacati Anief, proprio per questi motivi, si è fatto da tramite per proporre degli emendamenti al Disegno di Legge di Bilancio 2021, anche in considerazione della sospensione di tutte le procedure concorsuali, per l’ammissione al TFA sostegno per tutti coloro che hanno presentato domanda, così da creare i presupposti per “consentire l’accesso ai ruoli al personale precario che da anni presta servizio e al personale di ruolo che vuole presentare domanda di passaggio”.
Anief ha quindi rivendicato l’adeguamento dell’organico di fatto all’organico di diritto delle cattedre di sostegno, l’incremento dell’organico di sostegno di ulteriori 25 mila unità, l’ammissione al TFA sostegno di coloro che sono risultati idonei alle precedenti procedure di selezione e di chi ha un “contratto a tempo determinato con almeno 36 mesi di servizio e indeterminato”, oltre che la stabilizzazione di migliaia di assistenti all’autonomia e alla comunicazione. Si consentirebbe, in tal modo, “l’accesso ai ruoli al personale precario che da anni presta servizio e al personale di ruolo che vuole presentare domanda di passaggio”. Un passaggio, quest’ultimo, che servirebbe anche a risolvere il problema della cattiva distribuzione dei posti messi a bando rispetto alle esigenze e alle richieste dei precari.
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