Il decreto legge ‘Sostegni’ approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri porterà direttamente alla scuola 300 milioni di euro, ma nessuna norma per abolire il vincolo quinquennale che continua a costringere tanti insegnanti e Ata a lavorare lontano da casa pur in presenza di posti molti più vicini ai loro affetti. Anief non si arrende e attraverso il suo presidente nazionale Marcello Pacifico annuncia che farà presentare “una serie di emendamenti allo stesso decreto che ora dovrà passare per le commissioni e poi nelle aule parlamentari. Ci sono diversi politici della maggioranza che la pensano come noi e oggi lo hanno ribadito. Abolire il blocco sulla mobilità del personale di ruolo, come assumere a tempo indeterminato i precari con oltre 36 mesi, reintrodurre i posti tagliati dal dimensionamento, confermare l’organico Covid, cancellare la condizione di fragilità dal computo della malattia, sono delle norme indispensabili se si vuole cambiare pagina e ripartire il prima possibile con una scuola all’altezza della situazione. Cambiare solo a parole, a noi non interessa. Cominciamo con il togliere i vincoli senza senso agli spostamenti del personale”.
I 300 milioni di euro stanziati dal CdM col decreto Sostegni serviranno alle istituzioni scolastiche per assolvere diversi aspetti legati all’emergenza pandemica: “sia sotto il profilo dell’acquisto di strumenti e della predisposizione di servizi per la sicurezza di studentesse, studenti e personale, sia – ricorda oggi la stampa specializzata - nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa, il recupero della socialità, il consolidamento degli apprendimenti. Si tratta di risorse che saranno gestite dal Ministero dell’Istruzione. Ma dell’abolizione del vincolo quinquennale non vi è traccia”.
LE RICHIESTE INASCOLTATE DEI POLITICI
A chiedere in particolare una norma ad hoc è stato nei giorni scorsi, tra gli altri, anche Mario Pittoni, senatore della Lega e responsabile scuola del partito. Stamane è intervenuto sulla mancata disposizione nel decreto Sostegni anche il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso: “https://www.orizzontescuola.it/decreto-sostegni-risorse-per-rientro-in-sicurezza-e-chiusura-anno-scolastico-con-recupero-competenze-e-socialita-assenza-vaccino-sara-giustificata/”.
“In un periodo di avvenimenti che hanno stravolto la vita di milioni di persone, è lecito chiedere una deroga al vincolo sulla permanenza dei docenti in una sede lontana centinaia di chilometri dai propri affetti, dalle proprie famiglie. In un momento di gravità eccezionale come quello che stiamo vivendo, è giusto pensare ad un ricongiungimento dei docenti “fuorisede” con i propri figli, genitori, evitando spostamenti per migliaia di lavoratori che tra zone rosse e restrizioni varie, hanno grandi difficoltà”, ha aggiunto il sottosegretario.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
Anief trova corretta l’interpretazione del sottosegretario all’Istruzione: sono mesi, infatti, che il giovane sindacato insiste sulla necessità di cancellare tutti i limiti che non permettono al personale di avvicinarsi alla propria terra, ai propri familiari e spesso anche ai loro figli minori. Ancora di più in tempo di pandemia. “Siamo arrivati all’assurdo – commenta il presidente Marcello Pacifico - che si impedisce a decine di migliaia di docenti, Ata e Dsga di spostarsi di sede, anche laddove questa è libera, sapendo bene che questo stesso personale periodicamente sarà costretto a spostarsi di regione, anche di oltre mille chilometri, in un periodo durante il quale le autorità sanitarie e le stesse norme sugli spostamenti dei cittadini impediscono di passare da una regione a l’altra. Tra l’altro, si tratterebbe di una disposizione priva di costi”.
“Serve solo la volontà politica, quella che molti deputati e senatori stanno dimostrando di avere, anche sulla spinta delle istanze che giungono da chi, come l’Anief, sta insistendo da tempo su questa esigenza. Confidiamo a questo punto – conclude Pacifico - che il superamento del vincolo quinquennale possa arrivare nelle prossime settimane, in fase di conversione in legge del decreto Sostegni”.
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20 marzo 2021
Ufficio Stampa Anief