Procede a Palazzo Madama l’esame degli emendamenti al testo del Decreto Legge Sostegni (AS 2144) già approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ora all’esame dei parlamentari: tra le proposte di modifica figurano quelle presentate da Anief in V e VI Commissione del Senato, ma anche altre dai contenuti similari. Come la preziosissima assunzione dei “docenti specializzati sul sostegno didattico, sui posti vacanti e disponibili di sostegno nelle scuole di ogni ordine e grado”, promossa da Leu. Ma anche la valutazione del servizio presentato nelle scuole “comunali, paritarie e del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni, nonché degli enti universitari e dell'Afam”, da considerare alla pari degli altri istituti. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la scuola ha estremo bisogno di provvedimenti utili ad una ripartenza efficace dopo la pandemia. A fronte di una situazione straordinaria, dovuta al Covid19, gli studenti e il personale necessitano di nome altrettanto straordinarie. Esortiamo le commissioni parlamentare a dare seguito alle disposizione che fanno il bene delle nuove generazioni e chi vi opera professionalmente ogni giorno”.
Sempre un emendamento Leu, il 31.0.14 a prima firma De Petris, chiede – alla luce della perdurante “emergenza epidemiologica da COVID-19” - la conferma dei “posti del personale scolastico dell'articolo 231-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, in aggiunta ai posti previsti per l'adeguamento dell'organico alle situazioni di fatto”.
Merita attenzione anche l’emendamento di Forza Italia, tramite il quale si chiede “al fine di riconoscere a ciascun allievo disabile la copertura del docente di sostegno” di incrementare “di ulteriori 10 milioni di curo, da destinare alle scuole dell'infanzia paritarie che accolgono alunni con disabilità”. E pure quello promossa dalla Lega, il 31.44 con primo firmatario il senatore Mario Pittoni, con cui si intende permettere anche ai neo-assunti di accedere alle procedure di assegnazione provvisoria e di utilizzazione.
Sempre la Lega ha presentato una richiesta di modifica, la n. 31.21, riguardante l’incremento del Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa pari a “200 milioni di euro per l'anno 2021, con le seguenti finalità: a) remunerare lo svolgimento di prestazioni aggiuntive rispetto all'orario d'obbligo rese dal personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche per realizzare, nei limiti predefiniti, forme flessibili di erogazione del servizio scolastico, finalizzate al recupero dei gap formativi; b) programmare e realizzare specifiche iniziative dirette al contrasto della dispersione scolastica-generata anche dall'emergenza epidemiologica, prioritariamente nel secondo ciclo di istruzione; c) erogare, per le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, attività didattiche compensative in favore degli alunni delle realtà territoriali maggiormente colpite dall'emergenza epidemiologica, ove maggiore sia il ricorso all'attività didattica a distanza, tramite la realizzazione di corsi di consolidamento e recupero degli apprendimenti in presenza, nel rispetto delle indicazioni di sicurezza vòlte al contenimento del contagio, da tenersi in orario extracurricolare, con particolare riferimento agli apprendimenti di base; d) realizzare, per le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, iniziative di integrazione, recupero e sostegno degli apprendimenti, finalizzate alla riduzione del gap formativo derivante dal prolungato ricorso all'attività didattica a distanza, secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di attività di recupero; e) realizzare interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali. 6-ter”.
Meritano attenzione, inoltre, degli emendamenti di ispirazione partitica che potrebbero avere risvolti positivi ai fini dell’andamento didattico ed organizzativo del prossimo anno scolastico. Tra questi, Anief reputa meritevole di attenzione anche il il 31.0.10 (Leu), rivolto alla “tutela del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti con disabilità, il 31.40 (Granato, Angrisani, Abate, Corrado, Lezzi, Crucioli, Morra), che tra le altre cose intende promuovere un “contributo a favore delle Regioni a statuto ordinario e degli enti territoriali che esercitano le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con tali disabilità”.
Da Forza Italia si auspica un provvedimento per il “sostegno alle famiglie per i maggiori costi di connessione digitale derivanti dal lavoro agile e dalla didattica digitale integrata”, rivolto in particolare “ai nuclei familiari con reddito lordo annuo inferiore ai 25.000 euro, e con almeno un occupato che svolge la prestazione di lavoro in modalità agile”: a costoro “è riconosciuto un contributo di 300 euro una tantum per l'anno 2021 al fine di garantire un adeguato sostegno al pagamento dei maggiori costi delle utenze collegate alla connessione digitale dovute allo svolgimento delle predette attività presso la propria abitazione”.
Ancora da Forza Italia, con l’emendamento 31.0.8, si chiede di riaprire “i termini per la mobilità straordinaria per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, per tutto il personale docente di ruolo, in deroga al vincolo di permanenza nella provincia”, autorizzando “una mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti e disponibili per l'anno scolastico 2021/2022” e sospendendo il vincolo quinquennale previsto dal “comma 17-octies punto 3 dell'articolo 1 del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126”.
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