"Ci sono 200mila precari nella scuola italiana che subiscono l'abuso dei contratti a tempo determinato, assieme ai precari degli altri settori pubblici, italiani ed europei: è un vero schiaffo alle regole, perché c'è una risoluzione dell'Unione europea del 2018 che impegna la Commissione a trovare delle soluzioni e c'è anche una sentenza della Corte di Giustizia europea, che Anief ha ottenuto con un reclamo collettivo nel 2020, sull'abuso dei contratti a termine. Vogliamo che ci sia un rispetto del diritto perché solo così si può costruire un'Europa più giusta". A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief e vice presidente accademia CESI, durante il dibattito organizzato da Cesi@noon con la vice presidente della commissione europea Dubravka Suica.
Si fanno sempre più forti le spinte per assumere il personale scolastico precario. È un problema che oltrepassa ormai i confini nazionali. Marcello Pacifico spiega, durante una video-intervista a Teleborsa, che "nel costruire il futuro dell'Europa bisogna certamente portare avanti l'idea di un'Europa più equa, più giusta, più solidale. Per fare questo bisogna ripartire dall'uomo. A questo scopo la Commissione europea ha avviato un dialogo sociale dallo scorso mese di aprile fino ad aprile 2022", ha ricordato, spiegando "tutti i cittadini europei possono dare il loro contributo su nove tematiche per la costruzione di un'Europa più giusta".
"Alla vice presidente della Commissione europea - ha aggiunto il sindacalista autonomo - ho detto quello che Anief ribadisce da sempre: è da sette anni che c'è una procedura d'infrazione sul precariato scolastico, che non viene rispettata dallo Stato italiano e su cui la Commissione non sta intervenendo. Per avere un'Europa più giusta bisogna però rispettare le norme europee".
Il sindacato, ha assicurato il presidente Anief, è pronto "ad avviare questo dialogo sociale: lo diremo a tutti i nostri iscritti e anche a tutti gli insegnanti della scuola italiana, al personale amministrativo, dell'Università e della ricerca, affinché tutti possiamo dare questo contributo e consentire alla Commissione di pervenire a una soluzione. Nel frattempo – ha concluso Pacifico - rispettiamo le direttive e stabilizziamo i precari nella scuola italiana".
Anche per riformare il reclutamento scolastico, il sindacato poco più di un mese fa ha sottoscritto il Patto per la Scuola, attraverso il quale si sarebbe dovuto procedere con le assunzioni dei precari storici, con almeno 24-36 mesi di servizio, così da chiudere il conto con l’Unione europea e coprire finalmente buona parte delle oltre 200mila cattedre che altrimenti sono destinate anche quest’anno ad andare in larghissima parte a supplenza annuale. Con effetti nefasti su continuità didattica e offerta formativa.
Per questi motivi, il leader dell’Anief ha sollecitato la Commissione europea ad andare a decidere sulla procedura di infrazione attiva dal 2014 contro l’abuso dei contratti a termine, che oggi lascia un numero altissimo di docenti e Ata precari, peraltro ogni volta chiamati per far funzionare il sistema di istruzione. Nel frattempo la commissione europea ha aperto, fino al prossimo aprile, una piattaforma per ricevere le indicazioni dei cittadini per promuovere il dialogo sociale e portare avanti le iniziative politiche di ogni Paese membro”.
PER APPROFONDIMENTI:
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