Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “se fosse stata approvata la richiesta suggerita da Anief lo scorso mese di settembre, da introdurre già su altre leggi in fase di approvazione, avremmo avuto finalmente in ruolo tutti gli insegnanti su posti di sostegno che si sono accumulati in questi anni a condizione di conseguire la specializzazione, durante l'anno di prova. Con l'emendamento approvato oggi, invece, solo un precario di sostegno su cinque potrà entrare di ruolo. Per noi non ci sono dubbi: ora si aprirà una guerra di ricorsi in tribunale per l’ennesimo abuso di precariato”.
Invece di pensare a dire basta alla supplentite e al precariato cronico, in Italia si continuano ad approvare norme per la stabilizzazione di numeri limitati di docenti: la commissione Bilancio della Camera, infatti, non va oltre, con le modifiche al nel Decreto Legge Sostegni bis, all’approvazione di un emendamento che consentirà, nel prossimo anno scolastico, di assumere circa 11.000 docenti di sostegno specializzati a tempo determinato, con possibilità, tra un anno, di essere immessi in ruolo. Inoltre, l’assunzione scatterà solo per coloro che sono collocati in prima fascia delle Gps e “per i docenti di posto comune (…) che abbiano svolto su posto comune, entro l’anno scolastico 2020/2021, almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi dieci anni scolastici oltre quello in corso, nelle istituzioni scolastiche statali”. Per il sindacato la soluzione è limitata da troppi vincoli e permetterà di assumere solo una minima parte di precari interessati.
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