Quest’anno sono state pochissime le nomine da “Graduatorie provinciali per le supplenze” di prima fascia, peraltro pochissime delle quali su disciplina comune, a fronte di una quantità spaventosamente alta di cattedre senza titolare: stando ai numeri, si può tranquillamente asserire che la procedura delle Gps 2021, così come impostata dal ministero dell’Istruzione, si è rivelata un clamoroso flop. A sostenerlo è l’Anief, dopo la pubblicazione dei dati ufficiali sulle assunzioni finalizzate alla collocazione a tempo indeterminato, per l’esattezza 11.997, che si sono realizzate attraverso questo percorso di reclutamento. Il sindacato ricorda che ha sempre contestato l'uso limitata alla sola prima fascia delle Gps: molti docenti che hanno svolto i tre anni minimi di servizio a tempo determinato richiesti risultano infatti collocati anche nella seconda fascia delle stesse Gps e pur avendo i titoli adeguati sono stati esclusi in partenza. Come bisognava rimuovere tutti i “paletti” previsti per l'accesso al ruolo dalle Gps, in quanto non utili allo scopo dell'effettiva copertura del maggior numero posti vacanti e disponibili sin dal prossimo anno scolastico.
“Questo modo di procedere per reclutare il personale – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – lo avevamo denunciato in tempi non sospetti, perché non agevola minimamente le amministrazioni scolastiche nel reperire il personale necessario alla copertura dei posti vacanti e disponibili, così come disapplica l’attuazione del reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo dei diritti sociali n. 146/2017 e gli esiti della procedura d’infrazione 4231/2014 sulla reiterazione dei contratti a tempo determinato. Il problema congenito del precariato, quindi, non può passare per questo genere di reclutamento, con limitazioni gratuita delle assunzioni e affidandosi a concorsi lunghi ed impostati principalmente per selezionare oltremodo piuttosto che valutare le preziosissime competenze e conoscenze acquisite sul campo dopo anni, se non decenni, di servizio da supplente”.
Le nomine da GPS prima fascia ed elenco aggiuntivo per l’anno scolastico 2021/22 sono state molte meno di quelle attese: colpa dei “vincoli imposti dal Decreto Sostegni bis art. 59 comma 4 per il posto comune”, osserva oggi Orizzonte Scuola, che corrisponde ad “almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, su posto comune nella scuola statale negli ultimi dieci anni, oltre l’anno in corso (l’arco di tempo da considerare va dal 2010/11 al 2020/21”. Ne è scaturito che il “90% delle nomine ha interessato i posti di sostegno, dato il requisito stringente inserito nel Decreto Sostegni bis per il posto comune”.
Rimane dunque fortemente limitato il numero dei docenti assunti all’inizio dell’anno scolastico in corso e che per arrivare all’immissione in ruolo dovranno affrontare il percorso dell’anno di prova e formazione e poi una prova disciplinare finale. Come previsto dal Decreto n. 242 del 30-07-2021, che dà attuazione all’articolo 59 del DL 73/2021, la prova disciplinare consiste in un “colloquio di idoneità” incentrato sui programmi di cui all’allegato A al DM n. 327/2019 per la scuola dell’infanzia e primaria e di cui all’allegato A al DM n. 201/2020 per la scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’obiettivo della colloquio di idoneità – che sarà affidato ad una commissione esterna alla scuola di servizio del docente - sarà quello di verificare per l’insegnamento su posto comune (per tutti i gradi di istruzione), il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle competenze culturali e disciplinari sui nuclei fondanti delle discipline di insegnamento sottese ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dai vigenti ordinamenti; per l’insegnamento sui posti di sostegno (per tutti i gradi di istruzione), la verifica del possesso di conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata che, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento e delle esigenze di ciascun alunno, individua, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione.
Saranno gli USR a redigere il calendario dei colloqui, da concludersi comunque entro luglio 2022, distinti per grado di scuola e tipologia di posto, sulla base degli elenchi degli ammessi alla prova disciplinare a seguito del positivo superamento dell’anno di formazione e prova. In caso di positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova e di giudizio positivo della prova disciplinare, i docenti interessati saranno assunti a tempo indeterminato a decorrere dal 1° settembre 2021 ovvero dalla data di inizio del servizio (decorrenza giuridica) e la conferma in ruolo nella medesima istituzione scolastica presso cui il docente ha prestato servizio a tempo determinato. Invece, la negativa valutazione del percorso di formazione e prova comporterà la ripetizione dello stesso. Mentre il giudizio negativo relativo alla prova disciplinare comporterà la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformare a tempo indeterminato il contratto: in quest’ultimo caso, il servizio prestato verrebbe valutato quale incarico a tempo determinato.
Le nomine da GPS per l’anno scolastico 2021/22
(fonte Orizzonte Scuola)
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