L’azione del sindacato comincia a fare breccia in Parlamento: è di oggi l’appello dell’on. Luigi Gallo, vice presidente del Gruppo parlamentare M5S della Camera, perché le Camere fermino l’approvazione del Decreto Legge n. 36, nella parte relativa alla scuola, con cui il Governo intende cambiare in peggio il reclutamento e la formazione permanente degli insegnanti. La stessa presentazione di oltre 300 richieste di modifica del testo, pervenute alla 1ª commissione (Affari Costituzionali) e 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, sono sinonimo del malessere generalizzato verso una riforma inutile e dannosa. L’on. Gallo, subito dopo avere incontrato una delegazione dei sindacati che l’altro ieri hanno scioperato e manifestato contro il D.L. n. 36, stamane si è rivolto al Partito democratico chiedendo di non fare “tagli nella scuola”, ma di continuare la politica del taglio delle classi pollaio, perchè “gli studenti hanno già pagato un prezzo troppo alto”.
“Prendiamo atto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che le nostre richieste sono state recepite da una parte dei politici che reggono anche la maggioranza parlamentare. Approvare questo decreto legge sul nuovo reclutamento allontanerebbe ancora più l’Italia dalle indicazioni che arrivano da Bruxelles e dalle sentenze di Lussemburgo sul precariato da combattere, non di certo da conservare come invece continua a fare il nostro Paese. Inoltre, se si vogliono premiare i docenti perché insegnano, allora si cominci a dare loro una retribuzione degna di questo nome, senza dimenticare di assegnare la Carta docente ai precari e come ha stabilito di recente la Corte di Giustizia Europea. La verità è che la formazione deve essere garantita a tutti precari e di ruolo, docenti, educatori e Ata, ovviamente retribuita e svolta in orario di servizio: approvando i nostri emendamenti, tutto questo si potrebbe realizzare fornendo così – conclude Pacifico – le risposte alla scuola che il nostro Governo continua ad eludere”.
LE PAROLE DELL’ON. LUIGI GALLO (M5S)
L’on. Luigi Gallo già nei giorni scorsi aveva chiesto a Governo e Parlamento di “fermare i tagli e i quiz a crocette”, oltre che “investire in modo serio sull'aumento degli stipendi per il personale scolastico”. Oggi ha aggiunto che “abbiamo ottenuto un Pnrr per 19 miliardi accompagnandolo con un progetto di riforma sulle classi pollaio ed avevamo iniziato un percorso con l'organico Covid aggiuntivo”. Inoltre, “il decreto reclutamento fa tagli al personale e alla card docente, un controsenso”, quindi lancia “un appello al Pd e agli altri partiti affinché si uniscano alla nostra battaglia, scongiurare i tagli votando gli emendamenti che abbiamo depositato al Senato”.
GLI EMENDAMENTI AL D.L. 36
Gli emendamenti al decreto legge n. 36 approvato dal CdM sono stati presentati alle Commissioni del Senato vanno dall'abolizione del concorso alla prova di valutazione finale, dallo svolgimento delle prove alle assegnazioni provvisorie, dagli idonei all'inserimento dei precari nei percorsi di formazione iniziale e ancora salvaguardia della carta docente e degli organici e salario accessorio alla contrattazione integrativa. Tra gli emendamenti sono presenti tutte le proposte Anief per la salvaguardia delle posizioni professionali di giovani e precari, idonei e di chi chiede l’assegnazione provvisoria, oltre che l’assegnazione di risorse aggiuntive indispensabili per rinnovare il contratto e rilanciare il settore dell’Istruzione.
LE 10 RICHIESTE ANIEF
Anief ha presentato, in dieci punti, delle proposte concrete alle Commissioni I e VII del Senato, così da agire correttamente sulla fase transitoria del reclutamento dei docenti precari:
- Assumere in ruolo dalle GPS da prima fascia;
- Convertire il contratto a tempo indeterminato nell'anno di tirocinio dove svolgere l’anno di formazione universitaria per immessi in ruolo da seconda fascia GPS cui accedere in sovrannumero;
- Concorso riservato per titoli per insegnanti di religione cattolica ed educatori;
- Conferma ruoli assunti con riserva da Gae;
- Accesso precari con 36 mesi di servizio svolti al TFA sostegno in sovrannumero;
- Abolizione dei concorsi e accesso diretto al ruolo dopo l’anno di formazione universitaria;
- Inserimento degli idonei nei concorsi ordinari e straordinari nelle graduatorie di merito e abolizione dell’esame finale per gli assunti in ruolo da GPS prima fascia;
- Assunzioni del personale ATA nei posti accantonati per i lavoratori delle cooperative, nei profili professionali As e C, nelle scuole normo-dimensionate, per inserire un assistente tecnico in ogni istituto comprensivo;
- Immissione in ruolo degli insegnanti di sostegno su tutti i posti in deroga (con scadenza 30 giugno);
- Inserimento nei ruoli dello Stato del profilo di assistente all'autonomia e alla comunicazione.
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