“Se sono una classe ‘spezzonata’, che ha subito una girandola di insegnanti, non è colpa degli alunni”: è una delle raccomandazioni che oggi l’ispettore Max Bruschi ha fatto ai docenti e presidenti impegnati nelle 14 mila commissioni dell’esame di maturità, che ha preso il via stamane con la prima prova scritta di italiano uguale per tutti i 536 mila studenti candidati. L’ispettore ministeriale ha ricordato agli esaminatori che “al centro dell’esame c’è la verifica dei risultati di apprendimento, la valorizzazione dei percorsi compiuti” e di non dimenticare che “il fulcro dell’esame sono i ragazzi. Occorre metterli a proprio agio per consentire loro di offrire il meglio di sé, tenendo anche conto (e in causa entrano i “commissari esterni”) delle situazioni limite”.
Anief ritiene corretta la posizione dell’ex Capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, soprattutto nella parte in cui si riferisce alla ‘girandola di insegnanti’: “Con queste parole l’amministrazione scolastica ammette che il problema del precariato è reale e nocivo all’apprendimento. Arrivando a sostenere che se vi sono delle lacune formative in questi casi la colpa non è certo degli studenti. È tutto vero e l’Anief lo denuncia da almeno 15 anni, durante i quali il numero delle supplenze si è però ampliato a dismisura, malgrado le nostre tante vittorie in Tribunale per la stabilizzazione e il risarcimento di docenti e Ata”.
“Le soluzioni per evitare che ogni anno cambino almeno due-tre docenti per Consiglio di classe – continua Pacifico - ci sono e sono a portata di mano: basterebbe assumere le decine di migliaia di precari con titoli, servizi, abilitazioni, specializzazioni e quant’altro inseriti nelle Gps e anche nelle graduatorie di merito dei concorsi. Invece, ci si ostina ad immettere in ruolo con i parametri superati e sbagliati che hanno portato al record di supplentite. Noi, come Anief, stiamo facendo di tutto e di più per cambiare le norme che regolano il reclutamento, soprattutto in questa fase transitoria che porta alle nuove regole che verranno adottate non prima del 2025. Gli emendamenti al decreto PA e al DL Infrazioni, anche in chiave di risarcimento danni per i precari, servono a questo: speriamo che la politica comprenda quanto è importante che mezzo milione di studenti arrivino agli esami di Stato senza avere assistito ad una girandola di docenti nel corso dei loro studi superiori”.
PER APPROFONDIMENTI:
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