Nella ricorrenza del 75° anniversario della Costituzione italiana, introdotta il 1° gennaio 1948, il sindacato ricorda come il diritto al lavoro sia fondante per la cittadinanza e per il bene della Repubblica italiana: chi è stato eletto per governare il Paese ha quindi il dovere di rimuovere ogni ostacolo per il progresso economico e civile della Paese, senza mortificare la dignità umana di ogni cittadino.
“Non può non avere effetti rilevanti sul reclutamento scolastico la sentenza n. 22/2022 dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato a proposito della validità dell'abilitazione all'insegnamento e della specializzazione su sostegno conseguite all’estero”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacalista ritiene che chi governa la scuola debba andare oltre la già rilevante conclusione dei giudici di Palazzo Spada, che hanno ribadito il riconoscimento dei titoli dei Paesi della Comunità Europea, ai sensi delle direttive che garantiscono anche la mobilità professionale, chiedendo quindi che vengano garantiti e valutati e riconosciuti ai fini dello svolgimento della professione. “Alla luce sia della posizione presa dal Consiglio di Stato sia del record di supplenze assegnate nel corrente anno scolastico riteniamo che il ministro Giuseppe Valditara debba adottare più di un provvedimento riparatorio”, specifica Pacifico.
L’altissimo numero di precari nella scuola fa aumentare di dieci volte, nell’ultimo decennio, le sentenze di risarcimento disposte dai giudici del Tribunali del Lavoro in favore degli associati Anief. I docenti e lavoratori Ata che aderito ai ricorsi gratuiti avviati dal giovane sindacato possono ritenersi soddisfatti. I numeri parlano davvero in modo chiaro: tra il 2012 e il 2015 per la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non, ma anche per la stabilizzazione dei precari, ammontavano ad un milione di euro i risarcimenti. Nel 2016 già erano raddoppiati i risarcimenti, a seguito delle pronunce della Corte di giustizia Europea, della Corte costituzionale e della Cassazione su scatti di anzianità, abuso contratti a termine e mensilità estive. Ma l’incremento choc arriva nel 2022, quando – sempre a seguito du ulteriori pronunce della Corte di giustizia Europea e della Cassazione su ricostruzione di carriera, salario accessorio (RPD/CIA), ferie, carta docente da 500 euro da allargare i precari – si arriva ad oltre 9 milioni di euro di risarcimento in un anno.
Nel decreto Milleproroghe vanno introdotte una serie di disposizioni urgenti per la Scuola che diano seguito agli Ordini del giorno approvati a dicembre a Palazzo Madama: a chiederlo è il sindacato Anief, che ha predisposto una serie di modifiche al testo approvato dal Consiglio dei ministri a fine 2022. Le integrazioni da apportare riguardano la mobilità del personale, il reclutamento, le graduatorie concorsuali, l'organico aggiuntivo, la validità dei titoli e altro ancora. “Anief chiede al Parlamento una profonda revisione del decreto approvato dal Governo senza verifica delle necessità attraverso un confronto con le parti sociali e direttamente coinvolte”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Inizia un nuovo anno. È tempo di resoconti: l’Anief si conferma vincente. Nel 2022 sono svariate le sentenze che hanno portato, nei tribunali nazionali ed europei, alla tutela di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Il sindacato ha rafforzato la propria rappresentatività nazionale, ha avuto un ruolo centrale nella firma del rinnovo contrattuale e nella formazione delle leggi di comparto avendo un ruolo attivo e permanente anche a livello di confronto con la politica.