Oggi si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, giornata nata da un'idea dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999 con cui l'ONU ha deciso di sensibilizzare a livello internazionale su questo argomento cercando di dare un supporto concreto a tutte le donne e/o bambine colpite da atti di violenza psicologica o fisica. Il sindacato Anief, da sempre sensibile alle tematiche della tutela dei soggetti più deboli, vuole fornire il suo contributo concreto in un giorno che deve essere simbolo di una presa di coscienza per tutti nei confronti di una tragica problematica e ricorda la proposta già presentata in ARAN nel corso dei tavoli per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca proprio per migliorare la vita lavorativa delle donne vittime di violenza e per riconoscere loro una maggior tutela.
Il CCNL 2016-2018, infatti, tra le Disposizioni Particolari, riporta l'art. 18, che prevede che la lavoratrice, inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere ha diritto ad astenersi dal lavoro, per motivi connessi a tali percorsi, per un periodo massimo di congedo di 90 giorni lavorativi, da fruire nell’arco temporale di tre anni, decorrenti dalla data di inizio del percorso di protezione certificato. Il trattamento economico spettante alla lavoratrice è quello previsto per il congedo di maternità, secondo la disciplina di riferimento, ed è computato ai fini dell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, non riduce le ferie ed è utile ai fini della tredicesima mensilità. “Ma quanto riportato dall'art. 18 CCNL 2016-18 – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF - riprende quanto già previsto dalla norma primaria: l’art. 24 del d. lgs. n. 80/2015, dunque nulla aggiunge rispetto al diritto a un periodo di congedo già riconosciuto dalla Legge. Il nostro sindacato – continua il presidente Anief – ha già proposto al Tavolo della contrattazione nazionale per il rinnovo del CCNL 2019-2021 che il periodo di congedo sia innalzato a 180 giorni per le lavoratrici del comparto Istruzione e Ricerca”.
La proposta ANIEF di innalzare a 180 giorni il congedo retribuito per le donne vittime di violenza deriva anche dal dato che vede solo il 22% delle donne raggiungere gli obiettivi del percorso di uscita dalla violenza avviato nei Centri Antiviolenza, come riportato dall’Istituto nazionale di statistica e il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio che hanno pubblicato oggi un quadro informativo integrato sulla violenza contro le donne in Italia. Dal report emerge che sono circa 19.600 le donne che hanno affrontato nel 2021 il percorso con l’aiuto dei Centri Antiviolenza e più del 70% di loro cerca aiuto nei Centri antiviolenza solo dopo che ha subito per anni episodi di violenza. “È un dato allarmante che deve farci riflettere – commenta Pacifico – le donne vittime di violenza necessitano di maggior tutela e nella scuola 180 giorni è un periodo “simbolo”: è il periodo di validità di un anno scolastico per le docenti precarie perché sia loro utile ai fini della partecipazione ai concorsi o per l'aggiornamento delle graduatorie ed è il periodo di validità dell'anno scolastico ai fini delle progressioni di carriera dopo l'immissione in ruolo. Che il CCNL Istruzione e Ricerca riconosca alle donne vittime di violenza una maggior tutela per permettere loro di ricostruire con maggiore serenità la propria vita e, spesso, la propria identità, ad avviso del nostro sindacato appare doveroso e contiamo di ottenere questa modifica contrattuale su cui insisteremo nuovamente ai prossimi incontri in ARAN. Lo dobbiamo al coraggio, alla forza e alla voglia di ricominciare a vivere di queste lavoratrici, lo dobbiamo a tutti noi come cittadini e membri della comunità educante”.
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