La riduzione di investimenti per l’Istruzione prevista dal Governo con l’ultimo Def, a seguito del calo delle nascite in Italia, fa storcere il naso anche a più di qualcuno. Anche in Parlamento: a spendere parole di condanna è stata la VII Commissione della Camera dei Deputati, secondo la quale la denatalità non può essere motivo di tagli alla spesa ma un’opportunità per elevare gli investimenti nella crescita dei giovani italiani. Dello stesso parere sono i senatori della Commissione omologa a Palazzo Madama. Ricordiamo che se in Italia nel 2020 la spesa pubblica per l’Istruzione è stata pari al 4% del totale, già molto al di sotto di quella di altri Paesi avanzati, nel 2025 scenderà al 3,5% e nel 2030 ancora al 3,4% per poi mantenersi nei decenni sui quello standard ridotto.