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A settembre i 50mila docenti e Ata assunti per due anni nell’organico Covid non saranno più chiamati. Però la scuola ha bisogno di personale. Secondo l’Anief sono affermazioni in antitesi quelle rilasciate oggi dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ascoltato in Commissione parlamentare per l’infanzia: il ministro ha infatti detto che “a settembre non ci sarà più il personale Covid con il quale abbiamo finora affrontato l’emergenza Ucraina”, ma comunque servirà “personale straordinario con competenze mirate”. Bianchi ha rimarcato che “c’è un problema di personale. Nella nuova legge di bilancio bisogna mettere più risorse per la scuola, lo dico in maniera chiara. Non possiamo fare solo leva sulla passione dei docenti”.
Dopo la denuncia dei partecipanti e del sindacato, arrivano le prime ammissioni del ministero dell’Istruzione sulla somministrazione di quesiti errati tra i 50 a risposta multipla, in occasione del concorso ordinario della scuola secondaria bandito con il DD n. 499 del 21 aprile 2020 e poi modificato dal decreto n. 23 del 5 gennaio scorso: il primo errore accertato dall’amministrazione riguarda una domanda sulla libertà di insegnamento, con riferimenti all’articolo 34 della Costituzione anziché al 33, rivolta ai candidati partecipanti alla prova di Sostegno scuola secondaria di primo grado. Il secondo errore accertato dal Ministero attiene al quesito “Quanto vale la densità assoluta del solido?”, posto ad una parte dei candidati per l’immissione in ruolo nella classe di concorso A060, Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado.
Dalla conferma per il prossimo anno degli oltre 50mila docenti e Ata oggi in servizio come organico Covid19 alle immissioni in ruolo dei cocenti precari attraverso tutte le graduatorie Gps, dalle assunzioni di chi ha firmato il contratto con riserva e degli idonei alla cancellazione delle norme che ancora oggi mantengono in vita quasi 15mila classi pollaio e degli organici con 200mila insegnanti e 50mila Ata in meno rispetto al fabbisogno, fino all’attivazione dei corsi abilitanti alla professione, alla mobilità senza più vincoli, ai concorsi riservati ai precari con almeno 24 mesi di servizio e i tamponi gratuiti per tutti i lavoratori della scuola. Sono alcuni degli emendamenti al decreto Ucraina sulla scuola suggeriti da Anief alla VI e X Commissione del Senato.
Tra gli emendamenti al decreto Ucraina suggeriti da Anief c’è anche la soluzione al problema dei docenti risultati idonei nei concorsi, quindi con una valutazione almeno sufficiente, ma rimasti esclusi dalle graduatorie di merito: il giovane sindacato della scuola già è riuscito ad ottenere, qualche anno fa, la loro inclusione nelle liste dei vincitori e stavolta chiede di fare altrettanto, ancora di più perché sono alti i numeri dei posti vacanti e bassi quelli di coloro che li vanno a fare propri. Adesso vuole fare altrettanto andando a modificare il DL n. 21 del 21 marzo 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67.