“Nella scuola vi sono diversi problemi irrisolti, in particolare sul personale scolastico e il funzionamento delle scuole, ma anche dei lavoratori degli enti di ricerca, che rimangono urgenti in questo periodo di pandemia: tra i più importanti c’è la mancata considerazione del fatto che Anief ha ottenuto dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa e da quello dei Diritti Sociali l'accoglimento di una denuncia che obbliga lo Stato Italiano a risolvere il problema del precariato entro il 2022”. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un’audizione svolta dinanzi ai senatori della VI commissione di Palazzo Madama per introdurre emendamenti al disegno di legge 2505 Sostegni ter.
Tra le richieste di modifica del DL presentate dal sindacato risulta anche, ai fini del reclutamento dei dirigenti scolastici, l’ammissione dei ricorrenti avverso il bando di concorso 2011 e dei presidi incaricati a un nuovo corso intensivo per l’immissione nei ruoli di dirigente scolastico per sanare il contenzioso in corso giunto alla Corte Costituzionale. Presentati anche emendamenti su prof di religione, anno di prova neo assunti da Gps, candidati risultati idonei nelle procedure concorsuali, facenti funzione Dsga e passaggi verticali Ata, dimensionamento, assegnazione provvisoria, organici Covid da mantenere e collocare in organico di diritto, personale Ata e profili professionali, elezioni Cspi, assegno alimentare per i non vaccinati, conferma dell’immissione in ruolo dei docenti assunti con riserva, miusure a sostegno degli Enti di Ricerca non vigilati dal Mur.
È arrivato il momento di vincere la supplentite, ha detto Pacifico: dunque, “sarebbe bene introdurre in questo decreto legge delle risposte almeno alle necessità impellenti, tra cui spicca il problema del reclutamento dei precari allora. Già con il decreto Sostegno bis il Governo è intervenuto sul tema del reclutamento in via straordinaria utilizzando la prima fascia delle graduatorie delle Gps. Noi riteniamo che occorra agire in maniera ordinaria andando ad assumere i precari dalle graduatorie per le supplenze quindi dalla prima fascia ma anche dalla seconda fascia: per gli insegnanti che sono in seconda fascia senza abilitazione, si deve prevedere anche, ovviamente, di formarli per l’abilitazione e per poter esercitare la professione durante l'anno di prova. Questo per noi è fondamentale e per questo abbiamo presentato un emendamento”.
Il sindacalista autonomo ha aggiunto che occorre modificare l’attuale sistema di reclutamento andando ad introdurre quel “doppio canale di reclutamento che da anni fa funzionare le immissioni in ruolo degli insegnanti delle nostre scuole: da una parte assumendo per il 50% dei posti dalle graduatorie di merito dei concorsi, dall'altra parte attingendo a quei precari che da anni insegnano nelle nostre scuole da quelle stesse graduatoria che il legislatore ha individuato due anni fa con la Legge 159 del 2019, si chiamano graduatoria per le supplenze ed è da quelle che si individuano la maggior parte delle 200.000 supplenze”.
“Analogamente a questo provvedimento – ha continuato Pacifico - noi chiediamo che vengano assunti in ruolo gli insegnanti di religione cattolica: è stata emessa una sentenza della Corte di Giustizia Europea sul precariato degli insegnanti di religione cattolica proprio lo scorso gennaio, quindi dopo la Legge di Bilancio. Al centro vi sono sempre i motivi di abuso in Italia dei contratti a termine, quindi noi vorremmo che anche per questi insegnanti si costituisse una graduatoria, un canale parallelo per poter reclutare insegnanti di religione cattolica. Su questo tema si è aperto un canale con i rappresentanti della CEI, quindi penso che sia nella sensibilità di questa commissione potere affrontare il problema. Perché ripeto – ha concluso il sindacalista Anief - comunque del 2022 deve essere risolto questo problema del precariato”.
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