A settembre, come si riuscirà ad affrontare nelle scuole l’emergenza Covid con un modesto numero di alunni vaccinati e l’avanzamento delle varianti? L’Istituto Superiore di Sanità ha provato a fornire delle risposte, che passano per una serie di misure da adottare contemporaneamente: con il rapporto n.12/2021, l’Iss dà alcune soluzioni: rilevatori di anidride carbonica, areazione, microfoni per gli insegnanti, screening periodici su studenti e personale scolastico con priorità a chi non è ancora stato vaccinato. In aggiunta verranno mantenute mascherine e distanziamento. L’Istituto ritiene anche importante procedere con la campagna vaccinale. Anief ritiene condivisibili le indicazioni fornite dall’organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale: il sindacato reputa quindi utile dare seguito da subito a tali richieste e con l’occasione torna a chiedere al ministero dell’Istruzione di essere convocato per adeguare il regolamento sulla sicurezza anti Covi19.
“L’areazione dei locali scolastici e gli screening continui necessitano di una programmazione accurata e di finanziamenti adeguati – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quindi vanno disposte ora, se vogliamo arrivare pronti per l’inizio del prossimo anno scolastico. Come sindacato, è da tempo che chiediamo, inascoltati, di attuare tamponi periodici. Come pure di incrementare i locali in tutti quei casi, purtroppo frequenti, in cui l’alto numero di alunni è incompatibile con il distanziamento imposto dal Cts. Anche la campagna vaccinale ci trova d’accordo, ma senza arrivare ad obbligare nessuno andando pure a ledere il diritto alla privacy. L’assegnazione dei microfoni ai docenti potrebbe essere una forma di aiuto, a patto che si tratti di strumenti sostenuti da una adeguata tecnologia informatica a supporto, quindi con annessi computer e casse acustiche. A questo scopo è indispensabile un’assistenza adeguata, quindi con tecnici presenti in tutti gli istituti, a differenza di quello che accade oggi ad esempio nella primaria, dove non è ancora stata prevista questa figura professionale a regime. Chiediamo quindi – conclude Pacifico – che ci si orienti quanto prima a rendere effettive le disposizioni, adeguando l’impianto delle regole sulla sicurezza, e fare in modo che vengano realizzate poi durante l’anno”.