Con la pubblicazione dell'O.M. 106 del 29 marzo 2021è stato confermato il vincolo di permanenza nella sede di assunzione per tutti i neo immessi in ruolo nel corrente anno scolastico con conseguente compressione del diritto al ricongiungimento familiare e di altre tutele di legge come quelle regolate dalla Legge 104/92. Le domande si presentano online per il personale docente entro il prossimo 13 aprile. Il personale ATA avrà tempo, invece, fino al 15 aprile. Marcello Pacifico (Anief): “Con questi parametri così restrittivi, in pratica, solo 1 lavoratore su 10 otterrà o potrà richiedere il trasferimento pur avendo motivi per rivendicare comunque il diritto al ricongiungimento familiare, primi fra tutti quelli che hanno figli minori di 3 anni o si occupano di persone con disabilità, senza contare che quest'anno i trasferimenti avranno solo a disposizione il 25% dei posti vacanti”. Anief conferma, dunque, l'avvio dei ricorsi Mobilità per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori
Con l’ordinanza n. 106 inizia la mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata. L’ordinanza, con i relativi allegati, prevedono anche le fasce temporali riguardanti le altre professionalità: entro il 19 maggio saranno ultimati gli adempimenti degli uffici periferici del Ministero, con i movimenti che saranno pubblicati il 7 giugno prossimo. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. Il personale educativo potrà presentare domanda di mobilità dal 15 aprile al 5 maggio 2021. Le operazioni saranno concluse entro il 19 maggio, la pubblicazione dei movimenti avverrà l’8 giugno. Per il personale ATA, le domande potranno essere effettuate da oggi fino al 15 aprile. Gli adempimenti degli uffici si svolgeranno entro il 21 maggio, la pubblicazione dei movimenti è fissata per l’11 giugno. Gli insegnanti di Religione Cattolica potranno presentare domanda di mobilità dal 31 marzo al 26 aprile, i movimenti saranno pubblicati il 14 giugno.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per Pesaro e Ancona, ha parlato ancora una volta della problematica inerente alla supplentite. Il leader dell’Anief ha affermato infatti che “sul precariato bisogna intervenire e subito, ripristinando il canale riservato a chi da anni ha lavorato nelle nostre scuole o ha conseguito l'abilitazione. È assurdo non riuscire a coprire l'immissione in ruolo di 90 mila insegnanti a fronte di 500 mila docenti precari”.
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La mobilità 2021 ha preso il via: ieri sera, senza alcuna anticipazioni e in orario semi-notturno, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’ordinanza numero 106 che disciplina le domande di accesso alla mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata, assieme alle istruzioni per la compilazione. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. A dispetto delle fortissime richieste dei lavoratori e del sindacato, rimangono confermati i vincoli per l’anno scolastico 2021/22. Tranne alcune limitatissime deroghe, i docenti dovranno sottostare a vincolo triennale (riservato a coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”), a quello quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, oltre che al vincolo quinquennale degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato. Per trasferimenti interprovinciali si riduce addirittura al 25% la percentuale dei posti disponibili, rendendo ancora più improbabile e difficoltoso il ricongiungimento alla propria famiglia.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief “questa ordinanza dice chiaramente che sino ad oggi la politica ha soltanto illuso migliaia di lavoratori della scuola, i quali continuano a rimanere bloccati a centinaia di chilometri da casa, a non potersi spostare dalla loro scuola acquisita volontariamente nell’ultimo periodo e addirittura di rimanere ingabbiati sul sostegno. Anche in questa occasione non si è andati di là dei post-promesse sui social. Anche la riduzione della soglia trasferimenti interprovinciali al 25% dei posti liberi, mentre noi chiedevamo il 100%, la dice lunga sulla correttezza dell’amministrazione nel decidere le regole dei movimenti del personale scolastico.A questo punto, a meno che non si voglia dare seguito agli emendamenti che superano i vincoli per i neo assunti in arrivo nel decreto Sostegni, per noi la partita si sposta tutta nei tribunali della Repubblica”.