A 30 anni dalla fondazione Cesi: c’è bisogno di sempre più dialogo sociale e di pluralismo sindacale per un’Europa più forte. Con la pandemia persi 6 milioni di posti di lavoro. Approvata la mozione di Cisal-Confedir sull’organizzazione del lavoro al tempo del Covid-19. Marcello Pacifico (vicepresidente dell'accademia europa della Cesi): “Siamo pronti a sostenere i principi del pilastro sociale dei diritti europei. A partire dalla salute, istruzione, mobilità e a confrontarci con la Commissione e il Parlamento UE per aggiornare le direttive sull’organizzazione dell’orario di lavoro, sul rischio professionale, salario minimo e parità salariale di genere, precariato, informazione e consultazione dei lavoratori”
Attivare un “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli Istituti penitenziari e nei Servizi Minorili della Giustizia”, con l’obiettivo di favorire il “reinserimento sociale, l’assolvimento dell’obbligo scolastico e il diritto/dovere all’istruzione e alla formazione” e “contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono”: è il senso del Protocollo d’intesa triennale stipulato dal ministero dell’istruzione e il ministero della Giustizia, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto dei principi di autonomia scolastica. Servirà anche a migliorare il livello di istruzione terziaria (conclusione dell’Università), fermo al 27,6%, mentre la media dei Paesi dell’Unione europea si attestata al 40,3%.
Anief ritiene positiva questa iniziativa, perché offre preziose opportunità di reinserimento nella vita sociale: un’operazione che negli ultimi anni si è mostrata sempre più ardua, anche a causa delle crisi economiche e occupazionali che caratterizzano pure i Paesi avanzati. Ma l’intesa è funzionale anche a combattere quella dispersione scolastica, che colpisce già in età adolescenziale, la cui media europea è poco superiore al 10%, mentre in Italia non riesce a scendere sotto il 13,5%. L’iniziativa interministeriale servirà poi a migliorare il livello di istruzione terziaria italiana (conclusione dell’Università tra i giovani di 30-34 anni), ferma al 27,6%, mentre la media dei Paesi dell’Unione europea si attestata al 40,3%.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “si tratta di iniziative lodevoli, che vanno a beneficio di soggetti in difficoltà, che in base alla Costituzione italiana vanno sempre e comunque considerati in chiave futuribile e quindi da ricollocare in modo attivo nella società. Sarebbe bene che le strutture coinvolte mettano a disposizione attrezzature moderne digitali-interattive, oltre che risorse umane adeguate, ad iniziare dagli insegnanti che terranno i corsi, utili a raggiungere al meglio questo prezioso obiettivo”.
È iniziato oggi pomeriggio l'VIII Congresso Cesi che, causa Covid-19, si sta svolgendo on line a distanza. Erano presenti le delegazioni CISAL con il Presidente ANIEF Marcello Pacifico e CONFEDIR con il Presidente del Consiglio Nazionale ANIEF Ettore Michelazzi. Sono state approvate all'unanimità tutte le relazioni e i bilanci, nonché le modifiche allo Statuto. Sono stati confermati ad amplissima maggioranza Romain Wolff come Presidente, Klaus Heeger come Segretario Generale e Urs Stauffer in qualità di tesoriere, oltre a sette vice-presidenti in rappresentanza di diversi Paesi Europei, che formeranno il nuovo Direttivo.
Il Congresso proseguirà domani in mattinata, con un intervento di saluto di Nicolas Schmit, Commissario per l'occupazione e i diritti sociali della Commissione europea, con le relazioni dei presidenti delle commissioni, dei consigli di categoria e dei gruppi di lavoro, per concludersi con la votazione delle mozioni presentate da tutti i membri della CESI, compresa quella presentata da CISAL e CONFEDIR.
Marcello Pacifico (Anief): Siamo pronti a intervenire nella definizione dei cluster per i progetti legati alla ricerca da predisporre nel Recovery plan, delle nuove regole per il rinnovo del contratto con specifiche valorizzazione delle professionalità. Chiediamo la stabilizzazione del precariato del personale degli enti di ricerca, delle università, delle accademie e dei conservatori
Tra i trenta articolidellaDichiarazione Universale dei Diritti Umani figura l’articolo 23 che “tutela i lavoratori nella libera scelta d’impiego e nella lotta alla disoccupazione. Si affermano inoltre i principi di equità salariale e garanzia di remunerazione soddisfacente ai bisogni del lavoratore e di ricorso ad associazioni sindacali”
Marcello Pacifico (Anief): “Lottiamo affinché i diritti dei lavoratori vengano difesi e diamo voce a chi spesso una voce forte non ha. Una parte compatta delle nostre battaglie è proprio indirizzata verso l’abbattimento del precariato e riteniamo che il diritto al lavoro sia uno dei principi più importante da salvaguardare. Indispensabile fare in modo che ognuno possa giungere là dove spera: crediamo che chi ha la passione e ha scelto di insegnare, vivendo la professione come una missione, debba poter raggiungere questo traguardo. Come associazione sindacale tuteliamo i diritti dei lavoratori in tutte le sedi, dal parlamento, attraverso la richiesta di emendamenti, ai tribunali, con azioni legali atte a far rispettare un diritto leso. Se si vuole almeno limare l’inflazione che nell’ultimo decennio ha sovrastato di oltre il 10% gli stipendi fermi del personale della scuola si deve procedere con maggiori finanziamenti diretti. Ma anche adottando delle indennità specifiche, come l’elevato rischio biologico, sinora riconosciuto solo ad altri comparti”