Non abbiamo mai avuto così tanti precari nella scuola come oggi, ma la soluzione per abbatterne il numero c’è: è quella di riaprire le Graduatorie a esaurimento, chiuse ai docenti precari ormai da otto anni”. A dirlo, in una intervista a Italia Stampa, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “la nostra richiesta – dice il sindacalista - è in linea con quanto deciso dal Comitato dei diritti sociali europei”, che ha di recente accolto il ricorso n. 146/2017 e dato in questo modo piena ragione ai precari che lamentano l’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine sottoscritti nei loro confronti, poiché lo Stato italiano non ha tenuto conto dei tre anni di supplenze massimi consentiti in tutti i Paesi membri
La Camera respinge quasi tutte le richieste di modifica fatte presentare dall’Anief. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “è un grave errore della politica non tradurre in norme delle scelte suggerite per il bene della scuola e di chi vi opera ogni giorno”. Resistono ai voti le proposte sulla proroga dei contratti del personale assunto su organo Covid-19, per quelli in supplenza per il personale Ata su posti LSU, per quelli scaduti per i dirigenti tecnici. Riammessa anche la proposta suggerita da Anief, dietro reclamo, sulla proroga della mobilita straordinaria contro il blocco sui trasferimenti
Il sindacato ha analizzato nel dettaglio il documento “Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”: nel suo complesso il paragrafo 4.2 “Dalla Ricerca all’impresa” della Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituisce certamente una proposta articolata per lo sviluppo della Ricerca italiana. Anief: “Un rilancio della Ricerca in Italia può compiutamente attuarsi solo mettendo a sistema tutti i possibili contributi e valorizzando tutte le risorse, a partire da quelle esistenti”
Grande successo e partecipazione per i seminari Anief sulla Legislazione scolastica già svolti. Hanno luogo sulla piattaforma multimediale Teams e si protrarranno fino ad aprile, toccando tutte le province d’Italia. A ogni seminario interverrà il presidente nazionale del sindacato, Marcello Pacifico.
I temi affrontati sono: reclutamento, organici, mobilità, sicurezza, Ddi e lavoro agile, pensioni, sostegno. Il seminario è rivolto a tutto il personale della scuola e i partecipanti hanno diritto all’esonero dal servizio ai sensi della normativa vigente. Al seguente link è possibile visionare l’intero calendario con i seminari che toccheranno tutte le province d’Italia.
Sulla mancata assegnazione di mesi di stipendio a decine di migliaia di supplenti brevi e Covid, dal ministero dell’Istruzione giungono risposte parziali: dopo le ripetute richieste del sindacato, con tanto di avvii di procedure di messa in mora, dal dicastero di viale Trastevere giunge una nota ufficiale, con la quale l’amministrazione annuncia il “pagamento dei cedolini stipendiali nell’emissione prevista per il giorno 17 febbraio”. Considerando i tempi tecnici per l’accreditamento delle somme, questo significa che gli stipendi potrebbero arrivare dopo circa dieci giorni, quindi a fine febbraio.
Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “siamo alla follia: un lavoratore dello Stato deve sperare che alla fine del mese arrivi il suo stipendio. Altrimenti, se va bene se ne riparlerà decine di giorni dopo. E comunque sia si tratta di somme pure ridotte, perché nelle buste paga di supplenti temporanei e cosiddetti Covid mancano le ‘voci’ della retribuzione professionale docenti e del compenso individuale accessorio degli Ata. Ma stiamo scherzando? I ritardi stipendiali e la cancellazione illegittima delle voci accessorie in busta paga sono condizioni non più accettabili. Parliamo di insegnanti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici contrattualizzati in sedi scolastiche spesso molto lontane dai loro domicili: si devono sobbarcare di affitti, bollette e spese per i viaggi. Invece di venire loro incontro, l’amministrazione cosa fa? Li abbandona letteralmente al loro destino, tanto che alcuni presidi hanno pensato bene di avviare prestiti d’onore, coscienti del fatto che i dipendenti in servizio nelle loro scuole non ce la fanno più. Noi non possiamo accettare tutto questo: siamo pronti sin d’ora a sostenere legalmente i precari danneggiati due volte, forti delle tantissime sentenze favorevoli già ottenute dal nostro sindacato in occasione della difesa di questo genere di diritti”.