I tribunali del lavoro di tutta Italia continuano a dichiarare pieno accoglimento alle tesi patrocinate dall'Anief e applicano il previgente gradone stipendiale 3-8 anni anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011 con almeno un anno di servizio a termine precedente. Stavolta la vittoria Anief è stata ottenuta presso il Tribunale del Lavoro di Pistoia, dove gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Rotundo fanno dichiarare il diritto al medesimo “gradone” stipendiale anche per i docenti immessi in ruolo con nomina anche solo giuridica precedente al 2011, soprattutto se in quel periodo avevano prestato servizio come precari. Marcello Pacifico (Anief): “Necessario adeguare anche questa parte della contrattazione interna alle direttive comunitarie”.
Sul decreto Milleproroghesiamo alla resa dei conti: i parlamentari stanno decidendo sui destini di tantissimi lavoratori docenti e Ata. Anche per l’allungamento fino al 30 giugno dei contratti Covid-19 proposto da Anief. A parole, ci dovrebbe essere una maggioranza per eliminare i vincoli sui trasferimenti, le cui domande dovrebbero partire per i docenti già il prossimo 20 febbraio, visti anche gli emendamenti dichiarati inammissibili presentati, tra i diversi segnalati dal sindacato.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “si leggono sempre più dichiarazioni di senatori e deputati a favore del diritto al ricongiungimento alla famiglia di migliaia di insegnanti, amministrativi e collaboratori scolastici ingabbiati, invisibili, a dispetto di una giurisprudenza che cerca di interpretare correttamente le norme come spesso indichiamo. Abbiamo chiesto ai deputati attenzione attraverso diversi emendamenti, purtroppo dichiarati inammissibili, per il problema dei docenti con diploma magistrale, dei facenti funzione Dsga e dei precari licenziati, dei candidati non ammessi alle suppletive a causa del Covid-19, tra gli altri. Le Corti di giustizia italiana ed europea ci danno ragione, vedi il reclamo Anief n. 146/2017 accolto dal Consiglio europeo dei diritti sociali, la remissione in corte costituzionale della Legge 159/2019 e la sospensione del bando di concorso straordinario da parte del Tar Lazio con l’indizione di prove suppletive per via delle immotivate esclusioni di tanti candidati che non hanno potuto partecipare alle prove per via del Covid, per i quali il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni per presentare ricorso. Ora è compito della politica passare dalle parole ai fatti. Ci aspettiamo coerenza dai partiti e ascolto dal nuovo Governo”.
Intanto il giovane sindacato registra un altro importante traguardo: dopo la vittoria Anief in Consiglio di Stato in favore di quei candidati che, secondo il DD n. 510/2020, non avrebbero potuto partecipare al Concorso Straordinario Sostegno perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione (TFA) in quanto non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine del 15 luglio 2020, l'Anief avvia le procedure di preadesione allo specifico ricorso per richiedere l'ammissione a prove suppletive per tutti i candidati che non hanno potuto presentare domanda di partecipazione al concorso proprio a causa delle previsioni contenute nel bando.
Il presidente Anief Marcello Pacifico commenta favorevolmente gli assi che dovrebbero essere seguiti dalla nuova maggioranza parlamentare: il nuovo dicastero della Transizione ecologica, forti investimenti su digitalizzazione e per il rilancio della scuola. “Sono temi – dice il sindacalista - che stiamo cercando di sviluppare dalla nostra fondazione, insieme allo sviluppo del patrimonio culturale come chiesto all'ex commissario straordinario alla Spending reviewCarlo Cottarelli già otto anni fa. Ma per affrontare questi temi bisogna coinvolgere tutti gli attori che hanno un ruolo attivo nello sviluppo nazionale, nessuno escluso, senza i quali gli investimenti che l’Unione europea si accinge ad accreditarci rischiano di essere spesi male e di tradire l'interesse generale del Paese”.
È un numero altissimo quello dei partecipanti agli attesi concorsi ordinari della scuola secondaria: oltre 709 mila partecipanti, di cui 602 mila della secondaria e 107 mila di infanzia e primaria. Secondo Tuttoscuola, che è andata a esaminare il censimento delle aule informatiche presso le istituzioni scolastiche nelle quali si svolgeranno le verifiche, “si tratta di un vero e proprio esercito che metterà a dura prova l’organizzazione dell’Amministrazione scolastica, a cominciare dalla predisposizione delle aule informatiche per le prove preselettive, dell’impiego del personale di vigilanza e dell’approntamento di migliaia di computer per consentire lo svolgimento delle prove in modalità digitale computer-based”. Le procedure, tra l’altro, non potranno consentire l’approdo al ruolo per l’inizio del prossimo anno scolastico: se va bene, i primi vincitori di concorso verranno immessi in ruolo non prima del settembre 2022. Una data lontanissima, che secondo Anief stride con i quasi 250 mila posti assegnati quest’anno a supplenza. Nella passata estate solo appena 20 mila cattedre sono state assegnate per le assunzioni a tempo indeterminato, meno di un terzo di quelle autorizzate dal Mef per via delle graduatorie senza più candidatiti. E a settembre scatteranno ulteriori 35 mila pensionamenti. Fa pensare il fatto che, a causa del Covid-19, la situazione rimane ferma al31 luglio 2020 e che non siano state ancora stabilite le date delle prove preselettive. Come pure dei concorsi abilitanti all’insegnamento non si sa più nulla.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene “evidente a questo punto che i concorsi ordinari rimarranno fermi sino a quando il quadro epidemiologico non si sarà ridotto in modo radicale. Ma a parte il fatto che questi ulteriori rinvii non fanno bene alla scuola, va ricordato che non sarebbero comunque bastati a vincere la supplentite perché le cattedre vacanti sono quattro volte il numero dei vincitori. Servono, infatti, anche gli avvii di corsi abilitanti periodici, senza numero chiuso, come la riapertura annuale delle GaE e le assunzioni da graduatorie d’Istituto. È significativo che il Comitato europeo dei diritti sociali accogliendo il reclamo Anief n. 146/2017 abbia dato il via libera a nuovi concorsi per titoli, così da evitare una dura condanna dell’Italia dall’Ue. Perché vi sono decine di migliaia di diplomati magistrale, tantissimi Itp, docenti delle paritarie, di religione o educatori, che ad oggi non hanno futuro, pur avendo svolto supplenze da una vita per insegnare alle nuove generazioni”.
Dopo la vittoria Anief in Consiglio di Stato in favore di quei candidati che, secondo il DD n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al Concorso Straordinario Sostegno perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione (TFA) in quanto non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine del 15 luglio 2020, l'Anief avvia le procedure di preadesione allo specifico ricorso per richiedere l'ammissione a prove suppletive per tutti i candidati che non hanno potuto presentare domanda di partecipazione al concorso proprio a causa delle previsioni contenute nel bando. Indispensabile inviare entro il 22 febbraio la specifica domanda elaborata dall'Ufficio Legale Anief, si procederà in giudizio in caso l'Amministrazione non conceda l'accesso al concorso.