Il rilancio della Ricerca in Italia può compiutamente attuarsi solo mettendo a sistema tutti i possibili contributi e valorizzando tutte le risorse, a partire da quelle esistenti: a sostenerlo è il sindacato nazionale Anief, nelle sue osservazioni al paragrafo 4.2 “Dalla Ricerca all’impresa” della Proposta di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, collegata al Recovery Plan, per la quale sono state destinate risorse pari a 28,49 miliardi di euro. Nel pensare diversamente, scrive il sindacato nel documento inviato alla VII Commissione della Camera dei Deputati, si corre il rischio concreto di avallare fenomeni di potenziale dicotomia e separazione tra Istituzioni pubbliche e private, peraltro in netto contrasto con gli stessi intenti programmatici del Piano.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “nelle misure proposte emerge con chiarezza il ruolo e il contributo degli Enti Pubblici di Ricerca nel Piano Nazionale. Tale elemento rappresenta un punto di debolezza, segnatamente nell’ipotesi di una sostanziale marginalizzazione o quantomeno una scarsa considerazione di fatto delle competenze, delle professionalità e delle attività già presenti nelle Istituzioni Pubbliche. Ciò costituirebbe un grave errore strategico, da evitare assolutamente”.